Sahraa Karimi

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Sahraa Karimi

Sahraa Karimi (in persiano صحرا كريمي‎; Kabul, 20 maggio 1985) è una regista e produttrice cinematografica afghana.[1][2][3]

Da maggio 2019 ad agosto 2021 è stata presidente di Afghan Film, l’agenzia nazionale del cinema afgano, un incarico assegnato per la prima volta ad una donna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sahraa Karimi, figlia di afghani rifugiati in Iran e di lingua madre persiana, è cresciuta a Teheran.[4][5][6]

Ha fatto il suo ingresso per la prima volta nel mondo del cinema in Iran come attrice coprotagonista, interpretando il ruolo di Sahra Karimi nel film Daughters of the Sun (2000), diretto da Maryam Shahriar.[7] Il film ha vinto vari premi internazionali, tra cui il Grand Prix Award all'International Film Festival di Bratislava nel 2001.[8]

A 17 anni si è trasferita in Slovacchia[9] come rifugiata politica.[10] Ha studiato regia documentaristica in Slovacchia e regia di film a Praga, nella Repubblica Ceca, alla scuola di cinema dell'Accademia delle arti dello spettacolo (Filmová a televizní fakulta Akademie múzických umění v Praze, FAMU).[11]

Ha ottenuto - prima donna in Afghanistan - il diploma di dottorato in cinema, conseguito all'Alta scuola di arti musicali di Bratislava (in slovacco: Vysoká škola múzických umení v Bratislave, VŠMU), Facoltà di Cinema e Televisione.[2][12] Light Breeze, un documentario realizzato durante il suo periodo di formazione, ha vinto il premio Sinko v sieti, uno dei premi cinematografici più importanti della Slovacchia, come migliore cortometraggio.[13]

Nel 2012 è tornata in Afghanistan[14] e a Kabul è stata fra le fondatrici della Kapila Multimedia House per sostenere il cinema indipendente afgano.[15] Nel 2019 è diventata la prima presidente donna di Afghan Film, l'agenzia cinematografica nazionale, fondata nel 1968.[16] Il suo primo lavoro da professionista è stato Searching for Dream, documentario presentato al Festival Internazionale di Cinema di Dhaka nel 2006.[17]

Nel 2009 ha presentato il documentario girato in Afghanistan “Afghan Women Behind the Wheel” che ha vinto circa venti premi nei principali festival di cinema, inclusi i premi dell’Accademia in Slovacchia e il premio come miglior documentario nel 13º Festival Internazionale di Cinema di Dhaka.[18][19]

Nel 2019, ha diretto il film “Hava, Maryam, Ayesha”, girato in Afghanistan e presentato per la prima volta al Festival del Cinema di Venezia, dove è stato nominato per il Premio Orizzonti.[20]

Nell’agosto del 2021, durante l’avanzata da parte dei talebani per la riconquista dell’Afghanistan, ha fatto un appello alla comunità cinematografica internazionale, invitandola a dare un aiuto alla popolazione afghana.[21] Il 17 agosto dello stesso anno è scappata da Kabul, trovando rifugio a Kiev, dove è stata accolta dal governo ucraino.[22] Nel 2022 è stata assunta come visiting professors al Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema a Roma, per tenere un corso interdisciplinare di innovative storytelling in lingua inglese.[23]

Ritrarre la vita delle donne afghane[modifica | modifica wikitesto]

I lavori di Sahraa Karimi, che hanno molto spesso come protagoniste donne afghane, denunciano la discriminazione di quest’ultime ma anche la loro forza e resistenza. Un esempio è il documentario Afghan Women Behind the Wheel (2009) che tratta della vita delle prime donne in Afghanistan che hanno ottenuto la patente.[24]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Sahraa ha diretto e prodotto trenta cortometraggi, due documentari e un film.[1] Alcuni dei suoi lavori più importanti sono:

  • Afghan Women Behind the Wheel , (2009), documentario. Regista.[18]
  • Nasima, (2013), cortometraggio. Produttrice.
  • Parlika, (2016), documentario, regista e sceneggiatrice.[18]
  • Memoirs of an Immigrant Girl
  • In Search of Fantasy
  • Uno sguardo alla Terra, (2018) documentario. Comparsa.
  • Hava, Maryam, Ayesha, (2019) regista, sceneggiatrice e produttrice.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Sahraa ha partecipato a più di centocinquanta festival internazionali di cinema. “Afghan Women Behind the Wheel[10] ha ricevuto più di 25 premi nei principali festival di cinema di tutto il mondo.[4][25] Tra questi il premio al miglior documentario nel Dhaka International Film Festival 2014.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Tamim Hamid, Angelina Jolie Describes Sahraa Karimi’s Appointment As Historic, su TOLOnews, 24 maggio 2019. URL consultato il 10 maggio 2022.
  2. ^ a b (EN) Haseba Atakpal, Sahraa Karimi To Lead Afghan Film As First Female Chairperson, su TOLOnews, 19 maggio 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  3. ^ a b (EN) Christopher Vourlias, Filmmaker Sahraa Karimi Defies Odds With Kabul-Set Drama ‘Hava, Maryam, Ayesha’, su Variety, 30 agosto 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  4. ^ a b (EN) Core of Iran Noruz in family: Afghan filmmaker Sahraa Karimi, su Tehran Times, 24 marzo 2019. URL consultato il 14 settembre 2019.
  5. ^ (FA) صحرا کریمی رییس 'افغان فیلم' شد, su afghanpaper.com. URL consultato il 14 settembre 2019.
  6. ^ (EN) Jolie congratulates Karimi for her historic appointment as the director of Afghan Film, su The Frontier Post, 19 maggio 2019. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2019).
  7. ^ (EN) Maryam Shahriar, Daughters of the Sun, su iffr.com. URL consultato il 16 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Daughters of the sun, su mubi.com. URL consultato il 9 aprile 2022.
  9. ^ (EN) Manijeh Rezapoor, Core of Iran Noruz in family: Afghan filmmaker Sahraa Karimi, su Tehran Times, 24 marzo 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  10. ^ a b (ES) Sahraa Karimi, documentalista afgana: "Debo expresarme a través de la cámara como mujer", su europapress.es, 5 novembre 2010. URL consultato il 10 maggio 2022.
  11. ^ گفت‌وگو با صحرا کریمی، فیلم‌ساز افغان:وقتی کنار آقای بیضایی قرار گرفته بودم از شدت هیجان اشک می‌ریختم | پایگاه خبری تحلیلی سینما سینما, su cinemacinema.ir. URL consultato il 14 settembre 2019.
  12. ^ (EN) Arshad Mehmood, Exclusive: Afghanistan Appoints Woman to Head State-run Film Company, su The Media Line, 21 maggio 2019. URL consultato l'8 settembre 2019.
  13. ^ (EN) Sahraa Karimi, su Bratislava International Film Festival. URL consultato il 14 settembre 2019.
  14. ^ (EN) Maddalena Rojo, Sahraa Karimiː the world has to know other stories from Afghanistan, su fairplanet.org, 12 maggio 2020. URL consultato il 9 aprile 2022.
  15. ^ (EN) Sahraa Karimi: "The taste of freedom is a powerful antidote to oppression", su International Federation for Human Rights, 18 marzo 2014. URL consultato l'8 settembre 2019.
  16. ^ (EN) Sayed Salahuddin, Afghan film body gets its first female boss, su Arab News, 16 maggio 2019. URL consultato l'8 settembre 2019.
  17. ^ Hava, Maryam, Ayesha, su mymovies.it. URL consultato il 9 aprile 2022.
  18. ^ a b c (EN) Parlika, su Bratislava International Film Festival. URL consultato l'8 settembre 2019.
  19. ^ (EN) Hasan Mansoor Chatak, Sahraa Karimi: Woman’s storytelling technique varies greatly from that of a man’s, su Dhaka Tribune, 11 gennaio 2014. URL consultato l'8 settembre 2019.
  20. ^ (EN) Patrick Frater, Venice: Angelina Jolie Gives Shout-Out to Afghan Film ‘Hava, Maryam, Ayesha’, su Variety, 6 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2019.
  21. ^ (EN) Read Afghan Filmmaker Sahraa Karimi’s Heartbreaking Letter: ‘The World Should Not Turn Its Back on Us’, su thewrap.com, 15 agosto 2021. URL consultato il 16 agosto 2021.
  22. ^ (ES) Daniel de Partearroyo, Sahraa Karimi, la cineasta afgana que pudo huir de los talibanes: "Nos matan porque queremos ser iguales que cualquier mujer", su 20minutos.es, 26 agosto 2021. URL consultato il 10 maggio 2022.
  23. ^ La cineasta afghana Sahraa Karimi Visiting Professor al Centro Sperimentale di Cinematografia, su fondazionecsc.it, 11 ottobre 2021. URL consultato l'11 maggio 2022.
  24. ^ (ES) El cine afgano lanza un desesperado SOS ante la llegada talibán, su lavanguardia.com, 16 agosto 2021. URL consultato il 16 agosto 2021.
  25. ^ (ES) ‘Un tiempo precioso’, debut en la dirección del actor Miguel Molina, entre los 13 largos de Punto de Encuentro de la Seminci, su audiovisual451.com, 30 settembre 2019. URL consultato il 10 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]