Risoluzione 1113 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

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Risoluzione 1113
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Data12 giugno 1997
Seduta n.3788
CodiceS/RES/1113 (Documento)
VotiPro: 15 Ast.: 0 Contro: 0
OggettoLa situazione in Tagikistan e lungo il confine tagiko-afghano
RisultatoApprovata
Composizione del Consiglio di Sicurezza nel 1997
Membri permanenti:

Bandiera della Cina Cina
Bandiera della Francia Francia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera della Russia Russia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

Membri non permanenti:

La Risoluzione 1113 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, venne adottata all'unanimità, il 12 giugno 1997, dopo aver ricordato tutte le risoluzioni sulla situazione in Tagikistan e al confine tagiko-afghano. Il Consiglio prorogò, per un periodo di tre mesi, il mandato della Missione di osservatori delle Nazioni Unite in Tagikistan (UNMOT) fino al 15 settembre 1997.[1]

Risoluzione[modifica | modifica wikitesto]

La risoluzione riaffermò la sovranità, l'integrità territoriale del Tagikistan e l'inviolabilità dei suoi confini. L'8 marzo 1997 il governo del Tagikistan e l'opposizione tagika unita (UTO) firmarono un protocollo su questioni militari. A ciò seguirono, il 18 e il 28 maggio 1997, i protocolli su questioni politiche che garantivano l'attuazione dell'accordo di pace. Allo stesso tempo venne osservato che i suddetti accordi prevedevano l'assistenza della comunità internazionale e delle Nazioni Unite, mentre veniva espressa preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria e della sicurezza in Tagikistan. Il personale delle Nazioni Unite e gli osservatori militari tornarono in Tagikistan il 12 maggio 1997 dopo essere stati precedentemente evacuati.[2]

Entrambe le parti vennero invitate a dare piena attuazione agli accordi di pace e a firmare l'Accordo generale sull'instaurazione della pace e l'accordo nazionale in Tagikistan. Ciò avrebbe richiesto l'impegno di entrambe le parti e il sostegno delle Nazioni Unite e della comunità internazionale. Le parti vennero inoltre esortate a garantire la libertà di movimento e la sicurezza dell'UNMOT, della forza di mantenimento della pace del Commonwealth degli Stati indipendenti (CIS) e di altro personale internazionale. Infine, venne chiesto, al segretario generale, Kofi Annan, di informare quanto prima il Consiglio sugli sviluppi nel paese, in particolare sul ruolo della presenza delle Nazioni Unite e sull'adeguamento del mandato dell'UNMOT.

Note[modifica | modifica wikitesto]