Rifugio Antonio Curò

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Rifugio Antonio Curò
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine1 915 m s.l.m.
LocalitàConca del Barbellino
CatenaAlpi Orobie
Coordinate46°03′43″N 10°02′52″E / 46.061944°N 10.047778°E46.061944; 10.047778
Dati generali
Inaugurazione1886
ProprietàCAI sezione di Bergamo
GestioneArizzi Fabio, Albricci Marzia, Ghilardini Angelo
Periodo di aperturaDa metà giugno a metà settembre. Il resto dell'anno solo prefestivi e festivi.
Capienza92 posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Antonio Curò è un rifugio situato nel comune di Valbondione (BG), in alta val Seriana, nelle Alpi Orobie, a 1915 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio Curò è stato il secondo a essere inaugurato dal CAI di Bergamo nel 1886, dopo il rifugio Ca' Brunona. Il nome deriva dall'ingegner Antonio Curò, allora presidente della sezione bergamasca del Club Alpino Italiano.

Nel 1895 il CAI di Bergamo decide di costruire un nuovo rifugio più grande, venne così costruito uno poco più ad est del vecchio rifugio a quota 1.895 e venne anch'esso dedicato all'ingegner Curò.

Nel 1973 su progetto del geometra Luigi Locatelli ne viene costruito un terzo, con 92 posti letto, situato sul lago del Barbellino.

Caratteristiche e informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio Curò è uno dei più grandi rifugi della Bergamasca, e ha una capacità di 92 posti letto. È di proprietà della sezione di Bergamo del CAI ed è aperto in modo continuato da metà giugno a metà settembre. Da maggio a giugno e da ottobre a novembre, il rifugio è aperto solo nei giorni prefestivi e festivi. Il resto dell'anno rimane chiuso, sono presenti lettini per bimbi e seggiolini da tavola, per la disponibilità telefonare direttamente al rifugio (0346/44076).

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è raggiungibile dall'abitato di Valbondione, segnavia n. 305 percorribile in 2,30 h. Inoltre può essere raggiunto da Lizzola, segnavia 306 percorribile in 3,30 h., o dal sentiero che collega Lizzola a Valbona dove.

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è la meta della 6ª tappa del Sentiero delle Orobie Orientali, dal rifugio Coca, segnavia n. 303 percorribile in 3,30 h. Da qui si prosegue alla volta del rifugio Luigi Albani (7ª tappa) tramite il sentiero n. 304 in circa 4,5 h, oppure per la variante della 7ª tappa, verso il rifugio Nani Tagliaferri, segnavia n. 321 percorribile in 4 h..

È inoltre indicato come partenza del sentiero naturalistico Antonio Curò, che ha come destinazione finale il passo del Vivione passando per il rifugio Nani Tagliaferri.

Interesse naturalistico[modifica | modifica wikitesto]

La zona del rifugio fa parte della riserva naturale Belviso-Barbellino e pertanto la fauna alpina pregiata, specialmente nelle conche più appartate, è molto abbondante. Il rifugio Curò è conosciuto dagli appassionati anche a causa dell'immediata vicinanza delle famose Cascate del Serio che, con un triplice salto di oltre 300 metri, sono tra le più alte d'Italia.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

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