Punta Rascià

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Punta Rascià
Vista da nord
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Torino
Altezza2 344 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°55′40.06″N 6°46′43.48″E / 44.927794°N 6.778744°E44.927794; 6.778744
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Punta Rascià
Punta Rascià
Mappa di localizzazione: Alpi
Punta Rascià
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Monginevro
SupergruppoCatena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier
GruppoGruppo Ramière-Merciantaira
SottogruppoSottogruppo del Merciantaira
CodiceI/A-4.II-B.4.b

La Punta Rascià è una montagna di 2344 m s.l.m.[1] delle Alpi del Monginevro, nelle Alpi Cozie. È situata in Piemonte.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Rascià nel dialetto locale significa raschiata, ed è probabilmente dovuto al fatto che la montagna nella parte alta si presenta quasi spoglia di vegetazione arborea. [1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Protezioni anti-valanga in legno presso la cima

La Punta Rascià costituisce la principale elevazione del costolone che divide la conca di Sagnalonga (a est) dal Vallone Gimont (ovest).[2] Il primo bacino è tributario del torrente Ripa, il secondo della Piccola Dora.[3] Verso nord-ovest il Colletto della Coche (1914 m) la divide dalla Rocca Clarì, mentre il crinale continua a sud-est con il Colle Bercia (2200 m). Ad ovest della cima si trova il piccolo Lago Rascià, il cui emissario va a confluire nel rio Gimont nei pressi della Coche. Amministrativamente la Punta Rascià appartiene al comune di Cesana Torinese. I fianchi della montagna ospitano paravalanghe realizzati a protezione, in particolare, degli edifici di Sagnalonga. [1]

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La zona attorno alla Punta Rascià è nota ai geologi per la presenza di variolite,[4] una roccia effusiva simile al basalto, e di eufotide, che costituisce la parte sommitale del monte.[5]

Accesso alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

La cima della montagna, a sinistra lo Chaberton

Salita estiva[modifica | modifica wikitesto]

La vetta è raggiungibile da nord-ovest a partire dal colletto della Coche, eventualmente seguendo la vecchia mulattiera militare di accesso alle fortificazioni, oggi in rovina, che vennero costruite in viarie zone della montagna. Anche la cresta sud-est è percorsa da un sentiero che permette di raggiungere la cima dal Colle Bercia. Si può anche salire dal Lago Rascià. [1]

Salita invernale[modifica | modifica wikitesto]

La Punta Rascià è anche una meta per escursioni con le ciaspole.[6] La punta offre un vasto panorama sulle montagne circostanti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d CAI-TCI, Alpi Cozie Centrali, pag. 415.
  2. ^ AA.VV., Atti della R. Accademia delle scienze di Torino, vol. 29, Stamperia Reale, 1894, p. 119, ISBN non esistente. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  3. ^ Fraternali, carta 1:25.000.
  4. ^ AA.VV., Nei dintorni di Cesana, in Bollettino del Club alpino italiano, vol. 20-21, Club alpino italiano, 1887, p. 251, ISBN non esistente. URL consultato il 3 novembre 2022.
  5. ^ Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino, Stamperia reale, 1896, p. 163, ISBN non esistente. URL consultato il 3 novembre 2022.
  6. ^ Andrea Ferrando, Claviere – Grange la Coche – Punta Rascià (anello), su appenninista.it, 29 dicembre 2018. URL consultato il 27 ottobre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]