Pseudo-Scimno

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Pseudo-Scimno è il nome dato da Augustus Meineke all'autore ignoto dell'opera geografica scritta in greco antico, Periodos a Nicomedes. Si tratta di una descrizione del mondo in trimetri giambici comici, dedicata a re Nicomede di Bitinia. Potrebbe trattarsi di Nicomede II che regnò dal 149 a.C. per un numero imprecisato di anni, o di suo figlio, Nicomede III.[1] L'autore prende esplicitamente a suo modello Apollodoro di Atene, la cui cronografia in trimetri è stata dedicata al re Attalo II Filadelfo di Pergamo.[2]

Attribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il Periodos a Nicomedes venne pubblicato per la prima volta ad Augusta nel 1600. Poiché è stato trovato insieme con gli epitomi di Marciano di Eraclea è stato pubblicato prima sotto il suo nome. Dato che questo era chiaramente un errore, Luca Olstenio e Isaac Vossius furono i primi ad attribuire a Scimno di Chio, uno scrittore citato più di una volta dai grammatici come l'autore di una periegesi. Continuò ad essere attribuito a Scimno fino al 1846, quando Augustus Meineke, nel ripubblicare i frammenti esistenti, dimostrò chiaramente che non vi erano motivi per poterlo attribuire a quello scrittore. Il vero lavoro di Scimno di Chio sembra essere stato in prosa e le poche dichiarazioni citate non sono conformi con quelle dello Pseudo-Scimno.[3]

Nel 1955 Aubrey Diller determinò che lo Pseudo-Scimno era molto probabilmente Pausania di Damasco. Se questo fosse vero sarebbe vissuto in Bitinia intorno al 100 a.C.[4] Nel 2004 Konstantin Boshnakov propose Semo di Delo, e conseguentemente una data più tarda rispetto a quella considerata fino ad allora.[5]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il testo, con una traduzione in francese, è pubblicato in Didier Marcotte, Pseudo-Scymnos, Circuit de la terre (Parigi, Les Belles Lettres, 2000). L'opera contiene materiale sulle coste di Spagna, Liguria, Eusino (Mar Nero) e dati su diverse colonie greche, nonché informazioni sugli antichi Umbri, Celti, Liburni e altri popoli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Richard Hunter, M. A. Harder, R. F. Regtuit e G. C. Wakker, The Prologue of the Periodos to Nicomedes ('Pseudo-Scimno'), in Groningen Workshops on Hellenistic Poetry: Beyond the Canon, Hellenistica Groninga, vol. 11, Leuven, Peters Publishers, 2006, pp. 123–140, ISBN 978-90-429-1813-9.
  2. ^ Prologue, ll 19-21.
  3. ^ E. H. Bunbury, A History of ancient geography among the Greeks and Romans from earliest ages till the fall of the Roman Empire, vol. 2, London, John Murray, 1879, pp. 69–74.
  4. ^ Aubrey Diller, The Authors Named Pausanias, in Transactions and Proceedings of the American Philological Association, vol. 86, 1955, pp. 268–279.
  5. ^ Konstantin Boshnakov, Pseudo-Skymnos (Semos von Delos?), Palingenesia, vol. 82, Stuttgart, Franz Steiner Verlag, 2004, ISBN 978-3-515-08393-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Benedetto Bravo, La Chronique d'Apollodore et le Pseudo-Skymnos: Érudition antiquaire et littérature géographique dans la seconde moitié du IIe siècle av. J.-C., Studia Hellenistica, vol. 46, Leuven, Peeters Publishers, 2009, ISBN 978-90-429-2145-0.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN29151776728018010071 · ISNI (EN0000 0001 1123 0977 · LCCN (ENno2004058848 · J9U (ENHE987007299920505171