Portia Woodman

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Portia Woodmann
Dati biografici
Paese Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Altezza 169 cm
Peso 74 kg
Familiari Kawhena Woodman (padre)
Fred Woodman (zio)
Rugby a 15
Ruolo Tre quarti ala
Squadra Counties Manukau
Attività da giocatrice internazionale
2013Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda16 (35)
Palmarès internazionale
Vincitore  Coppa del Mondo 2017
Vincitore  Coppa del Mondo 2021
 Coppa del Mondo Seven
Oro Russia 2013 Rugby a 7
Argento Città del Capo 2022 Rugby a 7
 Giochi del Commonwealth
Oro Gold Coast 2018 Rugby a 7
 Olimpiadi
Argento Rio de Janeiro 2016 Rugby a 7
Oro Tokyo 2020 Rugby a 7
Statistiche aggiornate al 3 agosto 2018

Portia Woodman (Kawakawa, 12 luglio 1991) è una rugbista a 15 neozelandese, campionessa mondiale sia nel XV alla Coppa del Mondo 2017 che nel VII a quella del 2013, nonché medaglia d’argento olimpica nel rugby a 7 a Rio de Janeiro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origine mista europea-maori (appartiene alla iwi Ngāpuhi[1]) nonché figlia e nipote di due All Blacks (rispettivamente Kawhena e Fred Woodman), Portia Woodman è nata a Kawakawa nel Northland ma crebbe fin dall’età di 6 anni ad Auckland dove suo padre si era trasferito una volta conseguita l’abilitazione all'insegnamento[2].

Sostanzialmente dedita solo al netball, prima dei 21 anni Woodman vantava un’esperienza irrilevante nel rugby[3]: a 17 anni disputò un quarto d’ora di gioco a livello scolastico durante il quale marcò due mete, e tale fu tutta la sua frequentazione con la palla ovale per i successivi 4 anni[3]. Nel netball giunse fino alle giovanili neozelandesi, poi nel 2012 passò al rugby a 7, venendo subito chiamata nella nazionale di categoria con la quale vinse, nel giugno 2013, la Coppa del Mondo Seven che si tenne a Mosca (Russia), alla cui conquista partecipò con due mete nella gara di finale contro il Canada[4].

Quando fu convocata per la nazionale seniores a XV, di conseguenza, Woodman non vantava neppure un minuto di gioco ufficiale in tale codice[3]. Esordì quindi nelle Black Ferns — e nel gioco a quindici in assoluto — il 13 luglio 2013, un giorno dopo il suo ventiduesimo compleanno, all’Eden Park di Auckland contro l’Inghilterra[3].

Nel 2016 fu convocata nella squadra neozelandese che si era qualificata al torneo olimpico di Rio de Janeiro, che segnò il ritorno del rugby a cinque cerchi dopo 96 anni di assenza; nella gara di finale contro l’Australia Woodman fu espulsa per 2 minuti a causa di un in avanti giudicato volontario dall’arbitro che lei attribuì alla sua formamentesi nel netball, avendo avuto l’istinto di intercettare una palla lanciata al piede da un’australiana risultante in una perdita di possesso letta come tentativo di colpire intenzionalmente la palla in avanti per fermare l’azione avversaria[5]; nel periodo di superiorità numerica le australiane realizzarono due mete e portarono il distacco a 12 punti che permise loro di vincere la partita e aggiudicarsi la medaglia d’oro[5]. Alla fine della stagione fu candidata quale miglior giocatrice a sette dell’anno, ma fu battuta dall’olimpionica australiana Charlotte Caslick[6].

Alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2017 in Irlanda Woodman si mise in luce per le 8 mete realizzate in un solo incontro nella fase a gironi, nel corso della vittoria per 121-0 su Hong Kong[7]; anche se non marcò punti nella finale che le Black Ferns vinsero 41-32 contro l’Inghilterra, le sue 13 mete totali marcate in corso di torneo le valsero sia il primato in tale classifica che in quello di punti di tale edizione della Coppa del Mondo, 65[8]. Al termine della stagione fu eletta miglior giocatrice World Rugby dell’anno[9].

Ad aprile 2018 Woodman fece parte della selezione neozelandese a 7 che si aggiudicò a Gold Coast (Australia) il primo torneo femminile della storia dei Giochi del Commonwealth, battendo in finale proprio l’Australia che aveva vinto la gara per l’oro olimpico due anni prima[10].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Portia Woodman è dichiaratamente lesbica e convive con la sua collega e compagna di squadra Renee Wickliffe[11][12].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Rugby a 7[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Aroha Mane, Māori athletes competing at the Rio Olympics 2016, in Māori Television, 6 agosto 2016. URL consultato il 3 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
  2. ^ (EN) Andrew Alderson, Rugby sevens: Top scoring Portia owes it all to her mum and dad, in The New Zealand Herald, 2 luglio 2013. URL consultato il 3 agosto 2018.
  3. ^ a b c d (EN) Black Fern Woodman caps spectacular rise, in Stuff, Fairfax Media Ltd., 13 luglio 2013. URL consultato il 3 agosto 2018.
  4. ^ (EN) Nick Jordan, New Zealand Sevens star Portia Woodman targeting Brazilian return on Womens World Series, 2 gennaio 2014. URL consultato il 3 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  5. ^ a b (EN) Kristin Edge, Rugby star Portia Woodman rues netball instinct in Olympic final, in The New Zealand Herald, 10 agosto 2016. URL consultato il 3 agosto 2018.
  6. ^ (EN) Australia’s Charlotte Caslick named women’s rugby sevens player of the year, in The Guardian, 14 novembre 2016. URL consultato il 3 agosto 2018.
  7. ^ (EN) Gerard Meagher, New Zealand-Hong Kong mismatch does women’s rugby no favours, in The Guardian, 14 agosto 2017. URL consultato il 3 agosto 2018.
  8. ^ (EN) Women's Rugby World Cup 2017: By the numbers, su rwcwomens.com, World Rugby, 29 agosto 2017. URL consultato il 3 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
  9. ^ (EN) Rugby: Woodman named best women’s player, in The Northern Advocate, 27 novembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2018.
  10. ^ (EN) Chris Scott, Commonwealth Games 2018: NZ win first women’s rugby sevens gold, in CNN. URL consultato il 3 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2018).
  11. ^ (EN) Olivia Caldwell, Rugby saved Black Fern Renee Wickliffe from drugs and alcohol, in Stuff, Fairfax Media, Ltd, 26 maggio 2018. URL consultato il 3 maggio 2019.
  12. ^ (EN) Chris Rattue, Rugby superstar Portia Woodman on healing a Black Ferns rift, Jonah Lomu and more, in The New Zealand Herald, 7 luglio 2018. URL consultato il 3 maggio 2019.

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