Kendra Cocksedge

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Kendra Cocksedge
Cocksedge alla cerimonia di ricevimento dell'Ordine al merito della Nuova Zelanda
Dati biografici
Paese Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Altezza 157 cm
Peso 61 kg
Rugby a 15
Ruolo Mediano di mischia
Ritirata 2022
Carriera
Attività giovanile
2006Taranaki
Attività provinciale
2007-22Canterbury100 (1087)
Attività in franchise
2022Matatū1 (4)
Attività da giocatrice internazionale
2007-22Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda68 (388)
Palmarès internazionale
Vincitore  Coppa del Mondo 2010
Vincitore  Coppa del Mondo 2017
Vincitore  Coppa del Mondo 2021

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 12 novembre 2022

Kendra Margaret Cocksedge (New Plymouth, 1º luglio 1988) è un'ex rugbista a 15 e crickettista neozelandese, tre volte campionessa del mondo con le Black Ferns nel 2010, 2017 e 2022. Fu eletta nel 2015 miglior giocatrice World Rugby dell'anno; al momento del ritiro avvenuto nel 2022 è la Black Fern con il maggior numero di presenze internazionali.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a New Plymouth e cresciuta a Okato, nella regione di Taranaki[1], Cocksedge vanta una lontana parentela con i fratelli All Black Beauden e Scott Barrett, in quanto annovera un trisnonno in comune con loro[1]; fu proprio insieme ai Barrett che iniziò a giocare a rugby (in un'intervista del 2017 Cocksedge, più anziana di 3 anni di Beauden, ha dichiarato di aver da lui imparato e di avergli insegnato in egual misura[1]), anche se negli anni dello sviluppo il suo modello fu Dan Carter per la calma e la precisione al tiro[1].

Dopo una stagione a Taranaki, nel 2007 entrò nella selezione provinciale di Canterbury e debuttò nelle Black Ferns contro il Canada; nel frattempo era emersa anche nel cricket a livello provinciale per Central Districts, ma già prima ancora di compiere vent'anni si era dedicata completamente al rugby («una partita di rugby dura 80 minuti e tocco palla frequentemente, una di cricket anche sei ore e vedo palla ogni due ore», disse circa la sua decisione di non proseguire col cricket[1]).

Nel 2010, a 22 anni, fu nella selezione neozelandese che a Londra si aggiudicò la Coppa del Mondo anche se partecipò da riserva e disputò solo 4 incontri con 2 punti totali[2]; nel 2013 vinse con la nazionale neozelandese a 7 le prime Seven Series femminili della storia; nel 2015 vinse il premio World Rugby di miglior giocatrice dell'anno[3].

Fu titolare alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2017 in Irlanda nell'edizione che vide la Nuova Zelanda tornare al successo dopo il quinto posto in Francia nel 2014: a livello individuale fu la seconda miglior realizzatrice della competizione dopo la connazionale Portia Woodman. Dopo la vittoria mondiale giunse anche la prima affermazione interna nel National Provincial Championship con Canterbury, nella cui finale Cocksedge contribuì con 5 punti[4]. Dal 2016 lavora presso la federazione provinciale rugbistica di Canterbury come delegata allo sviluppo giovanile[1].

È insignita dell'onorificenza di membro dell'Ordine al merito della Nuova Zelanda per il suo contributo al rugby, conferitale in occasione dei riconoscimenti del nuovo anno 2022[5].

L'8 settembre 2022, in occasione della finale di campionato provinciale contro Auckland, suo centesimo e ultimo incontro per Canterbury[6], annunciò il suo ritiro dall'attività agonistica al termine della Coppa del Mondo 2021, tenutasi proprio in Nuova Zelanda a fine 2022 per via del rinvio di un anno dovuto alla pandemia di COVID-19. Nell'occasione Canterbury vinse il suo quinto titolo grazie anche a 21 punti della stessa Cocksedge[7]. Al termine della Coppa del Mondo giunse il ritiro con il sesto titolo mondiale per le Black Ferns e terzo personale a cui aggiungere il record di presenze in maglia nera, 68, corredato da 388 punti marcati[8].

Per omaggiare la sua carriera e quella della sua compagna di squadra Stephanie Te Ohaere-Fox, anch'essa ritiratasi nel 2022, Canterbury ha rinominato Rugby Park, l'impianto dove gioca la propria squadra femminile, in Te Ohaere-Fox Cocksedge Park[9].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine al merito della Nuova Zelanda - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo al rugby»
— 2021[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Matt Porter, Kendra Cocksedge: The Okato girl who became a giant of women's rugby, in Stuff, Fairfax Media, Ltd, 18 agosto 2017. URL consultato il 6 agosto 2018.
  2. ^ (EN) Kendra Cocksedge, su rwcwomens.com, World Rugby. URL consultato il 6 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2011).
  3. ^ (EN) Rugby: Woodman wins top sevens player award, in The Northern Advocate, 3 novembre 2015. URL consultato il 6 agosto 2018.
  4. ^ (EN) Tony Smith, Canterbury clinch first national women's rugby title with Farah Palmer Cup victory, in Stuff, Fairfax Media, Ltd, 29 ottobre 2017. URL consultato il 6 agosto 2018.
  5. ^ a b (EN) New Year Honours 2021, su dpcm.govt.nz, Department of the Prime Minister and the Cabinet, 31 dicembre 2020. URL consultato il 3 aprile 2021.
  6. ^ (EN) Geoff Sloan, Milestone match for Canterbury rugby veteran Kendra Cocksedge, in Otago Daily Times, 8 settembre 2022. URL consultato il 18 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2022).
  7. ^ (EN) Robert van Royen, Kendra Cocksedge and Steph Te Ohaere-Fox eye coaching future, in Stuff, 12 settembre 2022. URL consultato il 18 novembre 2022.
  8. ^ (EN) Duncan Johnstone, "You made my dreams come true". Kendra Cocksedge farewells rugby, in Stuff, 17 novembre 2022. URL consultato il 18 novembre 2022.
  9. ^ (EN) In Numbers: Kendra Cocksedge (Farah Palmer Cup), Provincial Rugby, 8 settembre 2022. URL consultato il 18 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2022).

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