Pietro Criaco

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Pietro Criaco (Africo, 9 dicembre 1972) è un mafioso italiano, affiliato alla 'ndrina dei Cordì della 'ndrangheta e fratello dello scrittore Gioacchino Criaco.

Dal 1997 è latitante per 11 anni fino al suo arresto il 28 dicembre 2008 ad Africo (RC).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Provò a far parte della 'ndrangheta quando suo padre Domenico Criaco fu ucciso nel 1993, ma dopo essere rifiutato da Giuseppe Morabito si rivolse a Cosimo Cordì che lo accettò.

Quando quest'ultimo fu ucciso nell'ottobre 1997 la faida con i Cataldo porta avanti un contrattacco verso Salvatore Cordì, insieme al figlio di Cosimo[1].

Secondo alcuni pentiti, dopo aver commesso un omicidio avrebbe avuto la caratteristica di lavarsi le mani nel loro sangue[2].

Dal 1997 viene inserito nell'elenco dei 30 latitanti più ricercati d'Italia. Nel 2000 si conclude il processo Primavera, scaturita dall'omonima operazione delle forze dell'ordine dove viene condannato a 19 anni di carcere per associazione mafiosa, omicidio ed estorsione[3].

Il 28 dicembre 2008 viene arrestato ad Africo[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arrestato Criaco, il boss che baciava i cadaveri, Corriere della Sera, December 29, 2008
  2. ^ Top mafia member nabbed Archiviato il 29 dicembre 2008 in Internet Archive., Rai News, December 28, 2008
  3. ^ (IT) Colpo alla 'Ndrangheta, in manette il superboss Pietro Criaco, Corriere della Sera, December 28, 2008
  4. ^ Ndrangheta, arrestato il boss CriacoUno dei trenta latitanti più pericolosi, in lastampa.it, 28 dicembre 2008. URL consultato il 26 gennaio 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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