Phyllida Lloyd

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Phyllida Lloyd

Phyllida Christian Lloyd (Bristol, 17 giugno 1957) è una regista cinematografica e regista teatrale britannica.

Ha diretto il film Mamma Mia! del 2008 e il film The Iron Lady del 2011.

Origini e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Phyllida Lloyd è cresciuta a Bristol. Dopo essersi laureata all'Università di Birmingham nel 1979, ha lavorato per cinque anni alla BBC Television Drama. Nel 1985 le è stata assegnata una borsa di studio dall'Arts Council per fare pratica di regia presso il Wolsey Theatre (Ipswich). L'anno successivo fu nominata aiuto regista presso l'Everyman Theatre (Cheltenham), poi nel 1989 aiuto regista del Bristol Old Vic, dove la sua produzione di La commedia degli errori è stata un successo.[1]

Si è poi trasferita al Royal Exchange Theatre di Manchester dove ha diretto The Winter's Tale, The School for Scandal, Medea, e una produzione acclamata di Death and the King's Horseman di Wole Soyinka.[2] Nel 1991 ha fatto il suo debutto alla Royal Shakespeare Company, con una produzione ben accolta di una commedia poco conosciuta di Thomas Shadwell, The Virtuoso.

Nel 1999 ha diretto il musical degli ABBA Mamma Mia!, che ebbe un enorme successo al botteghino, non solo nel West End e a Broadway, ma in tutto il mondo, e nel 2008 ne ha diretto la versione cinematografica (Mamma Mia!). Nel 2000 ha diretto il film TV Gloriana, per il quale si è aggiudicata un Emmy Award, un FIPA d'Or e un Royal Philharmonic Society Award. Nel 2011 ha diretto il film The Iron Lady, la biografia di Margaret Thatcher, impersonata dall'attrice Meryl Streep, che ha ottenuto l'Oscar come migliore attrice protagonista per la sua interpretazione.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Equipe varia[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arts: Together wherever we go, su independent.co.uk, 29 aprile 1997. URL consultato il 4 maggio 2014.
  2. ^ Death and the Kings Horseman, su royalexchange.co.uk. URL consultato il 4 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2003).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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