Oratorio di Santa Cecilia

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Oratorio di Santa Cecilia
Interno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia Romagna
LocalitàBologna
Indirizzovia Zamboni, 15
Coordinate44°29′45.47″N 11°20′59.89″E / 44.495965°N 11.349969°E44.495965; 11.349969
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanta Cecilia
Ordineagostiniani
Arcidiocesi Bologna
Sconsacrazione?
Inizio costruzione1359 (ricostruzione)
Completamentoprima del 1267 (edificio originale)
Amico Aspertini, Decapitazione di Valeriano e suo fratello Tiburzio
Amico Aspertini, Sepoltura dei martiri Valeriano e Tiburzio

L'oratorio di Santa Cecilia (per esteso dei Santi Cecilia e Valeriano) è un edificio religioso di Bologna, già sede di una confraternita addossata al retro della basilica di San Giacomo Maggiore, in via Zamboni 15. All'interno conserva un raro ciclo di affreschi di pittori bolognesi ed emiliani del primo Cinquecento, ragion per cui è talvolta denominata la "cappella Sistina" di Bologna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La data di costruzione dell'edificio è sconosciuta ma, stando a quanto riportato in un documento del XIII secolo, era certamente precedente alla basilica. Già nel 1267 la chiesa viene assegnata agli Eremitani di Sant'Agostino che ne prendono possesso effettivamente nel 1323 con il convento adiacente ancora in costruzione. Del primo edificio non restano tracce in quanto, nel 1359, il vescovo di Bologna concede agli Eremitani di ricostruire l'oratorio che fu nuovamente trasformato nella seconda metà del XV secolo.[1] L'edificio aveva anticamente un prospetto sulla strada, che scomparve con la costruzione dei portici e rese necessario un ridimensionamento, nel 1483, messo in opera da Gaspare Nadi. In quell'anno veniva infatti costruita la cappella Bentivoglio, che riduceva lo spazio antistante l'antica chiesetta.

Oggi, in onore anche alla titolazione a santa Cecilia, è usato come sala per concerti, ed è aperto alle visite turistiche con un regolare orario di apertura.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno, ad aula unica, è coperto da una volta a botte ribassata e unghiata. Lungo le pareti laterali corre il ciclo affrescato, realizzato in appena due anni, dal 1505 al 1506 e dedicato alle storie dei santi Valeriano e Cecilia.

Da sinistra, a partire dall'altare, si incontrano:

All'altare è stata ricollocata la pala della Crocifissione e santi di Francesco Francia.

Altri affreschi frammentari si trovano nel portico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E. Stivani, Oratorio di S. Cecilia in Bologna, p. 1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eros Stivani, Oratorio di Santa Cacilia, Bologna, 2017.
  • AA. VV., Emilia Romagna, Touring Club Editore, Milano, 1991.
  • M. Forlai, L'Oratorio di Santa Cecilia, Editrice Compositori, Bologna, 1997.

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