Oberto da Savignone

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Oberto da Savignone (... – ...; fl. XIII secolo) è stato un ammiraglio ed esploratore italiano del duecento, che comandò una delle due galee nella prima circumnavigazione dell'Africa nota per il finanziamento dei fratelli Vivaldi nel 1291. Era cugino di Andalò da Savignone, suocero di Babilano Doria, e antenato diretto di Andrea Doria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque probabilmente a Genova al XIII secolo, figlio di Ruggero da Savignone e nipote di Guglielmo da Savignone, ambasciatore genovese presso l'imperatore d'Oriente Andronico II Paleologo[1], anche nonno di Andalò da Savignone, ambasciatore di Benedetto XII presso il Gran Khan Toghon Temür[2]. Una sorella chiamata Orietta sposò Abaga Doria, nepote dell'ammiraglio Lamba Doria, poi madre di Margherita Doria-Usodimare[3]. La figlia Leona da Savignone sposò Babilano Doria, che nel 1298 acquistò la signoria di Oneglia dal vescovo d'Albenga[4], diventando capostipiti dei ramo dei Doria di Oneglia, da cui proveniva l'ammiraglio Andrea Doria.

Prime notizie[modifica | modifica wikitesto]

Portolano di Giovanni di Carignano (c. 1300)

Le prime notizie risalgono al 1268 quando compare in diversi atte notarili di Caffa, impegnato nelle impresse di familia[2]. Nel 1275 il notaio Gioachino Nepitella registrò la sua partenza per l'impero Romano d'Oriente[1]. Nel gennaio 1278 doveva essere ritornato a Genova, dove è stata registrata una promessa di pago a suo nome da parte del marchese Grimaldo di Gavi[1]. Nel 1278 il notaio Ugolino Scarpa riporta la sua sconfitta nella lotta per il controllo di Varazze da parte dei marchesi Guglielmo e Ansaldo de' Delfini contro l'ammiraglio Iacopo Malocello[1]. Nel 1289 è di novo a Caffa, dove compare come debitore di Pietro Bono, servitore del nonno, Guglielmo da Savignone[5].

L'Atlante di Andrea Bianco (1436) mostra le due galee genovesi ormeggiate di fronte all'Etiopia.

Circumnavigazione dell'Africa nel 1291[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Cronica Generalis sive Universalis di Galvano Fiamma, furono l'ammiragli "Ubertus de Savignono", e un altro di cui non fa il nome, i comandanti delle "due galee genovesi, con imbarcati più di 600 cristiani e alcuni chierici" che "oltrepassarono lo stretto di Spagna e, navigando per il mare Atlantico, giunsero nell'Etiopia, a sud dell'Equatore" nel 1291.[6] Jacopo Doria, negli Annali Genovesi (c. 1295), racconta che "in quell’anno, Tedisio Doria, Ugolino de’ Vivaldi e suo fratello, con alcuni altri cittadini di Genova, intrapresero un viaggio che nessuno mai fino ad allora aveva tentato."[7] Le due galee, raffigurate per Andrea Bianco in 1436, furono erroneamente identificate nel ottocento da Michele Canale come "Sant'Antonio" e "Allegrancia"[8], quest'utlima acquistata da Tedisio Doria (figlio di Lamba Doria) da Luchino Malocello nel 1291 per partire alla Romania, ma non partecipante alla spedizione, come dimostrato da Alberto Quartapelle[2].

Secondo diversi autori, tra cui Alfonso Licata, la spedizione di Lanzerotto Malocello alle Isole Canarie nel 1312 era in origine una spedizione di ricerca delle galee genovesi di 1291.[9] L'episodio ricorda quello raccontato nel 1375 dall'autore del Libro del Conocimiento, in cui un genovese chiamato Sorleone, si imbarcò per l'Africa per cercare al padre, smarrito durante la spedizione[7].

La spedizione era anche nota ad Antoniotto Usodimare, che nel suo Itinerarium Ususmaris di 1453 racconta che “nell’anno 1290 partirono da Genova due galee, armate dai fratelli Vadino e Guido de’ Vivaldi, che volevano andare in Oriente, nelle regioni dell’India."[7]

Tutti gli autori concordano sul fatto che la spedizione non tornò mai a Genova, e si presuppone che non sia riuscita a raggiungere l'India, suo obiettivo. Tuttavia, la ambasciata etiope arrivata a La Superba nel 1315 confermò il loro arrivo in Etiopia, e secondo Usodimare, lo stesso fu riportato al Cairo.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ferretto, Arturo. "Codice diplomatico delle relazioni fra la Liguria, la Toscana e la Lunigana ai tempi di Dante (1265-1321)." Parte 2. Atti della Società Ligure di Storia Patria. Volume XXI. f. 2. Roma. 1903. (PDF), su storiapatriagenova.it.
  2. ^ a b c Quartapelle, Alberto. "La circunvegación de África por parte de los hermanos Vivaldi en 1291: precursores de Vasco de Gama". Revista de Historia Canaria. 2022., su riull.ull.es.
  3. ^ Natale Battilana, Genealogie delle famiglie nobili di Genova, Pagano, 1825. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  4. ^ DORIA, Babilano in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  5. ^ (LA) George Ioan Brătianu, Actes des notaires génois de Péra et de Caffa de la fin du treizième siècle (1281-1290), Cultura Nationalǎ, 1927. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  6. ^ a b Paolo Chiesa, LA PRIMA AMBASCIATA ETIOPICA IN OCCIDENTE (1315 CA.) SVELATA DA UN CRONISTA MILANESE, in Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Rendiconti di Lettere, 2020. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  7. ^ a b c Licata,Alfonso., Nuova luce sulla sorte dei fratelli Vivaldi..., su TuttoStoria. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  8. ^ Michele Giuseppe Canale, Delle Crimea, del suo commercio, e dei suoi dominatori, dalle origini fino ai dì nostri, commentari storici, 1855. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  9. ^ Licata, Alfonso. "El descubrimiento de Lanzarote y de Canarias por parte del navegante italiano Lanzarotto Malocello." Academia de Lanzarote. 2017. (PDF), su academiadelanzarote.es.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]