National Society of Film Critics Awards 2020

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La 54ª edizione dei National Society of Film Critics Awards, annunciati il 4 gennaio 2020, ha premiato i migliori film del 2019 secondo i membri della National Society of Film Critics.[1]

Vincitori[modifica | modifica wikitesto]

A seguire vengono indicati i vincitori, in grassetto, e gli altri classificati, ciascuno col numero di voti ricevuti (tra parentesi):[2]

Miglior film[modifica | modifica wikitesto]

  1. Parasite (Ginsaenchung), regia di Bong Joon-ho (44)
  2. Piccole donne (Little Women), regia di Greta Gerwig (27)
  3. C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood), regia di Quentin Tarantino (22)

Miglior regista[modifica | modifica wikitesto]

  1. Greta Gerwig - Piccole donne (Little Women) (39)
  2. Bong Joon-ho - Parasite (Ginsaenchung) (36)
  3. Martin Scorsese - The Irishman (31)

Miglior attore[modifica | modifica wikitesto]

  1. Antonio Banderas - Dolor y gloria (69)
  2. Adam Driver - Storia di un matrimonio (Marriage Story) (43)
  3. Adam Sandler - Diamanti grezzi (Uncut Gems) (41)

Miglior attrice[modifica | modifica wikitesto]

  1. Mary Kay Place - Diane (40)
  2. Zhao Tao - I figli del fiume giallo (Jiānghú érnǚ) (28)
  3. Florence Pugh - Midsommar - Il villaggio dei dannati (Midsommar) (25)

Miglior attore non protagonista[modifica | modifica wikitesto]

  1. Brad Pitt - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood) (64)
  2. Joe Pesci - The Irishman (30)
  3. Wesley Snipes - Dolemite Is My Name (18) ex aequo con Song Kang-ho - Parasite (Ginsaenchung) (18)

Miglior attrice non protagonista[modifica | modifica wikitesto]

  1. Laura Dern - Piccole donne (Little Women) e Storia di un matrimonio (Marriage Story) (57)
  2. Florence Pugh - Piccole donne (Little Women) (44)
  3. Jennifer Lopez - Le ragazze di Wall Street - Business Is Business (Hustlers) (26)

Miglior sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

  1. Bong Joon-ho e Han Ji-won - Parasite (Ginsaenchung) (37)
  2. Greta Gerwig - Piccole donne (Little Women) (34)
  3. Quentin Tarantino - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood) (33)

Miglior fotografia[modifica | modifica wikitesto]

  1. Claire Mathon - Ritratto della giovane in fiamme (Portrait de la jeune fille en feu) e Atlantique (41)
  2. Robert Richardson - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood) (29)
  3. Yorick Le Saux - Piccole donne (Little Women) (22)

Miglior documentario[modifica | modifica wikitesto]

  1. Honeyland (Medena zemja), regia di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov (33)
  2. Made in USA - Una fabbrica in Ohio (American Factory), regia di Steven Bognar e Julia Reichert (28)
  3. Apollo 11, regia di Todd Douglas Miller (27)

Film Heritage Award[modifica | modifica wikitesto]

  • La mostra Private Lives, Public Spaces al Museum of Modern Art, curata da Ron Magliozzi, per «rendere visibile la collezione del MOMA di oltre cento anni di immagini in movimento vernacolari, la maggior parte delle quali filmati casalinghi di famosi e non. Mostrati su più schermi nelle lobby dei cinema Titus del MoMA, essi formano una folle contrappunto di storia personale e culturale»[2]
  • Rialto Pictures per «nel suo ventiduesimo anno d'attività, aver distribuito il restauro in 4K di un classico amatissimo come Sangue blu (1949) sia presentato opere trascurate di maestri internazionali, come Lo sceicco bianco (1952) di Federico Fellini e, per la prima volta, la versione integrale di Cristo si è fermato a Eboli (1979) di Francesco Rosi, in una copia restaurata e con sottotitoli aggiornati»[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Trilby Beresford e Sharareh Drury, 'Parasite' named Best Picture by National Society of Film Critics, su The Hollywood Reporter, 4 gennaio 2020. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  2. ^ a b c (EN) “PARASITE” is voted Best Picture of 2019, su nationalsocietyoffilmcritics.com, National Society of Film Critics, 4 gennaio 2020. URL consultato il 4 gennaio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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