Nadav Na'aman

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Nadav Na'aman

Nadav Na'aman (Gerusalemme, 1939) è un archeologo israeliano, docente di storia ebraica e membro dell Israel Academy of Sciences and Humanities[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver svolto il servizio di leva, nel 1967 consegue il baccellierato in Archeologia e Storia Ebraica. Nel 1971 ottiene il Master of Arts, e quindi il PhD all'Università di Tel Aviv con una dissertazione dal titolo The Political Disposition and Historical Development of Eretz-Israel according to the Amarna Letters ("L'inclinazione politica e lo sviluppo storico dell' Eretz-Israel, basato sulla Lettere di Amarna"), con la supervisione dei prof. Y. Aharoni e A.F. Rainey.

Dal 1975 al 1979 è lettore in Archeologia e Studi del Vicino Oriente Antico presso il medesimo ateneo, e nel 1977 ricercatore in orientalistica all'Università di Oxford e al Dipartimento di Lingue e Civiltà del Vicino Oriente all'Università di Harvard[2].

Nel 1984 diviene ricercatore al Dipartimento di Studi Orientali dell'Università della Pennsylvania.
Nel 1984 è professore associato di Storia Ebraica e dal 1989 ottiene la docenza all'Università di Tel Aviv, che ricoprirà fino al 2007, anno in cui lascia il mondo accademico. Nel 2012 viene nominato membro dell’Israel Academy of Sciences and Humanities.

Attività archeologica[modifica | modifica wikitesto]

Un gruppo di ricercatori israeliani ha rinvenuto nel 2007[3] i resti di un'antica fortezza a 30 chilometri da Gerusalemme, nei pressi di Bet Shemesh. Il sito si estende su un'area di 2.5 ettari, ed è circondata da 700 metri di mura formate da massi di pietra, del peso di circa 8 tonnellate ciascuno[4][5].

Basandosi sul testo biblico e su riscontri di tipo archeologico e linguistico, nel 2014 ha proposto l'identificazione di due importanti monumenti si trovano a sud del Monte del Tempio, nella Città di David, rispettivamente con i resti del Palazzo di re David e della fortezza di Millo, posta a difesa di Gerusalemme. I principali riscontri sarebbero[6]:

  • posizione della struttura: 5:11[7], 2 Samuele 11[8], 2 Samuele 16:22[9]
  • Neemia 12:37[10]: collocazione in cima al versante nord-orientale della città, appena sopra la struttura in pietra a gradini che avrebbe dovuto essere una via di accesso alla sommità orientale
  • Geremia 37:3;38:1[11]: davanti alla Grande Struttura di Pietra sono stati rinvenuti i sigilli di due funzionari del re Sedecia, indicanti i nomi di Godolia (Gedaliah) figlio di Pashhur, e di Jehucal figlio di Shelemiah figlio di Shobai. Ciò attesterebbe che il palazzo e la zona circostante erano ancora popolati nel VI a.C.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Scheda biografica di Nadav Na'aman su en-humanitie, su en-humanities.tau.ac.il. URL consultato il 18 gennaio 2019 (archiviato il 18 gennaio 2019).
  2. ^ (EN) Curriculum vitae sul sito academia.edu, su telaviv.academia.edu. URL consultato il 18 gennaio 2019 (archiviato il 18 gennaio 2019).
  3. ^ Chris Catling, Elah city-fortress, Khirbet Qeiyafa, in Current World Archaeology, n. 33, 6 gennaio 2009, p. 8. URL consultato il 18 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2015).
  4. ^ Garfinkel, Yosef e Ganor, Saar, Khirbet Qeiyafa: Sha’arayim (PDF), in Journal of Hebrew Scriptures, vol. 8, 2008, ISSN 1203-1542 (WC · ACNP). URL consultato il 18 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2011).
  5. ^ È stato ritrovato il Palazzo di re Davide?, su amazingbibletimeline.com. URL consultato il 7 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2019).
  6. ^ (EN) Robin Ngo, Il Palazzo di re Davide e Millo. Nadav Na’aman esplora le evidenze archeologiche del testo ibblico, su biblicalarchaeology.org, 2ª, 8 marzo 2017. Si noti che l'articolo fu pubblicato per la prima volta nel 2014.
  7. ^ 2Samuele 5:11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ 2Samuele 11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ 2Samuele 16:22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Neemia 12:37, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Geremia 37:3;38:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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