Musei dell'Alto Mantovano

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Voce principale: Alto Mantovano.
Castiglione delle Stiviere, Museo Internazionale della Croce Rossa

Numerosi sono i musei presenti sul territorio dell'Alto Mantovano e quasi tutti rientrano nel Sistema dei musei mantovani[1]:

  • Museo internazionale della Croce Rossa - Castiglione delle Stiviere. L'idea della Croce Rossa, la più grande organizzazione umanitaria internazionale, è nata proprio nelle terre dell'Alto Mantovano, precisamente tra Castiglione delle Stiviere, Solferino e Medole. È stata la straordinaria opera di soccorso prestata dalle donne di Castiglione ai feriti delle battaglie di Solferino e Medole che ha ispirato al ginevrino Henry Dunant, di passaggio a Castiglione, l'ideazione della Croce Rossa[2].
  • Museo storico aloisiano presso il collegio Vergini di Gesù - Castiglione delle Stiviere. Conserva testimonianze di notevole interesse di san Luigi e della sua famiglia. È allestito nella sede di origine cinquecentesca del collegio delle Vergini, congregazione fondata nel 1608 dalle nipoti del santo dopo la sua beatificazione. L'esposizione raccoglie una vasta panoramica di suppellettili, ritratti, arredi e parte dei corredi che le nobildonne della famiglia Gonzaga e di altre famiglie nobili avevano portato in dote all'istituzione[3][4]. Pregevole è la raccolta di materiale religioso – croci, reliquiari, calici, immagini sacre, ritratti di San Luigi e della famiglia principesca, l'orologio del 1567, ancora funzionante, donato in occasione della sua nascita – e di oggetti – mobili, quadri, peltri, libri –. Stupendi l'accesso e l'arredo settecentesco in legno dell'antico refettorio[5].
  • Museo di Palazzo Bondoni Pastorio - Castiglione delle Stiviere. Fondato nel 2009 da Maria Simonetta Bondoni Pastorio, ultima discendente della famiglia a cui il palazzo appartenne ininterrottamente dal XV secolo, il Museo conserva testimonianze della presenza di Henry Dunant, fra cui la stanza in cui fu ospitato, oggetti personali e alcuni scritti autografi. L'edificio è un suggestivo libro aperto su cinque secoli di storia locale. Dipinti, arredi, volumi e stampe originali offrono visioni del paesaggio, dell'architettura e degli stili di vita dell'aristocrazia dell'Alto Mantovano dall'epoca tardo rinascimentale all'Ottocento. Del periodo del principato di Francesco Gonzaga, fratello di San Luigi, una preziosa testimonianza è la statua custodita nell'atrio del palazzo (1610-1617)[3].
  • Museo del Risorgimento di Solferino e San Martino - Solferino[6]. In tre sale il museo conserva quadri e numerosi oggetti d'uso quotidiano appartenuti ai 350.000 soldati partecipanti alle cruente battaglie tra Franco-Sardi e Austriaci del 1859 (11.000 morti e 29.000 feriti). Fanno parte del museo anche la Cappella Ossario, che custodisce nella chiesa dedicata a San Pietro in Vincoli i resti di 7300 combattenti, la Rocca, con cimeli di guerra, e il Memoriale della Croce Rossa Internazionale, eretto nel centenario della battaglia per ricordare Henry Dunant e le centosettantotto sezioni affiliate[7].
  • Museo archeologico dell'alto mantovano - Cavriana[8]. Il Museo archeologico dell'Alto Mantovano è stato fondato per iniziativa del Gruppo Archeologico “Cavriana” nel 1964: si tratta di una struttura museale che intende valorizzare il patrimonio archeologico dell'Alto Mantovano, area straordinariamente ricca di testimonianze che ne documentano la continuità storica e culturale dal Neolitico all'età moderna. Il museo ha oggi una valenza regionale e ha la sua sede in Villa Mirra. Nelle sue sale sono conservati i reperti provenienti dalle prospezioni e dagli scavi eseguiti nell'ambito del comprensorio archeologico dell'Alto Mantovano e, in un ideale itinerario cronologico, ne documentano il passato dai periodi preistorici e protostorici, al cestismo e alla romanizzazione fino ai periodi medievali e rinascimentali[9]
  • Museo Vecchio Mulino e Antichi Mestieri - Cavriana[10][11].
  • Museo Civica raccolta d'arte - Medole[12].
Asola, Monte dei Pegni, sede del Museo Civico Bellini
  • Museo civico Goffredo Bellini - Asola. Il materiale esposto, donato dal collezionista asolano Goffredo Bellini (1870-1947), offre una panoramica che spazia attraverso i millenni della storia, dalla preistoria al Novecento, con un'esposizione organizzata per percorsi cronologici e tematici completati da un sintetico apparato didascalico[13]. Il percorso comprende diversi materiali – fossili, pietra, legno, ceramica -, divisi secondo la provenienza: testimonianze preistoriche del territorio, una stele egizia del 2134-2040 a.C., una coppa attica a figure nere della fine del VI secolo a.C., corredi tombali dei Celti e degli Etruschi, manufatti romani ”a pareti sottili” in ceramica. A ciò si aggiungono recenti donazioni di reperti archeologici, quadri e il prezioso Atlante Veneto edito nel 1690 dal geografo Vincenzo Maria Coronelli, testimonianza del dominio di Venezia su Asola. In seguito a una recente sistemazione, al museo Bellini è annesso il museo parrocchiale d'arte sacra Giovan Battista Tosio. Sono esposti i più preziosi oggetti d'arte sacra, quadri, paramenti, dipinti, statue, oreficerie, calici, reliquiari, candelieri, rare sculture lignee cinquecentesche, tutti provenienti dall'antica cattedrale adiacente, costruita in stile tardo-gotico lombardo[14].
MAST Castel Goffredo
Piubega, Palazzo Cavallara-Pavesi
  • Percorso eco museale e giardino botanico - Piubega[19].
  • Palazzo Cavallara-Pavesi - Piubega. Ospiterà una raccolta archeologica, Postumiae Antiquarium, con oggetti rinvenuti nel territorio e nel comprensorio mantovano fra Oglio, Chiese, Osone e Mincio.[21]
  • Ecomuseo Valli Oglio Chiese - Canneto sull'Oglio[22][23]. In questo museo per la storia della comunità e del territorio sono confluiti la collezione del giocattolo, la collezione Mortara e l'Eco-Museo Oglio-Chiese. Alla donazione iniziale di giocattoli del proprietario della fabbrica cannetese, Superti-Furga, si sono aggiunti nel tempo centinaia di giocattoli e di bambole qui prodotti dalla fine dell'Ottocento a oggi, ordinati per cronologia, per materiale e per funzioni diverse. Arricchiscono ulteriormente il museo la collezione di pittori lombardi dell'Ottocento e del Novecento, lascito di Pietro Mortara nel 1984, e l'insieme di tutti quei materiali che illustrano le caratteristiche ambientali, naturalistiche, storiche ed etnografiche di questa zona che è dedita da secoli alla tradizione orticola del vivaio[24].
  • Museo del Reggimento Giovani fascisti Piccola Caprera - Ponti sul Mincio. Museo di ricordi del reggimento “Giovani Fascisti”, combattenti volontari nella guerra in Africa settentrionale (1940-43), istituito nella sua tenuta dal maggiore dei granatieri Fulvio Balisti[25].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sistema dei Musei Mantovani, su turismo.mantova.it. URL consultato l'8 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2020).
  2. ^ Museo internazionale della Croce Rossa, su turismo.mantova.it. URL consultato l'8 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2021).
  3. ^ a b Castiglione delle Stiviere. La città di San Luigi Gonzaga e della Croce Rossa nelle Colline Moreniche del Garda, Castiglione delle Stiviere, I. A. T. Alto Mantovano, Assessorato Turismo e Manifestazioni città di Castiglione delle Stiviere.
  4. ^ Museo storico aloisiano, in Portale sul turismo a Mantova, su turismo.mantova.it. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2017).
  5. ^ Lombardia, pp. 596-597.
  6. ^ Museo del Risorgimento di Solferino e San Martino, su turismo.mantova.it. URL consultato il 2 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).
  7. ^ Lombardia, p. 601.
  8. ^ Museo archeologico dell'Alto Mantovano, su turismo.mantova.it. URL consultato il 18 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2016).
  9. ^ AA. VV., Museo Archeologico dell'Alto Mantovano - Cavriana. Guida, Brescia, 2006.
  10. ^ Museo Vecchio Mulino - Antichi mestieri [collegamento interrotto], su turismo.mantova.it, Portale sul turismo a Mantova. URL consultato il 9 settembre 2012.
  11. ^ Vecchio mulino e antichi mestieri, su vecchiomulino.org. URL consultato il 23 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2011).
  12. ^ Civica Raccolta d'Arte, su turismo.mantova.it. URL consultato il 22 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2018).
  13. ^ Asola, Museo civico "Goffredo Bellini", Itinerario di Visita, su turismo.mantova.it, Portale sul turismo a Mantova. URL consultato il 9 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2016).
  14. ^ Lombardia, p. 594.
  15. ^ MAST Castel Goffredo.
  16. ^ Mantovauno. La Torre di Castel Goffredo è tornata ai vecchi splendori.
  17. ^ MAM Museo d'Arte Moderna - Gazoldo degli Ippoliti, su postumia-mam.it. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2012).
  18. ^ Patrimonio comune Gazoldo [collegamento interrotto], su agrocenturiato.it, Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone. URL consultato il 23 settembre 2012.
  19. ^ a b Musei e collezioni, su agrocenturiato.it, Ecomuseo Tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone. URL consultato il 19 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  20. ^ Ecomuseo “Tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone, su ecomuseopostumia.wixsite.com. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  21. ^ Mincio e dintorni. Piubega, inaugurazione del nuovo Antiquarium.
  22. ^ Ecomuseo Valli Oglio-Chiese [collegamento interrotto], su turismo.mantova.it. URL consultato il 7 ottobre 2012.
  23. ^ Ecomuseo Valli Oglio-Chiese, su ecomuseoogliochiese.it. URL consultato il 7 ottobre 2012.
  24. ^ Lombardia, p. 595.
  25. ^ Lombardia, p. 600.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Lombardia. Introduzione a una didattica dei territori, III Province di Bergamo Brescia Cremona Mantova, Bergamo-Milano, Regione Lombardia-NEWS, 2005. ISBN non esistente.
  • Romano Sarzi, Le acque nelle terre del Consorzio di Bonifica Alta e Media Pianura Mantovana, Mantova, 2002.
  • Augusto Toffoli, La Provincia di Mantova oggi e nel passato, Canneto sull'Oglio, Unione Provinciale Artigiani, 2002. ISBN non esistente

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]