Monte Vandalino

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Monte Vandalino
Il Monte Vandalino con il Castelluzzo (a sinistra) visto da Torre Pellice.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Torino
Altezza2 121 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°50′11.96″N 7°10′02.63″E / 44.836656°N 7.167398°E44.836656; 7.167398
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Vandalino
Monte Vandalino
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Vandalino
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Monginevro
SupergruppoCatena Bucie-Grand Queyron-Orsiera
GruppoGruppo Bucie-Cornour
SottogruppoCostiera Cornour-Cialancia
CodiceI/A-4.II-A.1.b

Il monte Vandalino è una vetta delle Alpi Cozie alta 2121 m s.l.m.[1]e situata tra la Val Pellice, il Vallone degli Invincibili e la Valle d'Angrogna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La vetta della montagna con la vista sulla pianura.

Sul lato sud-est, sopra la borgata Bonnet, al piede del Castelluzzo, si trova la grotta Bars de la Tagliola che serviva ai valdesi come nascondiglio durante il tempo delle persecuzioni.[2] Durante la campagna di proselitismo condotta tra i valdesi nella metà del XIX secolo da Lorenzo Snow, apostolo missionario della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni, alla cima fu dato il nome di "Mount Brigham Young" in onore del profeta mormone dell'epoca. Proprio lì Snow fece una profezia riguardo alla futura espansione del mormonismo in Italia.

Sul lato opposto verso la frazione Pra del Torno (Angrogna) si trova il rifugio Barfè.

Negli anni 1960 fu costruita dalla Società Seggiovia Vandalino una seggiovia che portava dalla frazione Santa Margherita di Torre Pellice alla Sea di Torre situata sui 1250 m s.l.m. sul lato est della montagna. È fuori servizio dagli anni 1980. Il percorso Vandalino è utilizzato per gare motociclistiche dal 1972.

Accesso alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

Si raccomanda ad iniziare la salita alla Sea di Torre e non ai Bonnet o sul Castelluzzo, perché quei sentieri che una volta portavano da lì al Vandalino ora sono ricoperti da piante, ed anche se non lo fossero, la salita sarebbe tanto ripida. Però, anche ai Bonnet c'è un sentiero che porta alla Sea. Il Castelluzzo inoltre non è solo raggiungibile dai Bonnet, ma anche da Villar Pellice.

Sulla vetta c'è un prato largo, un po' più in basso verso il lato della Val Pellice si trovano delle rovine di pietra che presumibilmente servivano una volta ai pastori come luogo di pernottamento. Quando c'è bel tempo, si può godere di un panorama meraviglioso: verso Ovest si può vedere la pianura del Pinerolese e Cuneese con la Rocca di Cavour, verso sud-est l'alta Val Pellice con i monti Frioland e Granero e verso nord la Valle d'Angrogna col Monte Servin; ottime condizioni rendono possibile una vista fino alla Valle d'Aosta.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ada Quazza, Piemonte, Valle d'Aosta: Torino, Alpi, Monferrato, Verbano, Langhe, Ossola, Touring Editore, 1996, p. 92.
  2. ^ Joseph Visconti: The Waldensian Way to God. pp. 277–278 (Google Books).
  3. ^ Gadan climbing.

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