Monte Chétif

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Mont Chétif
Il monte visto da Courmayeur
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Valle d'Aosta
Altezza2 343 m s.l.m.
Prominenza387 m
Isolamento2,8 km
CatenaAlpi
Coordinate45°48′00.01″N 6°56′51.05″E / 45.800004°N 6.947515°E45.800004; 6.947515
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Mont Chétif
Mont Chétif
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Chétif
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Graie
SottosezioneAlpi della Grande Sassière e del Rutor
SupergruppoCatena Rutor-Léchaud
GruppoGruppo Punta Léchaud-Berio Blanc
SottogruppoSottogruppo del Berio Blanc
CodiceI/B-7.III-B.4.b

Il monte Chétif (pron. fr. AFI: [ʃetif] - localmente, mont Chétif, in francese) (2.343 m s.l.m.[1]) è una montagna delle Alpi della Grande Sassière e del Rutor nelle Alpi Graie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Veduta d'insieme: al centro il Mont Chétif, sulla destra Courmayeur, mentre a sinistra si affaccia il massiccio del Monte Bianco

La montagna si trova in Valle d'Aosta e sovrasta ad ovest Courmayeur.

Il toponimo significa "monte gracile" in francese[2]

Dalla vetta del monte si gode di un ottimo panorama[1] sia su Courmayeur fino a Pré-Saint-Didier sia sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La montagna è composta principalmente da rocce gneissiche e cristalline[3], tra le quali la quarzite. Sul suo versante meridionale è da tempo nota ai geologi la presenza di giacimenti di galena.[4]

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

È possibile raggiungere il monte tramite numerosi facili sentieri che partono da Plan Chécrouit e da Pré-de-Pascal oppure tramite una ferrata alla quale si accede nei pressi di Courba-Dzeleuna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Hilary Sharp, Walk 46 - Mont Chétif, in Mont Blanc Walks: 50 day walks and 4 multi-day treks, Cicerone Press Limited, 2015. URL consultato il 18 novembre 2021.
  2. ^ Garzanti linguistica, su garzantilinguistica.it, De Agostini Scuola, 2021. URL consultato il 18 novembre 2021.
  3. ^ AA.VV., Bollettino della Società geografica italiana, Roma, Civelli, 1880, p. 577. URL consultato il 30 marzo 2022.
  4. ^ Guglielmo Jervis, Provincia di Torino, in I tesori sotterranei dell'Italia descrizione topografica e geologica di tutte le localita nel Regno d'Italia, 1 (Regione delle Alpi), E. Loescher, 1873, p. 85. URL consultato il 30 marzo 2022.

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