Microryzomys

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Microryzomys
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Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Oryzomyini
Genere Microryzomys
Thomas, 1917
Specie

Vedi testo

Microryzomys (Thomas, 1917) è un genere di roditori della famiglia dei Cricetidi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Al genere Microryzomys appartengono roditori di piccole dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 62 e 99 mm, la lunghezza della coda tra 94 e 133 mm e un peso fino a  g.[1]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è delicato e presenta un rostro corto e una scatola cranica tondeggiante e liscia. Il palato è corto. Gli incisivi superiori sono stretti, lisci ed ortodonti, ovvero con le punte rivolte verso il basso. I molari hanno la corona bassa.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è soffice e rigogliosa, le parti dorsali variano dal fulvo al giallo-brunastro mentre quelle ventrali sono leggermente più chiare. I piedi sono corti e sottili. le piante hanno sei cuscinetti carnosi ed il quinto dito lungo quanto i tre centrali. La coda è più lunga della testa e del corpo. Le femmine hanno quattro paia di mammelle. Sono privi di cistifellea.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è diffuso nelle regioni andine dell'America meridionale dal Venezuela settentrionale fino al Perù.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende 2 specie[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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