Melzi
Melzi | |
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Aquila di nero coronata di oro posta in sbarra sull'oro del - trinciato di oro e di rosso | |
Titoli | |
Data di fondazione | XIV secolo |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
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Il Casato dei Melzi è una famiglia nobile di Milano alla quale appartenne, dal XV secolo, la tenuta di Pontirolo e Vaprio d'Adda con la Villa Melzi dipinta dai vedutisti Gaspar van Wittel e Bernardo Bellotto; dal secolo XVII i beni del feudo di Magenta; nel XIX secolo il latifondo di Correzzola (Padova), collegato con il ducato di Lodi e la tenuta di Bellagio con la Villa Melzi d'Eril[1].
Esiste una famiglia nobile omonima, Melzi (Malingegni), non imparentata[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La casata è nota dal XIV secolo[3]. Furono creati conti palatini nel 1468 per diploma dell'imperatore Federico III e nel 1588 venne ascritta al patriziato a Roma. Ottenne inoltre i titoli di conti di Magenta (30 dicembre 1619[4]), di feudatari di Mozzanica (1650), di marchesi di Torricella (1676) e furono creati cavalieri del Sacro Romano Impero nel 1683[5].
In seguito al matrimonio, avvenuto il 16 settembre del 1750, di Gaspare Melzi (1719-1777) con la gentildonna spagnola Maria Teresa d'Eril (1724-1768; figlia di Francisco, VII conte di Eril), nella seconda metà del Settecento il ramo principale assunse il cognome Melzi d'Eril e ottenne nel 1750 i titoli di grandi di Spagna di I classe, conti d'Eril, marchesi di Fonte Sacrata, baroni di Orcan e signori di Colsedilla, per successione dalla casata d'Eril[6].
La linea primogenita della famiglia Melzi ottenne ancora nell'Ottocento il titolo nobiliare di duchi di Lodi (1807)[7]. Questo ramo conservò inoltre i titoli di conti di Magenta, patrizi di Milano, con trattamento di don e di donna. I discendenti risiedono a Milano, Pavia e Torino.
Conti di Magenta e duchi di Lodi
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo di conte di Magenta venne creato il 30 dicembre 1619[8] per Luigi Melzi, patrizio milanese. Gaspare, ottavo conte di Magenta, sposò Maria Teresa d'Eril[9], figlia ed erede del marchese di Fuente Sagrada, e i discendenti adottarono il doppio cognome di Melzi d'Eril. Francesco Melzi d'Eril, nono conte, divenne vicepresidente della Repubblica Italiana sotto Napoleone Bonaparte nel 1802, e gran cancelliere del Regno d'Italia nel 1805.
Il 20 dicembre 1807 Francesco Melzi d'Eril ottenne da Napoleone, in quanto re d'Italia, il titolo di duca di Lodi, in ricordo della battaglia di Lodi (1796)[10], titolo slegato da vincoli feudali. Il duca morì però senza eredi naturali e i suoi titoli e beni passarono al nipote nonché figlio adottivo Giovanni Francesco.
In seguito al congresso di Vienna del 1815, venne riconosciuto alla famiglia il solo titolo di conte di Magenta nel 1816, abolendo il ducato napoleonico di Lodi. Giovanni Francesco ottenne invece il titolo di "duca Melzi" il 5 settembre 1818, legando il titolo ducale al cognome della casata. Suo figlio Lodovico, dodicesimo conte di Magenta, riassunse il titolo di duca di Lodi nel 1859. Entrambi i titoli vennero riconosciuti dal nuovo Regno d'Italia e confermati con decreti del 1890, 1913 e 1939, rimanendo ad ogni modo puramente onorifici e slegati da vincoli feudali.
Conti di Magenta (1619-1816)
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi I (1554-1629), I conte di Magenta
- Francesco I (1629-1630), II conte di Magenta
- Lodovico (1630-1649), III conte di Magenta
- Sforza (1649-1688), IV conte di Magenta
- Luigi II Francesco (1688-1702), V conte di Magenta
- Sforza Lodovico (1702-1734), VI conte di Magenta
- Francesco II (1734-1777), VII conte di Magenta
- Gaspare (1777), VIII conte di Magenta
- Francesco III (1777-1816), I duca di Lodi, IX conte di Magenta
- Luigi III (1816-1821), X conte di Magenta
- Giovanni Francesco (1821-1832), XI conte di Magenta, succedette nel 1816 come duca titolare di Lodi, data a partire dalla quale i due titoli sono abbinati.
Duchi di Lodi e conti di Magenta (1807-1816 e 1859-oggi)
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco I (1807-1816), I duca di Lodi, IX conte di Magenta
- Titolo mutato in Duchi Melzi d'Eryl, poi ricreato dal 1859 come duchi di Lodi
- Lodovico I (1859-1886), III duca di Lodi, XIII conte di Magenta
- Giovanni II (1886-1905), IV duca di Lodi, XIV conte di Magenta
- Francesco II, (1905-1935), V duca di Lodi, XV conte di Magenta
- Benigno I (1935-1937), VI duca di Lodi, XVI conte di Magenta
- Ludovico II, (1937-1994), VII duca di Lodi, XVII conte di Magenta
- Benigno II (dal 1994), VIII duca di Lodi, XVIII conte di Magenta
Duchi Melzi d'Eril (1816-1859)
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni I Francesco (1816-1832), I duca Melzi d'Eril, II duca titolare di Lodi, XII conte di Magenta
- Lodovico I (1832-1859), II duca Melzi d'Eril, III duca titolare di Lodi, XIII conte di Magenta
- Nel 1859 il titolo torna ad essere creato come duchi di Lodi
Personaggi noti della famiglia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Melzi (1491 circa - 1568/70?), pittore
- Luigi Melzi (1554 - 1629), senatore, noto per un processo per stregoneria
- Lodovico Melzi (1558 - 1617), luogotenente della cavalleria leggera di Fiandra
- Lodovico Melzi (1594 - 1649), vicario di provvisione di Milano
- Giacomo Melzi, (1721 - 1802), collezionista di quadri
- Francesco Melzi d'Eril (1753 - 1816), uomo politico lombardo
- Vincenza Melzi d'Eril (1762 - 1851), sorella di Francesco e seconda moglie di Pietro Verri
- Lodovico Melzi d'Eril (1820 - 1886), uomo politico italiano e imprenditore
- Caterina Melzi d'Eril (1824 - 1887), moglie di Alessandro Curti
- Bice Melzi d'Eril (1832 - 1865), moglie di Carlo Gobio, cugino di Ippolito Nievo
- Giampaolo Melzi d'Eril (1908 - 1994), uomo politico del dopoguerra milanese, presidente della Fabbrica del Duomo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Empio Malara, Leonardo, Vanvitelli e Bellotto a Vaprio d'Adda - Disegni e vedute del porto de "La Canonica", Skira, Milano 2005
- ^ Felice Calvi, op. cit., introduzione alla voce Melzi
- ^ Felice Calvi, Famiglie Notabili Milanesi, Vol. II, Milano 1875, tav. I
- ^ Felice Calvi, ibid.
- ^ Dante E. Zanetti, La demografia del patriziato milanese nei secoli XVII, XVIII, XIX - con un'appendice genealogica di Franco Arese Lucini, Università di Pavia, Forni, Bologna 1972, pp. A-128 e ss.
- ^ Felice Calvi, op. cit., tavv. I e II
- ^ Carlo Zaghi, "Il duca di Lodi e il crollo del Regno italico", in Il Risorgimento, XVII, 1965, 3, pp. 141-172
- ^ In realtà il titolo di conte di Magenta era già stato creato in precedenza, nel ducato di Milano, per Carlo Sforza, figlio illegittimo del duca Galeazzo Maria Sforza
- ^ Ettore Rota et al., Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934
- ^ Carlo Capra et al., Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009, vol. 73.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Lodi
- Magenta (Italia)
- Melzi (Malingegni)
- Villa Melzi (Vaprio d'Adda)
- Villa Melzi d'Eril
- Nobiltà milanese
Altri progetti
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