Marsai Martin

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Marsai Martin

Marsai Martin (Plano, 14 agosto 2004) è un'attrice e produttrice cinematografica statunitense.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Marsai Martin ottiene il suo primo lavoro nel 2009, a cinque anni, per uno spot pubblicitario. Nel 2013 si trasferisce a Los Angeles per far carriera in televisione. Ottiene il ruolo di Diane Johnson nella serie televisiva commedia Black-ish che interpreta dal 2014 e per la quale ha vinto ed è stata candidata a numerosi premi. Nel 2016 debutta sul grande schermo con la pellicola drammatica An American Girl Story - Melody 1963: Love Has to Win con la quale vince il BET Award per la miglior recitazione. Nello stesso anno appare nel film biografico Nina (basato sulla storia di Nina Simone) e doppia un episodio della serie animata Elena di Avalor. Nel 2017 ha un ruolo di supporto nella commedia Fun Mom Dinner. Nel 2018 è guest star nella serie televisiva commedia Unbreakable Kimmy Schmidt su Netflix. Nel 2019 recita e produce nel film La piccola boss[1], diventando così la più giovane produttrice nella storia del cinema[2] . Nello stesso anno appare nell'episodio pilota di Mixed-ish[3], spin-off di Black-ish, sempre nel ruolo di Diane Johnson.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Produttrice esecutiva[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Young Artist Award
    • Best Performance in a TV Series – Supporting Young Actress per Black-ish (2015) – candidatura
    • Best Performance in a TV Series – Supporting Young Actress per Black-ish (2016)
  • NAACP Image Award
    • Outstanding Performance by a Youth per Black-ish (2016) – candidatura
    • Oustanding Supporting Actress in a Comedy Series per Black-ish (2016)
    • Oustanding Supporting Actress in a Comedy Series per Black-ish (2017) – candidatura
    • Outstanding Performance by a Youth per Black-ish (2017)
    • Outstanding Performance by a Youth per Black-ish (2018) – candidatura
    • Oustanding Supporting Actress in a Comedy Series per Black-ish (2018)
    • Oustanding Supporting Actress in a Comedy Series per Black-ish (2019)
    • Outstanding Supporting Actress in a Comedy Series per Black-ish (2020)
    • Outstanding Performance by a Youth per Black-ish (2020)
    • Outstanding Supporting Actress in a Motion Picture per La piccola boss (2020)
    • Outstanding Breakthrough Performance in a Motion Picture per La piccola boss (2020)
    • Oustanding Supporting Actress in a Comedy Series per Black-ish (2021)
  • BET Award
    • YoungStars Award per Black-ish (2017) – candidatura
    • YoungStars Award per Black-ish (2018) – candidatura
    • YoungStars Award per Black-ish (2019)
  • MTV Movie & TV Awards
    • Best Comedic Performance per La piccola boss (2019) – candidatura
  • Teen Choice Awards
    • Choice Movie Actress – Comedy per La piccola boss (2019) – candidatura
  • Kidscreen Award
    • Best Acting per An American Girl Story – Melody 1963: Love Has to Win (2018)

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Marsai Martin è stata doppiata da:

  • Beatrice Baldini in Black-ish, Mixed-ish, Grown-ish
  • Lucrezia Roma in La piccola boss

Da doppiatrice è stata sostituita da:

  • Chiara Oliviero in Spirit - Il ribelle (dialoghi)
  • Rossella Ruini in Spirit - Il ribelle
  • Guendalina Ward in PAW Patrol - Il super film

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 'Black-ish' Breakout Marsai Martin to Star in 'Little' for Will Packer, Kenya Barris (Exclusive), su hollywoodreporter.com. URL consultato il 28 gennaio 2018.
  2. ^ (EN) Michael Harriot, #BlackGirlMagic: Black-ish Star Marsai Martin Set to Become Youngest Executive Producer in Hollywood History, su The Grapevine. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  3. ^ "Black-ish’s" Marsai Martin to Star in and Exec Produce Tina Gordon Comedy, su blog.womenandhollywood.com, 25 gennaio 2018. URL consultato il 28 gennaio 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN98147266878535482435 · LCCN (ENno2016107564 · WorldCat Identities (ENlccn-no2016107564