Lucio Calpurnio Bibulo

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Lucio Calpurnio Bibulo (in latino Lucius Calpurnius Bibulus; ... – 31 a.C.) è stato un militare e scrittore romano durante gli ultimi anni della Repubblica nel I secolo a.C.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lucio Calpurnio Bibulo era figlio di Marco Calpurnio Bibulo e di Porcia, figlia di Catone Uticense.[1][2] Le uniche notizie pervenutaci riferiscono che dopo l'uccisione di Cesare passò dalla parte di Bruto[1][2] e partecipò alla battaglia di Filippi.[1][2] Perdonato da Antonio (come anche era successo per Orazio), passò successivamente al comando di questi, il quale gli diede il comando della flotta nel 36 a.C. e lo nominò governatore della Siria dal 34 a.C. al 32 a.C.[1][2] Fu scrittore e amico di Orazio[1][2] che lo cita nelle Satire (I, 10, v. 86) con altri illustri personaggi dell'epoca come: Plozio Tucca, Vario Rufo, Gaio Cilnio Mecenate, Virgilio, Valgio Rufo, Aristio Fusco, Asinio Pollione, Messalla Corvino.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mary Gilson, Rosetta Palazzi, Dizionario di Mitologia e dell'Antichità Classica, revisione di Federica Ciccolella e Roberto Blanco, 1ª ed., Bologna, Zanichelli, 2005 [marzo 1997], ISBN 978-88-08-09118-5.

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