Lucano da Imola

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Lucano da Imola, o Sagio che sta per Gaggio località nell'Appennino imolese (Gaggio di Fontanelice, 1495 circa – Imola, 1566), è stato un pittore italiano.

Assunzione della Vergine realizzata nel 1534 in collaborazione con Francesco Bonetti

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lucano da Imola (o de Sagio, poi Gaggio), fu figlio di Giovanni Battista, detto Zotto anche lui pittore e castellano di Monte Battaglia negli ultimi anni del XV secolo per nomina di Caterina Sforza[1]. La famiglia era chiamata degli Zotti, diventando poi Nobili dopo che i membri vennero nominati dal consiglio comunale di Imola Nobili di Gaggio il 22 giugno 1520.

Apparizione dell'arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo, a Siponto e a Roma

Lucano prese però il nome dal suo luogo di nascita, la parrocchia di Gaggio, borgo sito nella valle del Santerno (frazione di Fontanelice), anche se si autodefinì Bergomi Habitator. Giunse a Bergamo intorno al 1529, forse accompagnato dal fratello Silvio, che in quell'anno fu presente a Lovere come procuratore del vescovo di Parma. A Bergamo Lucano si era sposato in seconde nozze, con Caterina Carrara che tuttavia non risulterebbe essere la madre di Michele e Raffaele, figli di Lucano, il primo dei quali compare in molti documenti bergamaschi anche dopo la morte del padre.

Iniziò a dipingere a Imola nella bottega di pittura del padre, ma i suoi più grandi lavori gli furono commissionati a Bergamo e nella provincia, dalle congregazioni ecclesiastiche[2] e da famiglie nobili bergamasche[3]. La documentazione rimasta del pagamento dei disegni commissionatigli per il coro della basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo[4][5] testimonia la sua presenza nella bergamasca nel 1532, dove sono ancora conservati i suoi disegni[6].

Anche se poco si conosce della vita di questo pittore, si sa che visse con la famiglia e lavorò per decenni nella bergamasca[7]: numerosi sono infatti gli affreschi, anche se ora non tutti in buono stato di conservazione.

Fece ritorno a Imola nel 1565, dove morì nel 1566.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Prantoni, p. 18.
  2. ^ Lombardia, su books.google.it, Touring editore. URL consultato il 19 aprile 2016.
  3. ^ Emilio Prantoni, Lucano da Imola: pittore, detto "Gaggio" Bergamo Habitator, Bacchilega, 2011.
  4. ^ Marco Bombardieri, I cicli pittorici profani nella Bergamo del cinquecento, su academia.edu. URL consultato il 19 aprile 2016.
  5. ^ Francesca Cortesi Bosco, Il coro intarsiato di Lotto e Capoferri, edizioni Amilcare Pizzi, 1987, ISBN 88-366-0212-6.
  6. ^ Animale Fantastico, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia beni culturali. URL consultato il 19 aprile 2016.
    «ma risulta che anche il pittore Lucano da Imola fornì nove disegni per i braccioli (1532)»
  7. ^ Mariangela Carlessi, Olera guida, su olera.it. URL consultato il 19 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2020).
  8. ^ Bergamo scrigno prezioso d'arte, su svirgolettate.blogspot.it, Svirgolette.
    «sulla parete sinistra della cappella centrale sono siti tre affreschi di Lucano da Imola, con le Storie di san Michele Arcangelo»
  9. ^ Pubblicazione pag. 37 (PDF) [collegamento interrotto], su comune.zanica.bg.it, Comune di Zanica. URL consultato il 19 aprile 2016.
  10. ^ Vincenzo Guercio, Quei capolavori ritrovati a Milano su una bancarella, in Eco di Bergamo, 2 gennaio 2016, p. 45.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Prantoni, Lucano da Imola. Pittore, detto «Gaggio» Bergomi Habitator (sec. XV-XVI), Bacchilega, 2012, ISBN 978-88-96328-66-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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