Los Millares

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Los Millares
Ricostruzione in scala del sito.
CiviltàLos Millares culture
EpocaIII millennio a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Spagna Spagna
ComuneSanta Fe de Mondújar
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 36°57′45.4″N 2°31′17.9″W / 36.962611°N 2.52164°W36.962611; -2.52164
Tomba a tholos di Los Millares.

Los Millares è un sito archeologico risalente al calcolitico situato a 17 km a nord di Almería nel municipio di Santa Fe de Mondújar in Andalusia (Spagna meridionale). Consisteva in un insediamento circondato da mura con numerosi torrioni e da un cimitero esteso per circa 5 acri. Nei dintorni dell'insediamento erano scaglionati numerosi piccoli avamposti fortificati. Venne scoperto nel 1891 durante la costruzione di una ferrovia e fu scavato per la prima volta negli anni successivi da Luis Siret. Gli scavi continuano ancora oggi. Si stima che possa aver raggiunto i 1000 abitanti[1]. Gli appartenenti a questa cultura erano agricoltori e allevatori, e praticavano la metallurgia del rame.

L'insediamento[modifica | modifica wikitesto]

Il villaggio di Los Millares fu scoperto nel 1891, durante la costruzione di una linea ferroviaria, e fu scavato per la prima volta dall'archeologo belga-spagnolo Louis Siret.

Il villaggio è situato in posizione strategica vicino alle miniere di rame della Sierra de Gádor, su un promontorio a forma di ergot tra il fiume Andarax e il torrente provvisorio Huéchar (rambla de Huéchar). Ha una cittadella murata interna ed è circondata da altre tre mura, rinforzate da torri semicircolari e bastioni. Los Millares possiede anche numerose difese esterne su alture vicine (sono stati individuati fino a 13 forti), molte delle quali sono solidamente difese da mura concentriche. Si ritiene che venissero utilizzati anche per immagazzinare il grano.

Si stima che Los Millares potesse ospitare una popolazione di circa 1.500 persone. La necropoli, di fronte alle mura esterne, occupa circa 2 ettari e contiene quasi un centinaio di tombe, la maggior parte delle quali tholoi. All'interno delle mura si trovano una serie di semplici abitazioni e un grande edificio con tracce di fusione di rame.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

La datazione al carbonio-14 del villaggio lo colloca tra la fine del quarto millennio a.C. e l'ultimo quarto del III millennio a.C..

Queste date hanno confutato la vecchia ipotesi secondo cui i coloni provenienti dal Mar Egeo avrebbero fondato il villaggio, portando con sé tombe a tholoi e metallurgia (l'ipotesi diffusionista delle origini della metallurgia e del megalitismo nella Penisola Iberica). Infatti, quando fu fondato il villaggio di Los Millares :

  • le tholoi dell'Egeo non esistevano ancora, poiché le prime documentate risalgono alla metà del III millennio a.C., mentre le tombe classiche, come il Tesoro di Atreo, risalgono al periodo tardo-ellenico (seconda metà del II millennio a.C.);
  • alla metà del III millennio a.C., l'Egeo praticava già la metallurgia del bronzo, cioè la lega di rame e stagno, mentre Los Millares conosceva solo rame e arsenico.
  • la fabbricazione e il commercio di armi e utensili in bronzo arsenicale furono il principale fattore di sviluppo di questa cultura, sebbene l'agricoltura e l'allevamento rimanessero le attività principali.

Relazione fra Los Millares e le altre culture contemporanee[modifica | modifica wikitesto]

Los Millares era parte della cultura megalitica e del vaso campaniforme che caratterizzava larga parte dell'Europa nello stesso periodo. Le analisi sulle circa 70 tombe a thòlos del sito rivelerebbero, secondo gli archeologi, che la società di Los Millares era fortemente stratificata e bellicosa, spesso in guerra con i suoi vicini. La cultura di Los Millares venne rimpiazzata nell'età del bronzo (1800 a.C. circa) dalla cultura di El Argar.

Un altro insediamento contemporaneo a Los Millares, scoperto nella stessa regione, è quello di Los Silillos.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cunliffe, Barry, Europe Between the Oceans, 9000 BC-AD 1000, 2008, p. 144.

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