Leptodactylus fallax

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Leptodactylus fallax
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Amphibia
Sottoclasse Lissamphibia
Ordine Anura
Famiglia Leptodactylidae
Genere Leptodactylus
Specie L. fallax
Nomenclatura binomiale
Leptodactylus fallax
Müller, 1926

Leptodactylus fallax Müller, 1926, comunemente noto con il nome di "pollo di montagna", "crapaud" o "rana di fosso gigante", è una specie di rana in pericolo critico di estinzione, originaria delle isole caraibiche di Dominica e Montserrat. La popolazione è diminuita di almeno l'80% dal 1995 al 2004, con ulteriori cali registrati in seguito[1]. Una piccola popolazione selvatica è rimasta a Dominica, dove si sta cercando di preservarla, ma a Montserrat ne sopravvivono solo pochi esemplari e la loro sopravvivenza si basa ora su un progetto di riproduzione in cattività che coinvolge diversi zoo. Il declino iniziale è stato legato alla caccia per il consumo umano, alla perdita di habitat e ai disastri naturali, ma la minaccia più grave sembra ora essere la malattia fungina della citridiomicosi[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il pollo di montagna è soprannominato così perché viene predato come prelibatezza locale nelle isole di Montserrat e Dominica. Il suo sapore è simile a quello del pollo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è una delle rane più grandi del mondo, la più grande della famiglia Leptodactylidae e la più grande rana originaria dei Caraibi. Può raggiungere 1 kg di peso e fino a 22 cm di lunghezza dal muso alla bocca, anche se le dimensioni tipiche di un adulto sono di 17-18 cm e le femmine tendono a essere più grandi dei maschi. Il colore è molto variabile, con le parti superiori che variano da un marrone castagna uniforme o con barrature o macchie più scure[3]. Il colore diventa più giallo-arancio sui lati del corpo e giallo pallido sulle parti inferiori mentre una linea nera corre dal muso all'angolo della bocca e le zampe superiori presentano spesso un'ampia fascia. Il pollo di montagna presenta anche una caratteristica piega scura dalla nuca all'inguine e occhi grandi e vistosi con pupille scure e iride dorata. Il corpo è robusto, con una testa grande e zampe ben muscolose. Il maschio del pollo di montagna si distingue dalla femmina per le sue dimensioni più piccole e per lo "sperone" nero su ciascun pollice, che serve a stringere la femmina durante l'accoppiamento[4].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie era un tempo presente in molte isole delle Piccole Antille dei Caraibi orientali, ma ora è limitato alle sole Dominica e Montserrat. Un tempo era presente con certezza in Guadalupa, Martinica e Saint Kitts e Nevis, ma ora è completamente estinta in questi luoghi e potrebbe aver abitato anche Saint Lucia e Antigua. C'è stato un tentativo fallito di introdurlo in Giamaica e a Porto Rico (dove non è originario)[5]. All'inizio degli anni 2000, la distribuzione del pollo di montagna era in gran parte limitata alla Centre Hill del nord di Montserrat, dopo aver perso gran parte del resto dell'isola a causa delle recenti eruzioni vulcaniche, e sul lato occidentale di Dominica. Si trova anche nella parte orientale della Dominica, ma l'origine della specie non è chiara e potrebbe essere stata introdotta nell'area[6].

Il pollo di montagna si trova in una varietà di habitat umidi, tra cui fitte foreste secondarie e macchie, piantagioni collinari, palmeti nelle valli fluviali, gole e foreste allagate, più comunemente vicino a ruscelli e sorgenti e raramente nelle praterie. In Dominica è più abbondante alle basse altitudini, anche se è presente fino a 400 m e a 430 m su Montserrat[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AmphibiaWeb - Leptodactylus fallax, su amphibiaweb.org. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  2. ^ (EN) Fungus devastates 'chicken' frog, 17 marzo 2009. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  3. ^ ZootierlisteHomepage, su www.zootierliste.de. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  4. ^ (EN) The tale of the mountain chicken, su Chester Zoo, 13 settembre 2019. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  5. ^ (EN) Mountain chicken frogs offspring return to Caribbean home, su the Guardian, 12 settembre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  6. ^ (EN) Steve Bennett, Mountain chicken frog, su Detroit Zoo. URL consultato il 13 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2022).
  7. ^ (EN) Peter Mikula, Fish and amphibians as bat predators, in European Journal of Ecology, vol. 1, n. 1, 1º giugno 2015, pp. 71–80, DOI:10.1515/eje-2015-0010. URL consultato il 13 ottobre 2022.

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