Konstantin Dmitrievič Flavickij

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Un ritratto dell'artista realizzato da Fëdor Andreevič Bronnikov

Konstantin Dmitrievič Flavickij (in russo Константин Дмитриевич Флавицкий?; Mosca, 25 settembre 1830San Pietroburgo, 15 settembre 1866) è stato un pittore russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il giudizio di Salomone, 1854 circa

Flavickij ricevette la sua educazione artistica all'accademia imperiale delle arti, ed era uno studente del professore Fëdor Antonovič Bruni. Egli ricevette delle medaglie d'argento dall'accademia per dei disegni e degli schizzi dal vivo. Nel 1854, venne premiato con una piccola medaglia d'oro per il suo dipinto Il giudizio di Salomone. Si laureò alla fine del corso accademico nel 1855, ricevendo il titolo di artista.[1] Ricevette una grande medaglia d'oro dall'accademia di belle arti per la sua opera I figli di Giacobbe vendono il loro fratello Giuseppe,[1] che gli permise di viaggiare in Italia per studiare tra il 1856 e il 1862, come pensionato dell'accademia.

Egli tornò in Russia nel 1862. L'anno successivo, venne riconosciuto come un membro libero onorario dell'accademia per il grande dipinto Martiri cristiani nel Colosseo, realizzato a Roma. Alla mostra del 1864, il dipinto La principessa Tarakanova gli valse il titolo di professore all'accademia delle arti e attirò l'attenzione degli amanti dell'arte e del pubblico. L'opera è basata su una leggenda sulla morte di Elizaveta Alekseevna Tarakanova, autoproclamatasi figlia di Aleksej Grigor'evič Razumovskij e di Elisabetta di Russia, e la raffigura nella sua cella della prigione durante l'inondazione di San Pietroburgo (anche se in realtà morì di tisi).[2] Quando l'opera venne esposta a Parigi, un critico lodò l'artista con queste parole:

(FR)

«M. Flavitsky doit avoir étudié dans nos écoles occidentales. Son talent est un mélange des tendances poétiques d'Ary Scheffer e de l'ample exécution du Gallait.»

(IT)

«Il signor Flavickij deve aver studiato nelle nostre scuole occidentali. Il suo talento è un misto delle tendenze poetiche di Ary Scheffer e dell'ampia esecuzione del Gallait

L'artista morì all'età di trentacinque anni. La sua salute era compromessa gravemente dalla tubercolosi. Il morbo si sviluppò nelle condizioni del clima di San Pietroburgo. Sperando che la sua saluta migliorasse in Europa meridionale, aveva intenzione di andarci, ma morì prima di partire. All'inizio venne sepolto nel cimitero ortodosso di Smolensk, ma nel 1936 i suoi resti mortali furono trasferiti nella necropoli dei Maestri dell'arte del monastero di Aleksandr Nevskij di Leningrado.[4]

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980, per celebrare i 150 anni dalla sua nascita, in Unione Sovietica venne rilasciato un francobollo di sei kopeika che raffigura la sua opera La principessa Tarakanova.[5]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) НЭБ - Национальная электронная библиотека, su rusneb.ru - Национальная электронная библиотека. URL consultato il 17 giugno 2023.
  2. ^ Elizaveta Tarakanova, la falsa principessa che voleva diventare zarina, su www.storicang.it, 1º gennaio 2021. URL consultato il 17 giugno 2023.
  3. ^ (FR) Théophile Thoré, Les Salons: Salons de 1864-1868, H. Lamertin, 1893. URL consultato il 17 giugno 2023.
  4. ^ (RU) Александро-Невская Лавра - Флавицкий Константин Дмитриевич, su lavraspb.ru. URL consultato il 17 giugno 2023.
  5. ^ (RU) 150th Birth Anniversaries of N.V.Nevrev and K.D.Flavitsky., su archive.wikiwix.com. URL consultato il 17 giugno 2023.

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Controllo di autoritàVIAF (EN52749880 · ISNI (EN0000 0000 1679 6972 · CERL cnp00509901 · Europeana agent/base/158823 · GND (DE128768185 · WorldCat Identities (ENviaf-52749880