Karlsplatz (metropolitana di Vienna)

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Karlsplatz
Stazione dellametropolitana di Vienna
Inaugurazione1899
StatoIn uso
Linea   
LocalizzazioneInnere Stadt
Tipologiastazione sotterranea
Interscambio Tram Bus NL 
Mappa di localizzazione: Vienna
Karlsplatz
Karlsplatz
Metropolitane del mondo
Coordinate: 48°12′03.6″N 16°22′08.4″E / 48.201°N 16.369°E48.201; 16.369

Karlsplatz è una stazione delle linee U1, U2 e U4 della metropolitana di Vienna situata nel 1º distretto. Già stazione della Stadtbahn, la ferrovia urbana di Vienna, a partire dal 25 febbraio 1978, con l'entrata in servizio della metropolitana è diventata una stazione della linea U1 ed è tuttora lo snodo più importante della rete delle Wiener Linien.[1]




Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi progetti della Stadtbahn, la ferrovia urbana di Vienna servita da treni a vapore, la stazione era indicata con il nome Schwarzenbergbrücke, dal vicino ponte, ma fu poi rinominata in Akademiestraße dopo la demolizione del ponte nel 1895. La stazione venne completata nel maggio 1898[2] e dal punto di vista architettonico si distingueva in modo particolare grazie al progetto Jugendstil di Otto Wagner. I due padiglioni di accesso, disposti uno di fronte all'altro, sono realizzati in struttura metallica con lastre di marmo e sono decorati con ricchi ornamenti floreali, opera di Joseph Maria Olbrich. Da ogni padiglione, una scala conduceva alle banchine di accesso ai treni, all'epoca all'aperto.

La stazione entrò in servizio come parte della Stadtbahn il 30 giugno 1899 con il nome previsto Akademiestraße e fu rinominata Karslplatz quando la piazza su cui sorge venne intitolata a Carlo VI d'Asburgo. Dopo la soppressione del servizio con treni a vapore, la stazione tornò operativa nel 1925 come stazione della nuova Stadtbahn elettrica realizzata sull'infrastruttura della vecchia Stadtbahn.

La riconversione in stazione della metropolitana comportò un rifacimento totale per la realizzazione degli accessi sotterranei. In un primo momento era prevista la demolizione dei padiglioni di Otto Wagner ma in seguito alle proteste suscitate, le strutture furono ripristinate a un'altezza di due metri sul piano stradale. Il padiglione occidentale, che serve tuttora nella parte posteriore come accesso alla metropolitana, ospita una sede del Wien Museum con un'esposizione permanente delle opere di Otto Wagner, mentre il padiglione orientale è utilizzato come caffetteria.

Il 18 agosto 1973 in questa stazione vennero calati con un'autogru due treni della linea U1, allora ancora in costruzione, per iniziare le corse di prova fino alla vicina stazione di Taubstummengasse. Fino al 1978, prima dell'entrata in servizio del prolungamento fino a Reumannplatz, si utilizzò la stazione di Stephansplatz, non ancora operativa, per l'inversione del senso di marcia dei treni e il conseguente cambio di binario, dato che questa operazione non era possibile nella stazione di Karlsplatz.

A partire dal 15 agosto 1978, la stazione divenne il capolinea della linea U4 per Heiligenstadt e nodo di interscambio con la Stadtbahn verso Hütteldorf, prima dell'integrazione di quest'ultima tratta nella linea U4, diventata operativa il 26 ottobre 1980.[3]

La linea U2 è stata realizzata sfruttando le gallerie del percorso sotterraneo della precedente linea tranviaria sotto la cosiddetta Lastenstraße o Zweierlinie (seconda linea) e le banchine di accesso ai treni sono collegata al resto della stazione da un tunnel lungo circa 400 metri.

Per un breve periodo, dal 7 al 25 settembre 1981, venne sperimentata una connessione circolare tra linea U2 e linea U4, la cosiddetta "linea U2/U4", che sfruttava i binari della linea U2 da Karlsplatz a Schottenring dove si innestava sul percorso della linea U4 per tornare a Karlsplatz via Hietzing. Tuttavia questo esperimento non diede gli esiti sperati, peggiorando la qualità del trasporto invece di migliorarlo come nelle intenzioni, e venne subito abbandonato.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Karlsplatz è tuttora il nodo di interscambio più importante delle Wiener Linien. L'accesso ai binari avviene dal lato Opernring tramite un collegamento sotterraneo lungo circa 200 metri, a cui afferiscono anche gli ingressi Kärntnertor, Westpassage e Opernpassage, e dall'altro tramite l'ingresso di Karlsplatz.[4] Con un afflusso quotidiano di 233 000 passeggeri (2011)[5] è una della stazioni più trafficate della città.

I binari della linea U1 si trovana a una profondità massima di 24,63 metri sotto Kärntner Strasse,[6]. L'accesso ai treni avviene da marciapiedi laterali, con i binari delle due direzioni affiancati al centro per poi diramarsi su gallerie separate. Il capolinea della linea U2, anch'esso con treni accessibili da marciapiedi laterali, si trova due livelli più sopra mentre dal livello intermedio si accede alla linea U4.

Fino al 2006, la stazione ha ospitato anche il centro operativo di controllo dell'intera metropolitana; non essendo più sufficienti gli spazi, il centro di controllo è stato progressivamente trasferito in una nuova sede presso il deposito treni di Erdberg.[7]

Per quanto riguarda l'accessibilità, inizialmente gli accessi ai binari erano possibili solo tramite scale fisse e mobili; per abbattere le barriere architettoniche, nel 1995 è stato installato un ascensore per l'accesso ai treni della linea U4[8] e l'anno successivo altri ascensori per l'accesso ai due marciapedi della linea U2.[9]

Installazioni artistiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel corridoio di passaggio dall'ingresso di Karlsplatz si trova il fregio Unisono di colori, opera di Ernst ed Eleonor Friedrich, posizionato qui dal 2003, che è composto da una serie di pannelli colorati di materiali differenti disposti secondo uno schema ritmico.[10]

Nel 2005/2006 nel corridoio dell'uscita Secession è stata sistema la Mediainstallation Pi dell'artista canadese Ken Lum, che rappresenta il numero Pi greco e altri sedici diversi dati statistici denominati factoids (come ad esempio le spese mondiali in armamenti a partire dal 1º gennaio di ogni anno) aggiornati in tempo reale e visualizzati tramite numeri a LED su vetrine riflettenti disposte su una lunghezza totale di 130 metri.[11]

Dall'inizio del 2012 le pareti dei corridoi delle linee U1 e U2 sono decorati dall'opera Ohne Titel (Senza titolo) dell'artista multimediale Peter Kogler. Si tratta di disegni che rappresentano strutture tubolari generate al computer che richiamano strutture cristalline e al tempo stesso rimandano alle gallerie di un sistema di linee metropolitane.[12]

Dal settembre 2013 le pareti del Kärntnertorpassage sono decorate dal murale Ohne Titel (Senza titolo) dell'artista tirolese Ernst Caramelle. L'opera è lunga 70m e alta 3m ed è composta da otto pannelli geometrici che alternano visuali frontali e prospettive distorte accentuate da un gioco di specchi realizzato attraverso una superficie di vetro smerigliato posta sul lato opposto del corridodio.[13]

Dintorni[modifica | modifica wikitesto]

Per la sua posizione centrale, nei pressi della stazione si trovano molti edifici e istituzioni importanti, tra cui l'Università tecnica di Vienna, la Chiesa di San Carlo Borromeo, il Resselpark, la Wiener Staatsoper, il Palazzo della Secessione e la Musikverein.

Ingressi[modifica | modifica wikitesto]

  • Opernring
  • Kärntnertor
  • Secession
  • Karlsplatz

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Stadt Wien, Rieder: Neue U-Bahn-Züge starten regulären Fahrgastbetrieb, su wien.gv.at, 24 agosto 2006. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  2. ^ (DE) Otto Antonia Graf, Otto Wagner. 1: Das Werk des Architekten 1860–1902, 2ª edizione, Vienna, Böhlau, 1994, pp. 134–248.
  3. ^ (DE) Linie U4 (Wien), su xover.htu.tuwien.ac.at. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  4. ^ (DE) Brückeninformation Wien, su wien.gv.at, Stadt Wien. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  5. ^ (DE) Stephansplatz hat die meisten U-Bahn-Fahrgäste, in Der Standard, 2 novembre 2011. URL consultato il 5 novembre 2011.
  6. ^ (DE) Jetzt rascher durch's moderne Wien, in Arbeiter-Zeitung, 25 febbraio 1978, p. 17.
  7. ^ (DE) Rieder: Neue Leit- und Sicherheitszentrale für Wiener U-Bahn, su wien.gv.at, Stadt Wien, 24 luglio 2006. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  8. ^ (DE) Rieder: Aufzug-Programm für U-Bahn abgeschlossen, su wien.gv.at, Stadt Wien, 28 aprile 2004. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  9. ^ (DE) Aufzugseinbau in ältere U-Bahn-Stationen, su wien.gv.at, Stadt Wien, 18 settembre 1996. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  10. ^ (DE) Gerbert Frodl, Wiener U-Bahn-Kunst, a cura di Johann Hödl, Vienna, Wiener Linien, 2011, pp. 35 e seg., ISBN 978-3-200-02173-0.
  11. ^ (DE) Roland Schöny, Wiener U-Bahn-Kunst, a cura di Johann Hödl, Vienna, Wiener Linien, 2011, pp. 29 e seg., ISBN 978-3-200-02173-0.
  12. ^ (DE) Peter Kogler, U-Bahn-Station Karlsplatz, su KÖR Kunst im öffentlichen Raum Wien, 5 marzo 2017.
  13. ^ (DE) Ernst Caramelle, Ohne Titel, su KÖR Kunst im öffentlichen Raum Wien, 5 marzo 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Alfred Horn, Wiener Stadtbahn – 90 Jahre Stadtbahn – 10 Jahre U-Bahn, Vienna, Bohmann Druck- und Verlagsgesellschaft m.b.H. & Co.KG, 1988, ISBN 3-7002-0678-X.
  • (DE) Wolfgang Kaiser, Die Wiener Straßenbahnen – Vom "Hutscherl" bis zum "Ulf", Vienna, GeraMond-Verlag, 2004, ISBN 3-7654-7189-5.
  • (DE) Wolfgang Kos, Großer Bahnhof. Wien und die weite Welt, in Günter Dinhobl (a cura di), Sonderausstellung des Wien-Museums, Catalogo della mostra, Wien-Museum, 28 settembre 2006 – 25 febbraio 2007, n. 332, Vienna, Czernin, 2006, ISBN 3-7076-0212-5.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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