Homola barbata

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Homola barbata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Sottoclasse Eumalacostraca
Superordine Eucarida
Ordine Decapoda
Infraordine Brachyura
Sezione Podotremata
Superfamiglia Homoloidea
Famiglia Homolidae
Genere Homola
Specie H. barbata
Nomenclatura binomiale
Homola barbata
(Fabricius, 1793)

Homola barbata (Fabricius, 1793) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Homolidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Ha un areale abbastanza ampio, infatti è presente sia in gran parte dell'oceano Atlantico che nel Mar Mediterraneo, precisamente da Madeira, Azzorre, Spagna, Marocco, Costa d'Avorio, Mauritania, Sudafrica, Angola, São Tomé, Israele, Grecia[1].

È una specie abbastanza comune che predilige i fondali fangosi o sabbiosi dove si può mimetizzare facilmente. Solitamente viene trovata tra i 50 e i 100 m di profondità[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie solitamente di piccole dimensioni, e la lunghezza media del carapace si aggira intorno ai 2,5 cm, quella massima sui 4-5. Le chele sono piuttosto sottili e allungate, come tutti gli arti, abbastanza lunghi, che possono arrivare a 10 cm. Può somigliare ai granchi del genere Ethusa[3].

Il cefalotorace, leggermente più lungo che largo, è ricoperto da una fitta peluria prevalentemente marrone, a volte grigia, rossastra o tendente all'arancione[2]. La peluria è presente anche sulle zampe, mentre la zona tra gli occhi, la fronte, è spinosa.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

A volte può essere trovata negli acquari, ma non si tratta di una specie molto comune[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983.
  • Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.

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