Holochelus fraxinicola

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Holochelus fraxinicola
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Protostomia
(clade) Ecdysozoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Scarabaeiformia
Superfamiglia Scarabaeidae
Famiglia Scarabaeidae
Sottofamiglia Melolonthinae
Tribù Rhizotrogini
Genere Holochelus
Specie H. fraxinicola
Nomenclatura binomiale
Holochelus fraxinicola
(Sturm & Hagenbach, 1790)
Sinonimi

Miltotrogus fraxinicola

Nomi comuni

Givo

Holochelus fraxinicola (Sturm & Hagebach, 1825) è un coleottero appartenente alla famiglia Scarabaeidae[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato a Lazise (Verona).

Il corpo degli Holochelus è robusto, di forma cilindrica e lungo 14-20 mm. Il dorso è di color marrone chiaro tendente al rossiccio, mentre il ventre tende all'arancione-giallastro. Il pronoto risulta ribordato, mentre il pigidio risulta moderatamente punteggiato, meno rispetto ad Holochelus vernus il che permette di distinguerli.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie non possiede un gran dimorfismo sessuale, infatti è molto difficile riconoscere i maschi dalle femmine. Come tutti i melolonthini la differenza sta nel fatto che i maschi possiedono dei ciuffi sulle antenne. Raggiunge lo stato adulto in piena primavera e lo si può osservare volare al crepuscolo attorno agli alberi e viene facilmente attratto dalle luci artificiali.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

H. fraxinicola si trova in nord, centro e sud Italia, nella Penisola Balcanica e a est fino in Turchia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rhizotroginae
  2. ^ a b Alberto Ballerio, Antonio Rey, Marco Uliana, Marco Rastelli, Sergio Rastelli, Marcello Romano, Loris Colacurcio, Holochelus fraxinicola, su societaentomologicaitaliana.it, Scarabeoidea d'Italia.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) ITIS Catalogue of Life 2012 [collegamento interrotto], su catalogueoflife.org. URL consultato il 14 febbraio 2012.