Giovanni Visone

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Giovanni Visone

Ministro della Real Casa
Durata mandato15 maggio 1874 –
13 settembre 1892
PredecessoreFederico di Castellengo
SuccessoreUrbano Rattazzi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato16 dicembre 1872 –
14 agosto 1893
Legislaturadalla XI (nomina 9 novembre 1872) alla XVIII
Tipo nominaCategoria: 3
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato18 novembre 1865 –
9 novembre 1872
LegislaturaIX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioNizza Monferrato
Sito istituzionale

Dati generali
ProfessioneFunzionario amministrativo

Giovanni Visone (Costigliole d'Asti, 5 ottobre 1814Moncalieri, 14 agosto 1893) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da Pietro e da Cristina Bertolino, di famiglia non agiata originaria del paese di Visone[1].

Nel 1837 consegue la laurea in giurisprudenza all'Università di Torino e quasi immediatamente vince la cattedra di diritto civile presso la Scuola universitaria di Asti.

Dopo poco tempo passa nei ranghi della magistratura civile, come funzionario amministrativo in diverse Intendenze generali (Asti, Nizza, Casale, Piacenza), per poi divenire commissario straordinario di Genova nel 1857 e prefetto di Piacenza tra il 1859 e il 1863. Assume quindi la carica di Intendente generale dei palazzi e delle ville della Real Casa a Napoli (1863), e poi di Segretario generale della Real Casa e Sovrintendente generale del patrimonio privato del Re (1867), tutte cariche interne agli uffici della Real Casa.

Viene eletto nelle file della Destra per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1865, nel collegio di Nizza Monferrato, poi nuovamente nel 1867 e nel 1870. A novembre 1872 è nominato Senatore, su istanza di Tommaso Spinola, in quanto Deputato con oltre sei anni di esercizio.

Svolge le funzioni di reggente del Ministero della Real Casa tra il 1871 e il 1874, per poi esserne nominato Ministro effettivo in quell'anno, carica che manterrà per ben diciotto anni ininterrottamente.

Nel 1870 sposta Donna Amalia Rasini dei conti di Mortigliengo, da cui avrà due figli, Maria Cristina e Vincenzo. Nel 1877 il re Vittorio Emanuele II gli concede il titolo di Conte.

Muore a 79 anni nell'estate 1893, nella sua villa di Testona di Moncalieri, dopo essersi da poco ritirato dalla vita politica.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Grande Stella dell'Ordine del Leone e del Sole (Impero persiano) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine di Nichan Iftikar (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona di Prussia (Impero di Germania) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'Illustrazione Italiana, anno VI (1879), n. 7 (16 febbraio), pp. 97 e segg.
  2. ^ a b c d e f g h i Giovanni Visone, su Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica - senato.it. Modifica su Wikidata

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro della Real Casa Successore
Federico Frichignono di Castellengo 1874-1892 Urbano Rattazzi iuniore