Gino Passeri

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Gino Passeri
NascitaFirenze, 1º maggio 1911
MorteGrinon, 7 luglio 1937
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1929-1937
GradoSergente maggiore a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra civile spagnola
BattaglieBattaglia di Brunete
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Gino Passeri (Firenze, 1º maggio 1911Grinon, 7 luglio 1937) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Firenze il 1 maggio 1911.[3] Dopo aver frequentato le scuole medie inferiori, all'età di quattordici anni fu assunto quale apprendista meccanico presso le Officine Galileo di Firenze continuando però a frequentare i corsi serali di disegno meccanico.[1] Nel dicembre 1929 si arruolò volontario nella Regia Aeronautica in qualità di allievo aviere, frequentando il corso speciale di pilotaggio presso la scuola di volo di Capua.[1] Promosso aviere scelto nel marzo 1930 e primo aviere allievo sergente pilota in settembre, fu trasferito alla Scuola caccia di Ghedi per passare, nel mese di novembre, alla Scuola caccia del Centro della 2ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.) di Padova dove conseguì, in dicembre, il brevetto di pilota militare volando su apparecchio Fiat C.R.20.[1] Promosso sergente, fu inviato al 7º Gruppo Autonomo di stanza sull'aeroporto di Ciampino e, dal 10 giugno 1931, al 4º Stormo Caccia Terrestre di Campoformido.[1] Sergente maggiore nel luglio 1935, il 24 dicembre 1936 fu inviato in missione speciale assegnato alla 19ª Squadriglia del XXIII Gruppo "Asso di Bastoni".[1] Cadde in combattimento il 7 luglio 1937 durante la battaglia di Brunete, e venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, partecipava quale pilota da caccia a numerosi combattimenti sempre distinguendosi per aggressività e valore. Nel combattimento del 7 luglio 1937 contro preponderanti forze avversarie con generoso intervento proteggeva l’atterraggio di fortuna del proprio comandante di gruppo che aveva riportato nella lotta gravi avarie all’apparecchio. Ritornava quindi all’attacco con rinnovato ardore finché mortalmente colpito trovava eroica morte sul campo. Cielo di Spagna, gennaio -7 luglio 1937.[4]»
— Regio Decreto 16 marzo 1939.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 237.
  • (EN) Alfredo Logoluso, Fiat CR.32 Aces of the Spanish Civil War, Oxford, Osprey Publishing, 2010, ISBN 978-1-84603-983-6.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Passeri, Gino, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 2 gennaio 2022.