Giacinto Camillo Maradei

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Giacinto Camillo Maradei
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Policastro (1696-1705)
 
Nato1º marzo 1639 a Laino
Ordinato presbitero25 febbraio 1668
Nominato vescovo2 aprile 1696 da papa Innocenzo XII
Consacrato vescovo8 aprile 1696 dal cardinale Ferdinando d'Adda
Deceduto2 settembre 1705 (66 anni) a Torre Orsaia
 

Giacinto Camillo Maradei (Laino, 1º marzo 1639Torre Orsaia, 2 settembre 1705) è stato un vescovo cattolico italiano, fu vescovo di Policastro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giacinto Camillo Maradei nacque nel 1639 da Filippo e dalla nobildonna Caterina Tufarelli. Suo nonno fu Roberto Maradei, a cui Carlo V, il 6 agosto 1551, concesse un privilegio sulle terre di Laino esteso a tutti i discendenti.

Avviato alla carriera ecclesiastica, ricevette la prima tonsura il 3 maggio 1652, l'ostiariato e il lettorato il 17 dicembre 1661 e l'accolitato il 21 marzo 1662. Il 23 settembre, nella cappella del palazzo vescovile, ricevette il diaconato da monsignor Gregorio Carafa. Il 25 febbraio 1668 fu ordinato sacerdote. Si laureò in utroque iure; per sei anni fu vicario capitolare della diocesi di Cassano all'Jonio. Ricoprì anche la carica di vicario generale dei vescovi di San Marco Argentano, dell'arcivescovo di Salerno e di monsignor Francesco Pignatelli, arcivescovo di Taranto.

Papa Innocenzo XI lo nominò protonotario apostolico. Fu anche esaminatore pro-sinodale, amico personale di Carlo II di Spagna e di papa Innocenzo XII.

Il 2 aprile 1696 fu eletto vescovo di Policastro. L'8 aprile successivo fu consacrato a Roma dal cardinale Ferdinando d'Adda. Suo vicario generale fu suo fratello Ascanio Maradei.

Il suo stemma è una sirena bicaudata coronata d'oro sorgente da mare sconfinato e sormontata da tre stelle d'oro a sei raggi.

La sua ricca biblioteca, donata al Convento dei Cappuccini di Camerota fu trafugata e distrutta dalle truppe francesi nel 1806. Morì il 2 settembre 1705 a Torre Orsaia e il suo corpo fu sepolto sotto il pavimento della navata della Cattedrale di Policastro.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ascanio Maradei, Lettera Cronologica de' Vescovi di Cassano, Laino, 10 gennaio 1692.
  • Giuseppe Caterini, Laino antichissima comunità calabrese, Tipografia Ciriaco Biondi, Cosenza, 1977.
  • Carlo Caterini, Gens Catherina de terra Balii, Edizioni Scientifiche Calabresi, Rende, 2009
  • Leonardo R. Alario, Cronotassi dei vescovi di Cassano, XVII secolo, Cosenza, Pellegrini, 2019, p. 229

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Policastro Successore
Tommaso de Rosa 2 aprile 1696 – 2 settembre 1705 Marco Antonio de Rosa