Göppingen Gö 4

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Göppingen Gö 4
Descrizione
Tipoaliante da addestramento
Equipaggio1
ProgettistaWolf Hirth[1]
Ulrich Hütter[1]
CostruttoreBandiera della Germania Schempp-Hirth
Data primo volo1937
Esemplaricirca 120
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza6,74 m
Apertura alare14,8 m
Superficie alare19,0
Carico alare18,4 kg/m²
Efficienza1:19
Peso a vuoto180 kg
Peso carico350 kg
Prestazioni
Velocità di stallo1 m/s

i dati sono estratti da Schempp-Hirth Flugzeugbau GmbH[2]

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Il Göppingen Gö 4 è un aliante da addestramento biposto sviluppato dall'azienda tedesca Schempp-Hirth Flugzeugbau negli anni trenta e prodotto nelle versioni più evolute fino agli anni cinquanta.

Succeduto al Gö 3, è caratterizzato dall'insolita configurazione a due posti affiancati ed è stato l'ultimo aliante della Luftwaffe usato, solo parzialmente e per scopi addestrativi, durante il periodo della Seconda guerra mondiale.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni trenta i progettisti Wolf Hirth ed Ulrich Hütter[1] decidono di disegnare un nuovo modello di aliante destinato alla formazione dei piloti di volo a vela. Per facilitare i compiti dell'istruttore i due ingegneri idearono un modello che, a differenza del Gö 2 precedentemente realizzato, aveva una cabina di pilotaggio a posti affiancati invece di essere posizionati in tandem. Questo inevitabilmente aumentava gli ingombri trasversali del modello a scapito delle prestazioni[3] per cui, al fine di mantenere la fusoliera più stretta possibile, si realizzò un incavo nella radice alare dove posizionare spalla e braccio di ciascun membro dell'equipaggio riuscendo a mantenere la misura a soli 92 cm.[2]

Il modello, identificato dall'azienda Gö 4 come suggerito dalle convenzioni Reichsluftfahrtministerium (RLM), manteneva la struttura convenzionale dei modelli di aliante dell'epoca: struttura in legno, semiali anch'esse realizzate in legno ricoperte di tessuto con radici alari rinforzate con calce imbevuta di tela.[3]

Il prototipo venne portato in volo per la prima volta nel novembre 1937[3] dove confermò le buone prestazioni previste in sede progettuale. Il modello, identificato dall'azienda Gö 4 come suggerito dalle convenzioni Reichsluftfahrtministerium (RLM), venne avviato, dopo averne ricevuto l'autorizzazione dall'RLM nel 1939, alla produzione in serie il che comportò, per il volume di produzione raggiunto, l'apertura di un nuovo stabilimento a Kirchheim unter Teck lasciando la sede storica a Göppingen oramai troppo piccola.[2]

La produzione, protrattasi inizialmente fino al 1943, si attestò su circa 100 esemplari prima che la situazione bellica tedesca costringesse l'azienda a sospenderla. Al termine della seconda guerra mondiale le restrizioni imposte alla nuova entità nazionale, la Germania Ovest, impedirono la ripresa delle attività delle aziende aeronautiche tedesche, tuttavia nel 1950 l'azienda ripropose il modello sul mercato e la produzione riuscì ad essere riavviata. Tra il 1951 ed il 1954 vennero realizzati gli ultimi 21 esemplari.[3]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni esemplari furono utilizzati nelle scuole di volo della Luftwaffe per la formazione dei propri piloti[senza fonte]. Ma il Gö 4 venne utilizzato perlopiù per l'addestramento al volo a vela nei vari aeroclub civili tedeschi e nel Nationalsozialistisches Fliegerkorps (NSFK)[4] durante il periodo prebellico e nel dopoguerra.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Germania

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Germania

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (DE) Bert Hartmann, Schempp-Hirth, su LuftArchiv.de, http://www.luftarchiv.de/, 18 aprile 2009. URL consultato il 20 febbraio 2012.
  2. ^ a b c GÖ-4 in Schempp-Hirth Flugzeugbau GmbH.
  3. ^ a b c d Göppingen Gö 4 III in Deutsche Museum.
  4. ^ a b (EN) Deutschen NSFK Part 2, su Daniel's WWII Aviation Memorabilia 1939-1945, http://www.danielsww2.com/. URL consultato il 20 febbraio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Martin Simons, Sailplanes 1920 - 1945 (Volume 1), Königswinter, Eqip Werbung & Verlag Gmbh, 2006, ISBN 3-9806773-4-6.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.
  • (DE) Helmut Schneider, Flugzeug-Typenbuch, 5. Auflage, Leipzig, Herman Beyer Verlag, 1944 [1940], ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]