Frate Ave Maria

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Immagine di Frate Ave Maria con una delle sue frasi più celebri

Cesare Pisano, noto come Frate Ave Maria (Ortovero, 24 febbraio 1900Voghera, 21 gennaio 1964), è stato un religioso ed eremita italiano.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La casa natale di Pogli (Ortovero)

Nacque a Pogli, frazione di Ortovero, piccolo paese in provincia di Savona, primo di cinque figli, quattro maschi e una femmina; il padre Cesare faceva il panettiere, la madre Serafina, quando il marito era per molto tempo lontano dal paese, emigrato in Sudamerica, si trovava a sostenere da sola la conduzione della famiglia.

Battezzato il 3 marzo 1900, a nove anni fece la prima comunione e poco tempo dopo la Cresima. Fino a dodici anni la sua vita era uguale a quella di tanti suoi coetanei. Il 1º novembre 1912 un compagno di giochi (Bartolomeo Vignola, detto "Tumelin") lo ferì al volto con un colpo di fucile creduto scarico, rendendolo irreparabilmente cieco[2][3]. L'8 maggio 1913 fu accolto nell'Istituto per ciechi David Chiossone di Genova, dove rimase fino al 1920: furono anni di crisi e di buio spirituale[4].

Dopo aver percorso un cammino di conversione, aiutato prima da suor Teresa, religiosa delle Figlie della Carità e infermiera nell'Istituto di Chiossone, poi da don Orione[5], fu da lui accolto a vent'anni tra gli Eremiti della Divina Provvidenza e inviato dopo due anni all'Eremo di Sant'Alberto di Butrio, dove crebbe in fama di santità[6]: lo stesso don Orione disse di lui: "Cosa sono io di fronte a questa persona?"[7]. Tanta gente accorreva a lui per vederlo e per udirlo[8]. Vollero incontrarlo anche personaggi come Tommaso Gallarati Scotti, Nino Salvaneschi, don Brizio Casciola, Riccardo Bacchelli e don Zeno Saltini[9].

Nel 1963 ricevette la visita di Pier Paolo Pasolini[10] che esclamò al termine del dialogo: "Che luogo! Che uomo! Che colloquio straordinario!”.[11] Alcune fonti gli attribuiscono una sorta di consulenza fornita al regista nel delineare la figura del proprio Cristo cinematografico[12].

Visse nell'Eremo dal 1923 al 1964 conducendo una vita di preghiera e penitenza, e alcuni testimoni parlano anche di episodi di estasi, levitazione e preveggenza[13]. È considerato un testimone di quella che viene definita la familiarità soprannaturale di don Orione, cioè il leggere "gli eventi con l'occhio della fede, scorgendovi il dito divino che agisce qui e ora"[14].

Nel 1924 era stato colpito dalla tisi: il medico gli diede pochi giorni di vita, ma Frate Ave Maria sopravvisse anche se non guarì mai.[13]. Morì all'ospedale di Voghera il 21 gennaio 1964. La sua salma riposa in una piccola cripta dell'eremo ed è meta di pellegrinaggio.

Nel 1982 fu introdotto il processo di beatificazione e nel 1997 papa Giovanni Paolo II lo ha dichiarato venerabile[15][16].

Intitolazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2014 a Voghera gli è stato intitolato un vicolo.[17]
  • Il comune di Ortovero ha allestito un percorso devozionale autoguidato denominato "I luoghi di Frate Ave Maria".[18]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frate Ave Maria, la strana storia del veggente cieco (Indagine ai confini del Sacro, programma di David Murgia), TV2000, documentario, 2020.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chi era Costui - Scheda di Cesare Pisano (frate Ave Maria), su www.chieracostui.com. URL consultato il 3 maggio 2023.
  2. ^ Venerabile Frate Ave Maria, su donorione-genova.it. URL consultato il 3 maggio 2023.
  3. ^ Frate Ave Maria (PDF), su unangelo.it.
  4. ^ Sintesi biografica (corredata di album fotografico) (PDF), su donorione.org. URL consultato il 4 maggio 2023.
  5. ^ Frate Ave Maria, su donorione.org. URL consultato il 7 maggio 2023.
  6. ^ FRATE AVE MARIA: Di chi fu il miracolo del pozzo di Sant'Alberto?, su donorione.org. URL consultato il 3 maggio 2023.
  7. ^ L'eremo prega per il frate santo, su laprovinciapavese.gelocal.it. URL consultato il 7 maggio 2023.
  8. ^ Alessandro Pronzato, Il folle di Dio: san Luigi Orione, Paoline, 2004, ISBN 978-88-315-2642-5. URL consultato il 3 maggio 2023.
  9. ^ Pasolini (scrittore, regista) volle incontrare Frate Ave Maria, su messaggidonorione.it. URL consultato il 4 maggio 2023.
  10. ^ Gino Girolomoni, Maccheroni acqua e farina. 90 ricette di una rinnovata cultura alimentare, Jaca Book, 2007, p. 96. URL consultato il 3 maggio 2023.
  11. ^ Pasolini e il suo rapporto straordinario con Frate Ave Maria, l'eremita cieco, su Vita, 2 novembre 2015. URL consultato il 3 maggio 2023.
  12. ^ Franco Grattarola, Pasolini, una vita violentata - pestaggi fisici e linciaggi morali : cronaca di una via crucis laica attraverso la stampa dell'epoca, Coniglio, 2005, p. 205, ISBN 9788888833125. URL consultato il 3 maggio 2023.
  13. ^ a b Frate Ave Maria, su donorione.org. URL consultato il 4 maggio 2023.
  14. ^ Piersandro Vanzan, San Luigio Orione - Un protagonista del Novecento, in La Civiltà cattolica - Numeri 3697-3700, Civiltà Cattolica, 2004, p. 126. URL consultato il 3 maggio 2023.
  15. ^ Venerabile Frate Ave Maria, su Piccolo Cottolengo Don Orione Genova, 5 novembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2023.
  16. ^ Anniversario del Dies natalis di Frate Ave Maria (PDF), su donorione.org.
  17. ^ Frate Ave Maria e l'eremo di Sant'Alberto, su La posta del direttore. URL consultato il 3 maggio 2023.
  18. ^ Ortovero, percorso di devozione per ricordare 'Frate Ave Maria', in la Repubblica, 9 settembre 2008. URL consultato il 3 maggio 2023.
  19. ^ Don Orione- - SU TV2000 UN DOCUMENTARIO SU FRATE AVE MARIA, su www.donorione.org. URL consultato il 3 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frate Ave Maria, La luminosa notte di un cieco, Roma, Edizioni Don Orione, 1964.
  • Domenico Sparpaglione, Frate Ave Maria (Eremita cieco di S. Alberto di Butrio della Congregazione di Don Orione), Bergamo, Casa Editrice Velar, 1989.
  • Frate Ave Maria, Lettere dall'Eremo (a cura di Flavio Peloso), Segrate, Edizioni Piemme, 1996, ISBN 978-88-384-2578-3.
  • Arcangelo Campagna, Frate Ave Maria. Una luce nelle tenebre, Torino, Editrice Elledici, 2008, ISBN 97-888-01-04168-2.
  • Vincenzo Marchetti (a cura di), Frate Ave Maria. Un anno con i suoi pensieri, Gorle, Casa editrice Marna, 2014, ISBN 97-888-72-03617-4.
  • Flavio Peloso, Si può essere felici. Vita di Frate Ave Maria, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 2022, ISBN 97-888-92-22778-1.

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