Franco Alfano (giornalista)

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Franco Alfano alla direzione del Videogiornale di GBR a Roma nel 1978

Franco Alfano (Roma, 19 settembre 1940Roma, 24 ottobre 2016) è stato un giornalista italiano, assurto alla notorietà nazionale nel 1978 per essere stato l’unico reporter a documentare in diretta televisiva le fasi del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro da direttore del notiziario dell’emittente televisiva romana GBR. Dopo l’esperienza nell’emittenza privata, entrò nel 1978 in RAI, azienda in cui ricoprì numerosi incarichi operativi e direttivi fino al 2005.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Politicamente cresciuto negli ambienti della Destra romana, si formò professionalmente nel Secolo d'Italia, all’epoca organo ufficiale del Movimento Sociale Italiano[1]. A metà degli anni settanta, con l’avvento dell’emittenza privata, rispose a un annuncio della neonata GBR, rete televisiva romana, che cercava professionisti del giornalismo[2]; una volta assunto ideò e diresse il Videogiornale[1], destinato a diventare uno dei capisaldi del palinsesto per gli anni a venire[3].

Nella sua veste di direttore Alfano mise a segno uno scoop considerato una pietra miliare nella storia del giornalismo in Italia: il 9 maggio 1978, a 55 giorni di distanza dal rapimento di Aldo Moro, venuto a conoscenza tramite un collega della presenza di artificieri intorno a un veicolo parcheggiato a via Caetani[4], Alfano prese la decisione di recarsi sul posto al più presto[5]; lì giunto, riuscì insieme a un suo cameraman a passare il primo cordone delle forze dell’ordine, anticipando perfino una troupe della Rai guidata da Paolo Frajese cui non fu permesso di avvicinarsi al veicolo[4]. Dalla finestre di uno stabile Alfano documentò in diretta le fasi del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro all’interno del veicolo, una Renault 4, mentre il suo cameraman effettuava le riprese[5][6], le quali furono successivamente concesse gratuitamente alla Rai a condizione che l’emittente di Stato vi lasciasse visibile il logo di GBR[5]. Tale scoop fu identificato a posteriori come la fine del monopolio della Rai (e, più in generale, dei grandi soggetti istituzionali dell’editoria) nella produzione della notizia e l’inizio dell’era concorrenziale, in cui la gara dell’informazione sarebbe stata non più influenzata dal rango dell’editore[5].

Per tale servizio fu insignito nel 1979 del riconoscimento di “Cronista dell’anno” dal consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti[7].

Successivamente fu assunto in Rai dall’allora direttore della testata giornalistica regionale Biagio Agnes[2] che gli affidò la conduzione del nascente TG3, per la quale realizzò un servizio speciale con cui nel 1983 si aggiudicò il premio giornalistico “Microfono d’argento”[7].

Nel 1987 passò al TG2 della cui redazione cronaca fu responsabile fino al 1990, per poi diventare vicedirettore della testata, incarico che tenne fino al 1996. A marzo 1997 fu nominato direttore generale della televisione di Stato di San Marino[1], ente partecipato al 50% dalla Rai; successivamente fu amministratore delegato della Sport Set, altra azienda dell'orbita Rai. Fu anche docente universitario nei corsi di master giornalistico a Roma Tor Vergata e alla LUMSA[7] nonché consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti. Inoltre pubblicò un libro, Tutto sia calmo, che ripercorre gli ultimi giorni del caso Moro a trent’anni di distanza dagli avvenimenti.

Morì a Roma il 24 ottobre 2016 a 76 anni[6] per le complicazioni di un linfoma cerebrale contro cui combatteva da tempo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Alfano, Tutto sia calmo. A trent’anni dall’assassinio le ultime ore di Aldo Moro come non sono mai state raccontate, Roma, Rai Libri, 2008, ISBN 88-397-1431-6.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giornalismo: si è spento Franco Alfano, ex Direttore della San Marino Rtv, in San Marino RTV, 25 ottobre 2016. URL consultato il 14 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2016).
  2. ^ a b Intervista a Franco Alfano, in Scelta Tv, settembre 2008. URL consultato il 14 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ GBR: il nuovo palinsesto ’91-’92, in adnkronos, 7 maggio 1991. URL consultato il 14 marzo 2019.
  4. ^ a b Patrizio J. Macci, Il mistero Moro 36 anni dopo. «Togliere il segreto? È inutile», in Affaritaliani, 8 maggio 2014. URL consultato il 26 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2019).
  5. ^ a b c d Colombo, pp. 90-91.
  6. ^ a b Lutto nel giornalismo, è morto Franco Alfano, in Agenzia Giornalistica Italia, 24 ottobre 2016. URL consultato il 26 ottobre 2018.
  7. ^ a b c Alfano Franco, su eri.rai.it, Rai Eri (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]


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