Fenaroli Avogadro

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Fenaroli-Avogadro
Di rosso ad una banda d'argento, col capo d'oro caricato di un'aquila di nero al volo spiegato coronata del campo.
TitoliConti
FondatoreVillelmo Fenaroli
Data di fondazioneXIII secolo
Etniaitaliana
Rami cadetti
  • Fenaroli di Tavernole
  • Fenaroli di Viviano
  • Fenaroli di Modena
  • Fenaroli di Milano
  • Fenaroli di Fantecolo
  • Fenaroli di Passirano poi Fenaroli Avogadro
  • Fenaroli di Erbusco

I Fenaroli Avogadro sono un ramo nobiliare bresciano della Famiglia Fenaroli.

Origini della famiglia Fenaroli[modifica | modifica wikitesto]

Targa commemorativa di Bartolomeo Fenaroli e Paola Avogadro per la concessione di un palazzo per l'ampliamento della Chiesa di Sant'Alessandro (Brescia).

Già noti dal XIII secolo i Fenaroli sono antichissimi nobili rurali originari di Tavernola Bergamasca, ascritti al patriziato originario bresciano col privilegio di sedere nel Consiglio della città. Derivano il loro nome dalla fornitura di fieno agli eserciti. Capostipite della famiglia fu Villelmo Fenaroli di Tavernole.[1]

Il ramo Fenaroli Avogadro nasce nel 1747 dal matrimonio del conte Bartolomeo Fenaroli di Passirano e la contessa Paola Avogadro, unica figlia ed erede del conte Girolamo Avogadro e della contessa Clara Melzi. I figli aggiungeranno il cognome Avogadro al loro.[2]

Dal matrimonio erediteranno anche il feudo Avogadro di Lumezzane, che verrà abolito successivamente nell'800 con l'invasione francese.[3][4] Dalla seconda metà dell'Ottocento sono proprietari di una delle più ricche gallerie di quadri che Brescia abbia conosciuto.

Personalità illustri[modifica | modifica wikitesto]

Altri membri della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Villa Fenaroli a Rezzato, antica dimora della famiglia in cui ospitarono Napoleone Bonaparte e Giuseppe Garibaldi.

Figlio di Bartolomeo (1796-1869), Girolamo (1827-1880) fu senatore dell'Italia liberale e colonnello della Guardia nazionale di Brescia (1862-1864). Girolamo dalla sua relazione con Teodolinda Franchi ebbe un figlio naturale, riconosciuto e legittimato, Alfredo (1863-1893).

In seguito sposò Paola Armani (vedova Lagorio) da cui ebbe un altro figlio, Guglielmo, morto all'età di nove anni. Gerolamo pur avendo ereditato nel 1870 un vastissimo patrimonio riuscì nel giro di pochi anni, con la sua pessima amministrazione, a eroderla, portando gli eredi nel 1882 a mettere all'asta le collezioni d'arte del palazzo di via Marsala e delle ville di campagna.

Alcuni importanti quadri di Moretto, Giovan Battista Moroni e di Giovanni Gerolamo Savoldo furono acquistati dalla National Gallery (Londra); 15 tele di pitocchi di Giacomo Ceruti furono acquistate dal conte Salvadego dall'antiquario Angelo Coen e andarono a costituire il famoso ciclo di Padernello, altre opere finirono nei musei di Budapest e degli Stati Uniti.[6]

Il figlio di Gerolamo, Alfredo, sposò la contessa Lucrezia Faglia, nobile Clarense molto legata alla città di Rudiano, da cui ebbe Guido (1890-1966), da cui continua la discendenza. La nobiltà a Guido venne riconosciuta da Vittorio Emanuele III di Savoia con R.D. 28 apr. 1910 e RR.LL.PP.9 ag. 1910.[7]

Dopo la morte di Alfredo, la contessa Faglia, sposerà in seconde nozze il conte Lodovico Mazzotti.[8]

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

 -
 
 
 Villelmo
fl. 1047
 
 
 Pietro
fl. 1048
 
 
 ...
 
 
 Villelmo
fl. 1128
 
 
 Sigismondo
1170
 
 
 Gerolamo
fl. 1200
 
 
 Giacomo
1211
 
     
 Giovanni
Riccardo
Viviano
Lanfranco
Bartolomeo
  
  
 Giacomo
fl. 1333
 ...
  
  
 famiglia Consoli
 Fedreghino
fl. 1385
 
   
 Giovanni
Federico
 Comenzolo
1384
  
  
 Tonino
fl. 1420-1454
 Antonio o Tonino
  
   
 Pietro
Bartolomeo il Minimo
 ...
  
     
 Fedrighino
Giacomo
Urbano
Mariano
Giuseppe
fl. 1800
ministro e maggiordomo degli Este
  
      
 Giacomo
Pierfrancesco
Giambattista
Giuliano
Bernardo
-1546
Bartolomeo
  
  
 
FENAROLI di Fantecolo
 Gerolamo
fl. 1550
1 ⚭ Pellegrina Cavalli
2 ⚭ Veronica Piacentina
 
  
 1 Gio. Antonio Scipione
1507-1566
1 ⚭ Polissena Fenaroli (Erbusco)
2 ⚭ Teodora Porcellaga
 1 Gio. Maria
1519
  
       
 Camillo
1541
Gerolamo
1550
canonico lateranense
Bartolomeo III
⚭ Camilla Martinengo
Pellegrina
monaca
Cecilia
monaca
 Ercole
Scipione
   
      
 Orazio
⚭ Briolamia Martinengo
 Cesare
1608-1682
⚭ Gerolama Averoldi
 Antonio
1603
 Carlo

FENAROLI di Provezze

FENAROLI di Corneto o Ferraroli
   
     
 Giulia
⚭ conte Sansone Porcellaga
Bartolomeo IV
1644-1704
⚭ Fulvia Martinengo Cesaresco
Ippolito
 Gerolamo
Camillo
  
      
 Girolama
monaca
Luigi
Gaetano
-1781
Cesare
1690-1755
Giovanni Antonio
1687
⚭ Margherita Sanvitali di Parma
 Orazio
  
     
 Bartolomeo FENAROLI
1724
⚭ Paola AVOGADRO
Corona
⚭ Gaetano Bargnani
Ippolito
-1784
Marianna
⚭ conte Carlo Somaglia
Giulia
⚭ Paolo Averoldi
 
         
Giovanni Antonio
1749-1825
Cesare
1752-1792
Luigi
Federico
Margherita
⚭ conte Giovanni Negrolini
Fulvia
⚭ marchese Bergonzi
Cecilia
⚭ conte Pietro Provaglio
Girolamo
1754-1802
⚭ Barbara Agosti
Giuseppe
1760-1825
 
    
 Bartolomeo
1796-1869
⚭ Beatrice Maffei Erizzo
Ippolito
1798-1862
Paolina
Margherita
 
    
 Livia Maria
⚭ Luigi Fassati di Balzola
 Barbara
Diogene Valotti
 Paolina
Francesco Bettoni Cazzago
 Girolamo Federico
1827-1880
1 ⚭ Teodolinda Franchi
2 ⚭ Paola Armani
   
         
 Ippolito
Giuseppe
Teresa
⚭ Lelio Fenaroli
Maria Beatrice
Teodora
Antonio
Maria Livia
Teodoro Lechi
1 Alfredo
1863-1893
⚭ Lucrezia Faglia
2 Guglielmo
1870-1879
 
 
 Guido
1890-1966
⚭ Giuseppina Bressi
 
  
 Alfredo
1920-1990
Mario
1923-1987
⚭ …
 
   
 ....
....
....

Luoghi ed edifici legati alla famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Comune di Lumezzane, feudo della famiglia Avogadro è ancora presente la Torre Avogadro al cui fianco era stato costruito un edificio chiamato "Fenaroli" in onore al matrimonio che aveva portato il feudo ai Fenaroli Avogadro.[9] A Tavernola Bergamasca, antico feudo dei Fenaroli, è invece presente la Torre Fenaroli, conosciuta anche come torre dell'orologio, del XIV secolo e un tempo parte della fortificazione che proteggeva il nucleo della città.[10]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enciclopedia bresciana. Fenaroli.
  2. ^ Avogadro - Fenaroli, famiglia (sec. XIV - sec. XIX) - Archivi storici - Lombardia Beni Culturali.
  3. ^ Val Trompia Storica "Gli antichi comuni di Pieve e Sant'Apollonio tra autonomia e soggezione feudale." Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
  4. ^ Leone Tettoni, Notizie genealogico-storiche intorno alla nobile, antica ed illustre famiglia Avogadro, I, 1848.
  5. ^ Fenaroli Carlo Celso.
  6. ^ Lechi G.; Cononi Federigolli A.; Lechi P., La grande collezione. Gallerie Avogadro, Fenaroli Avogadro, Maffei Erizzo., I, 2011, p. 240, ISBN 978-88-7385-828-7.
  7. ^ Collegio Araldico, Libro d'Oro della Nobiltà Italiana, p. 240.
  8. ^ Robecchi Franco, Franco mazzotti vent'anni di ardimento fra mille miglia e aeroplani, 2005, p. 207, ISBN 978-88-8486-157-3.
  9. ^ Sito Del comune di Lumezzane con una breve storia della torre.
  10. ^ Lombardia Beni Culturali, Torre Fenaroli (Tavernola Bergamasca).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]