Arcieparchia di Ivano-Frankivs'k

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Arcieparchia di Ivano-Frankivs'k
Archieparchia Stanislaopolitana
Chiesa ucraina
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Černivci, Kolomyja
 
ArcieparcaVolodymyr Vijtyšyn
AusiliariMykola Semenyšyn[1]
Presbiteri461, di cui 424 secolari e 37 regolari
1.228 battezzati per presbitero
Religiosi70 uomini, 140 donne
 
Abitanti758.000
Battezzati566.200 (74,7% del totale)
StatoUcraina
Superficie6.700 km²
Parrocchie396 (20 vicariati)
 
Erezione26 marzo 1885
Ritobizantino
CattedraleRisurrezione del Nostro Salvatore
Indirizzovul. Vasylianok 64, 76019 Ivano-Frankivs'k, Ukraïna
Sito webwww.if-eparchia.org
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Ucraina
L'ex chiesa dello Spirito Santo di Rohatyn, riconosciuta dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità.

L'arcieparchia di Ivano-Frankivs'k (in latino: Archieparchia Stanislaopolitana) è una sede metropolitana della Chiesa greco-cattolica ucraina. Nel 2021 contava 566.200 battezzati su 758.000 abitanti. È retta dall'arcieparca Volodymyr Vijtyšyn.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcieparchia comprende la municipalità di Ivano-Frankivs'k e i distretti di Kaluš e di Ivano-Frankivs'k, nella parte settentrionale dell'oblast' di Ivano-Frankivs'k, in Ucraina.

Sede arcieparchiale è la città di Ivano-Frankivs'k, chiamata fino al 1962 Stanislaviv (da cui il nome latino dell'arcieparchia), dove si trova la cattedrale della Risurrezione del Nostro Salvatore. A Krylos si trova l'ex cattedrale della Dormizione della Beata Vergine Maria, che fu cattedrale dell'eparchia di Halyč[2] e poi concattedrale dell'arcieparchia di Leopoli; tuttora l'arcivescovo maggiore della Chiesa ucraina porta l'antico titolo di Halyč assieme a quello di Kiev, pur non avendo giurisdizione sui fedeli della regione.

Il territorio si estende su 6.900 km² ed è suddiviso in 396 parrocchie, raggruppate in 20 decanati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia di Stanislaviv fu eretta il 26 marzo 1885 con il breve De universo dominico di papa Leone XIII, ricavandone il territorio dall'arcieparchia di Leopoli.

Il seminario diocesano dedicato a san Giosafat fu eretto il 13 settembre 1893 e ristabilito il 1º agosto 1990.

Il 5 giugno 1930 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione dell'eparchia di Maramureș (in Romania, oggi parte della Chiesa greco-cattolica rumena).

Nel 1939 il vescovo Hryhoryj Chomyšyn fu arrestato dalla polizia segreta sovietica. Fu nuovamente arrestato nell'aprile del 1945 e recluso nella prigione della polizia segreta a Kiev, dove morì il 17 gennaio 1947.[3] Il vescovo ausiliare Symeon Lukač, consacrato clandestinamente, fu deportato nel gulag di Krasnojarsk, in Siberia, dove contrasse la tubercolosi. In conseguenza della malattia, morì il 22 agosto 1964.[4]

Il 20 aprile 1993 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione dell'eparchia di Kolomyja-Černivci (oggi eparchia di Kolomyja).

Il 27 giugno 2001 sono stati beatificati i vescovi Hryhoryj Chomyšyn, Ivan Slezjuk e Symeon Lukač.

Il 21 novembre 2011 l'eparchia è stata elevata al rango di arcieparchia metropolitana e, immutato il latino, ha assunto il nome ucraino e italiano attuale.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcieparchia nel 2021 su una popolazione di 758.000 persone contava 566.200 battezzati, corrispondenti al 74,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1943 1.000.000 ? ? 495 495 2.020 445
1999 615.024 920.000 66,9 339 321 18 1.814 28 93 305
2000 365.200 829.500 44,0 348 329 19 1.049 46 99 340
2001 613.385 827.500 74,1 368 348 20 1.666 42 101 340
2002 612.212 825.817 74,1 390 366 24 1.569 44 110 340
2003 610.633 801.926 76,1 399 376 23 1.530 43 97 340
2004 609.098 799.879 76,1 392 376 16 1.553 45 125 360
2006 607.169 795.747 76,3 444 417 27 1.367 64 124 365
2009 603.918 792.272 76,2 451 419 32 1.339 45 122 371
2013 603.808 782.375 77,2 499 468 31 1.210 51 121 385
2016 574.853 765.121 75,1 402 365 37 1.429 63 132 391
2019 566.900 757.130 74,9 427 388 39 1.327 72 140 396
2021 566.200 758.000 74,7 461 424 37 1.228 70 140 396

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Giunca di Mauritania.
  2. ^ Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XXIII, coll. 146-148.
  3. ^ (EN) Beatificazione dei martiri della Chiesa greco-cattolica ucraina Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  4. ^ Symeon Lukač, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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