Edoardo Calleri

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Edoardo Calleri di Sala

Presidente della Regione Piemonte
Durata mandato13 luglio 1970 –
11 ottobre 1973
Predecessorecarica istituita
SuccessoreGianni Oberto Tarena

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana

Edoardo Calleri conte di Sala (Saluzzo, 19 marzo 1927Torino, 20 aprile 2002) è stato un imprenditore e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era l'ultimo di cinque figli. Il padre, Guido Emilio Calleri di Sala, era ammiraglio della Regia Marina mentre la madre, Clotilde, apparteneva alla famiglia dei conti Cacherano di Bricherasio, famiglia della nobiltà piemontese che annovera tra i suoi membri il vincitore della battaglia del colle dell'Assietta, Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio e uno dei fondatori della FIAT, Emanuele Cacherano di Bricherasio.

Nel 1944, all'indomani dell'uccisione del fratello Alberto da parte dei fascisti avvenuta in Val Pellice, Edoardo Calleri si unì alle formazioni partigiane che combattevano nella zona attorno a Pinerolo.

Alla fine della guerra riprese gli studi è conseguì la laurea in medicina specializzandosi in otorinolaringoiatra. Nel contempo intraprese anche attività imprenditoriali e finanziarie e politiche.

Sue grandi passioni, che riuscì sempre a coltivare, furono le auto storiche e il giardino della casa di Bricherasio.

Sposato con quattro figli, morì il 20 aprile del 2002 presso la clinica Pinna Pintor di Torino dopo una lunga malattia.

Attività politiche[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1951 al 1960 fu Sindaco del paese di Bricherasio. Il 16 gennaio 1965 venne eletto Sindaco di Moncalieri, ma rimase in carica soltanto fino al successivo 2 luglio in quanto dimissionario, poiché incompatibile con la presidenza della Cassa di Risparmio di Torino. Rimase però in Giunta come Assessore all'urbanistica e fece costruire il ponte nuovo sul fiume Po[1].

Appartenente alla Democrazia Cristiana, ne fu elemento di spicco ricoprendo gli incarichi di segretario provinciale (dal 1962 al 1965), segretario regionale (dal 1967 al 1969), consigliere nazionale e componente della direzione nazionale.

Dal 1970 al 1973, con la piena operatività delle Regioni come enti istituzionali, fu il primo presidente della Regione Piemonte.

Attività imprenditoriali e finanziarie[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio del 1965 venne nominato presidente della Cassa di Risparmio di Torino.

Fino al 1978 fu presidente dell'Italcasse, istituto che raggruppava le casse di risparmio. Nel 1978 venne arrestato a Caselle con l'accusa, da cui in seguito fu assolto, di aver accantonato fondi dell'Italcasse per favorire alcuni imprenditori[2].

Nel campo imprenditoriale ricoprì importanti incarichi in diverse società tra cui la SITAF e la SATAP, e continuò ad occuparsi delle aziende di cui era a capo, Torcitura Valpellice e Talco & Grafite.

Nel dicembre 2010 è stata pubblicata una biografia (Edizioni Elledici), dal titolo: "Edoardo Calleri di Sala: un grande cattolico liberale impegnato in politica".

Titoli e onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M.Costamagna, bisettimanale Corriere di Moncalieri del 24/04/2002, pag.1
  2. ^ Giuseppe Sangiorgio, Morto Calleri, guidò la Dc degli anni 70, quotidiano la Stampa del 21/04/2002, cronaca Torino pag.52

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Regione Piemonte Successore
carica non istituita 13 luglio 1970-11 ottobre 1975 Gianni Oberto Tarena