Enzo Ghigo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Enzo Ghigo

Presidente della Regione Piemonte
Durata mandato23 aprile 1995 –
27 aprile 2005
PredecessoreGian Paolo Brizio
SuccessoreMercedes Bresso

Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome
Durata mandato23 maggio 2000 –
28 aprile 2005
PredecessorePiero Badaloni
SuccessoreVasco Errani

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
14 marzo 2013
LegislaturaXV, XVI
Gruppo
parlamentare
Forza Italia (XV)
PdL (XVI)
CoalizioneCasa delle Libertà (XV)
Centro-destra (XVI)
CircoscrizionePiemonte
Incarichi parlamentari
  • 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità) (XV, XVI legislatura)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
13 luglio 1995
LegislaturaXII
Gruppo
parlamentare
Forza Italia
CoalizionePolo delle Libertà
CircoscrizionePiemonte 2
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFI (1994-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in Scienze e tecnologie agrarie
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneAmministratore locale, dirigente

Enzo Giorgio Secondo Ghigo (Torino, 24 febbraio 1953) è un politico italiano, presidente della regione Piemonte dal 23 aprile 1995 al 27 aprile 2005.

È stato deputato alla Camera dal 1994 al 1995 e senatore della Repubblica dal 2006 al 2013.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dirigente del gruppo Publitalia-Fininvest, il cui proprietario era Silvio Berlusconi, nel dicembre del 1993 entrò in politica, spinto da Marcello Dell'Utri, facendosi promotore del movimento Forza Italia in Piemonte. Eletto deputato tra le file degli azzurri nel 1994, in seguito alle elezioni regionali del 1995 divenne presidente della regione Piemonte, venendo confermato alle successive regionali del 2000. Alle regionali del 2005 fu sconfitto dalla candidata de L'Unione Mercedes Bresso, esponente dei Democratici di Sinistra; ricoprì tuttavia l'incarico di consigliere regionale, divenendo capogruppo di Forza Italia.

In vista delle elezioni politiche del 2006, rifiuta l'offerta di candidarsi a sindaco di Torino; viene invece eletto senatore per Forza Italia in Piemonte, durante la legislatura è stato membro della Commissione Igiene e Sanità.

Grande appassionato di ciclismo, nell'aprile 2015 è stato eletto presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, organismo dipendente dalla Federazione Ciclistica Italiana, succedendo nell'incarico all'ex ministro dell'Interno democristiano Vincenzo Scotti.

Da novembre 2019 è presidente del Museo nazionale del cinema di Torino.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 28 maggio 2002[1]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 27 dicembre 1996[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Regione Piemonte Successore
Gian Paolo Brizio 23 aprile 1995 - 4 aprile 2005 Mercedes Bresso
Predecessore Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome Successore
Piero Badaloni 23 maggio 2000 - 13 maggio 2005 Vasco Errani