Corymbium

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Corymbium
Corymbium glabrum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Corymbioideae
Panero & Funk, 2002
Tribù Corymbieae
Panero & Funk, 2002
Genere Corymbium
L., 1737
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù incertae sedis
Genere Corymbium
L., 1737
Specie

Corymbium L., 1737 è un genere di piante dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, endemico del Sudafrica. Corymbium è anche l'unico genere della tribù Corymbieae Panero & Funk, 2002; e la tribù è l'unica della sottofamiglia Corymbioideae Panero & Funk, 2002.[1][2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende specie erbacee perenni con rizoma fibroso ricoperto da una fitta peluria sericea e foglie alternate, sessili, intere, da lineari-lanceolate a ellittico-oblunghe, più o meno coriacee, glabre o pubescenti, più grandi le basali, via via più piccole le cauline.
I fiori, di colore dal bianco al porpora, sono riuniti in infiorescenze corimbose, terminanti con un grosso scapo eretto bratteato, discoidale, a fiore singolo. I frutti sono degli acheni oblunghi e pubescenti con pappo squamoso o setoloso.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale del genere Corymbium è ristretto alla Provincia del Capo Occidentale del Sudafrica.
Le diverse specie crescono su substrati sabbiosi, terreni grossolani di origine granitica, suoli argillosi e in alcuni casi anche terreni paludosi, dal livello del mare sino a 1850 m di altitudine.[4]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Corymbium ha avuto nel corso dei secoli una collocazione tassonomica abbastanza controversa.

Assegnato da Linneo alla famiglia delle Asteraceae, fu in seguito attribuito da Cassini alla tribù Vernonieae; tale attribuzione ha resistito per molti anni, nonostante alcune evidenti incongruenze. Bentham, per esempio, notò nel 1873 che la morfologia dell'ovario di Corymbium si discostava nettamente da quello delle altre specie di Vernonieae[5] ed in epoca più recente fu segnalato che anche la struttura del polline presentava significative differenze[6]. Bremer, nel 1994, a seguito di un'analisi cladistica basata su caratteri morfologici, formalizzò la rimozione del genere dalle Vernonieae assegnandolo alla sottofamiglia Cichorioideae, astenendosi tuttavia dall'assegnarlo a una specifica tribù in mancanza di dati univoci[7].
Recenti analisi cladistiche basate su dati molecolari hanno infine dimostrato che il genere ha caratteristiche che lo differenziano da tutte le altre Asteraceae, portando alla sua collocazione in una sottofamiglia a sé stante (Corymbioideae), sister taxon della sottofamiglia Asteroideae.[8][9]

Il genere comprende 9 specie, tutte endemiche del Sudafrica[10][1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Corymbium Gronov., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 24 novembre 2020.
  2. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  3. ^ Nordenstam 2009, p.488.
  4. ^ Nordenstam 2009, p.490.
  5. ^ Bentham G, Notes on the classification, history, and geographical distribution of Compositae, in Journal of the Linnean Society, Botany 1873; 13: 335–577.
  6. ^ Bolick MR, Taxonomic, evolutionary, and functional considerations of Compositae pollen ultrastructure and sculpture, in Plant Systematics and Evolution 1978; 130: 209–218.
  7. ^ Bremer K., Asteraceae: Cladistics and classification, Portland, OR, Timber Press, 1994.
  8. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 207.
  9. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 487.
  10. ^ Weitz, F.M. A revision of the genus Corymbium (Asteraceae). South African Journal of Botany 1989; 55: 598-629.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.

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