Convenzione di Faro

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Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società
Tipotrattato multilaterale aperto
Firma27 ottobre 2005
LuogoFaro, Portogallo
Efficacia1 giugno 2011
Condizioniratifica da parte di 10 Stati
Scadenzanessuna
DepositarioSegretario generale del Consiglio d'Europa
Lingueinglese, francese
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La convenzione di Faro, formalmente Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società[1], è un trattato internazionale multilaterale del consiglio d'Europa, sottoscritto nel 2005, in cui gli stati firmatari (più di 20)[2] concordano sul libero beneficio e sull'aumento della partecipazione al patrimonio culturale.[3][4][5][6]

Il titolo ufficiale della convenzione in lingua inglese è: Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society.[3]

Contenuti[modifica | modifica wikitesto]

La convenzione di Faro stabilisce alcuni diritti e responsabilità riguardo il patrimonio culturale, citando come contesto l'articolo 27 della dichiarazione universale dei diritti umani che garantisce il diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.[7]

L'articolo 1 della convenzione di Faro stabilisce che i diritti relativi al patrimonio culturale sono inerenti al diritto di partecipare alla vita culturale. L'articolo 4 stabilisce che ogni persona ha il diritto di beneficiare del patrimonio culturale e di contribuire al suo arricchimento.[4][8]

La convenzione si concentra anche sulla promozione della sostenibilità, dell'accesso e dell'uso della tecnologia digitale nel contesto del patrimonio culturale, in particolare nell'articolo 14.[4]

Conclusioni ed entrata in vigore[modifica | modifica wikitesto]

La convenzione si è conclusa ed è stata firmata il 27 ottobre 2005 a Faro, in Portogallo. È entrata in vigore il 1º giugno 2011 dopo essere stata ratificata da 10 stati.

Stati partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Al giugno 2022, la convenzione è stata ratificata dai 23 seguenti stati:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Disegno di legge (PDF), su senato.it. URL consultato il 5 luglio 2022.
  2. ^ a b (EN) Chart of signatures and ratifications of Treaty 199, su coe.int. URL consultato il 19 giugno 2022.
  3. ^ a b (EN) Details of Treaty No.199, su coe.int. URL consultato il 19 giugno 2022.
  4. ^ a b c (EN) Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (PDF), su rm.coe.int, 27 10 2005. URL consultato il 19 giugno 2022.
    «take steps to improve access to the heritage, especially among young people and the disadvantaged, in order to raise awareness about its value, the need to maintain and preserve it, and the benefits which may be derived from it.»
  5. ^ Convenzione di Faro, su coe.int. URL consultato il 19 giugno 2022.
    «La Convenzione di Faro sottolinea gli aspetti importanti del patrimonio culturale in relazione ai diritti umani e alla democrazia. Promuove una comprensione più ampia del patrimonio culturale e della sua relazione con le comunità e la società.»
  6. ^ Alberto D'Alessandro, La Convenzione di Faro e il nuovo Action Plan del Consiglio d’Europa per la promozione di processi partecipativi, DOI:10.14277/6969-052-5/SE-3-4, ISBN 9788869690549.
  7. ^ Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - UNGA, 10 dicembre 1948, su it.wikisource.org, 1948. URL consultato il 19 giugno 2022.
  8. ^ (EN) Ondřej Vícha, The Concept of the Right to Cultural Heritage within the Faro Convention, 2018, DOI:10.1515/iclr-2016-0049. URL consultato il 19 giugno 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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