Classe Anaga

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Classe Anaga
Il P-22 Tagomago
Descrizione generale
TipoPattugliatore
Numero unità10
Proprietà Armada Española
IdentificazioneBandiera della Spagna da P-21 a P-30
CantiereEmpresa Nacional Bazán, Cadice
Impostazioneaprile 1979
Varo1980
Completamento1980
Entrata in servizio1981
Caratteristiche generali
Stazza lorda319 tsl
Lunghezza40 m
Larghezza6,6 m
Pescaggio2,6 m
Propulsioneun motore diesel MTU 16V956 SB90 da 4.500 hp
Velocità15 nodi (27,78 km/h)
Autonomia4.000 mn a 13 nodi
Equipaggio27
Equipaggiamento
Sensori di bordo
  • 1 radar di navigazione Selesmar Raytheon R-73
  • 1 radar di navigazione Sperry Marine Visionmaster.
Armamento
Armamento
  • 1 cannone Mk 22 76/50 cal.76/50 mm in impianto singolo a prora
  • 1 cannone Oerlikon cal.20/70 mm in impianto singolo a poppa
dati tratti da Navypedia[1]
voci di navi presenti su Wikipedia

Le navi della classe Anaga sono una serie di pattugliatori in servizio presso la marina militare spagnola. Queste unità svolgono funzioni di sorveglianza costiera e della pesca, e di soccorso in mare. Ogni nave prende il nome da un isolotto spagnolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio degli anni ottanta del XX secolo, al fine di alleviare i pattugliatori classe Lazaga dai compiti di protezione della pesca, la marina militare spagnola ordinò la costruzione di una serie di 10 unità da 319 tonnellate a pieno carico presso il cantiere navale Empresa Nacional Bazán di San Fernando, Cadice.[1] All'atto dell'entrata in servizio le motovedette vennero assegnate alla FUVIMAR (Fuerza de Vigilancìa Marìtima)[2] conn le sigle da PVZ-21 a PVZ 29, e PVZ 210.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Le unità della classe Anaga hanno uno scafo costruito in acciaio navale (Martin Siemens), completamente saldato, mentre la sovrastruttura è realizzata in alluminio.[3] L'apparato propulsivo si basa su un motore diesel MTU 16V956 SB90 erogante la potenza di 4500 hp a 1000 giri/minuto.[3] La velocità massima raggiungibile e di 15 kn.[3]

L'autonomia in mare è di dodici giorni alla velocità di 10 nodi, a causa delle limitazioni nello stoccaggio di viveri e carburante.[3]

L'armamento principale si basa su un cannone Mk.22 da 76/50[N 1] provenienti da unità ex statunitensi radiate dal servizio attivo, a prora, e un cannone Oerlikon da 20/70 a poppa.[3] La mancanza di una adeguata direzione del tiro rende difficile il buon utilizzo del cannone principale. L'equipaggio è composto da 27 persone: 4 ufficiali, 4 sottufficiali e 19 marinai.[3] Le navi sono attrezzate per consentire loro di eseguire il trasferimenti di carichi leggeri, il rimorchio di altre navi, e il rifornimento verticale con gli elicotteri.[3]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 settembre 1985 il pattugliatore P-22 Tagomago fu attaccato dalle forze del Fronte Polisario dopo essersi avvicinato a un chilometro e mezzo dalla costa al fine di aiutare l'equipaggio del peschereccio Junquito sequestrato dai saharawi.[4] Durante l'operazione, uno dei marinai rapiti, José Manuel Castro, perse la vita, mentre due membri dell'equipaggio della motovedetta rimasero feriti quando l'unità fu centrata da 5 colpi da 20 mm e da razzo.[4] Il 20 dicembre 2003 il P-22 Tagomago si arenò per un breve periodo Yaiza, Lanzarote venendo rimesso a galla senza subire danni.[5] Il P-27 Izaro partecipò all'incidente dell'isola di Perejil (11-20 luglio 2002) contro le forze marocchine, e successivamente ebbe compiti di sorveglianza sulle attività della nave per esplorazioni subacquee Odissey Explorer.[6]

Prima unità ad essere stata ritirata dal servizio attivo fu la P-29 Deva nel 2004, cui seguirono nel giugno 2010 la P-21 Anaga, la P-23 Marola, la P-24 Mouro e la P-30 Bergantín.[7][8][9][10] Il P-27 Ízaro fu radiato nel dicembre del 2010,[11] mentre il P-25 Grosa lo seguì il 6 giugno 2012.[12]

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Nome Varo Ingresso in servizio Disarmo Immagine Note
P 21 Anaga 14 febbraio 1980 14 ottobre 1980 11 giugno 2010
P 22 Tagomago 14 febbraio 1980 30 gennaio 1981
P 23 Marola 11 aprile 1980 13 marzo 1981 11 giugno 2010
P 24 Mouro 11 aprile 1980 14 luglio 1981 11 giugno 2010
P 25 Grosa 10 dicembre 1980 15 settembre 1981 6 giugno 2012
P 26 Medas 10 dicembre 1980 16 ottobre 1981
P 27 Izaro 23 dicembre 1980 9 dicembre 1981 3 dicembre 2010
P 28 Tabarca 23 dicembre 1980 20 dicembre 1981
P 29 Deva 24 novembre 1981 3 giugno 1982 23 luglio 2004
P 30 Bergantín 24 novembre 1981 28 luglio 1982 11 giugno 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Invece dei più moderni Oto Melara 76/62 prodotti su licenza dalla Empresa Nacional Bazán installati sulle unità classe Lazaga costruite contemporaneamente.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Navypedia.
  2. ^ Aviazione & Marina n.175, giugno 1980, p. 31.
  3. ^ a b c d e f g Armada Defensa.
  4. ^ a b (ES) El 'Tagomago' no repelió la agresión por falta de medios, su El país, 25 settembre 1985.
  5. ^ (ES) Una patrullera de la Armada encalla en Lanzarote debido al mal tiempo, su ABC, 21 dicembre 2003. URL consultato il 9 marze 2021.
  6. ^ (ES) Elena Martos, La Armada saca a subasta el patrullero que participó en la vigilancia del Odissey, su La voz digital, 22 settembre 2009.
  7. ^ (ES) E.M., La Armada exhibirá este fin de semana en El Musel los patrulleros Mouro, Bergantín y Marola., su lne.es, La Nueva España (Editorial Prensa Ibérica), 18 giugno 2009. URL consultato il 9 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2009).
  8. ^ (ES) I.V., El 'Mouro' se despide de Gijón en su última travesía, su elcomerciodigital.com, El Comercio Digital, 21 giugno 2009. URL consultato il 9 settembre 2009.
  9. ^ (ES) Los tres patrulleros del Cantábrico se despiden haciendo escala en los puertos, su eldiariomontanes.es, El Diario Montañés (Grupo Vocento), 16 giugno 2009. URL consultato il 9 settembre 2009.
  10. ^ (ES) M. A. Pérez Jorrín, La baja de los tres patrulleros deja al Cantábrico sin barcos de vigilancia de la Armada, su eldiariomontanes.es, El Diario Montañés, 17 giugno 2009. URL consultato il 9 settembre 2009.
  11. ^ (ES) Servimedia, La Armada jubila dos buques de vigilancia marítima tras casi 30 años de servicio, su elmundo.es, El Mundo, 3 ottobre 2010. URL consultato il 4 ottobre 2010.
  12. ^ El submarino S-72 Siroco causará baja en la Armada a partir del 29 de junio, su Infodefensa.com, 7 maggio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici
  • Due pattugliatori per la marina spagnola, in Aviazione & Marina, n. 175, Monaco, Interconair AG., giugno 1980, p. 31.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]