Chiesa di San Giovanni Battista (Istrana)

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Chiesa di San Giovanni Battista
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàIstrana
Indirizzovia Storti
Coordinate45°40′32.47″N 12°06′21.46″E / 45.675686°N 12.105962°E45.675686; 12.105962
Religionecattolica di rito romano
TitolareGiovanni Battista
Diocesi Treviso
Consacrazione1651[1]
ArchitettoAndrea Bon (facciata)
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzioneXVIII secolo
Completamento1824 (facciata)

La chiesa arcipretale di San Giovanni Battista è la parrocchiale di Istrana, in provincia e diocesi di Treviso; fa parte del vicariato di Paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto del soffitto

La primitiva pieve di Istrana sorse probabilmente tra il VI e il VII secolo[2].
La pieve è poi citata nella decima papale del 1297 con il nome Plebes de S. Joannes Baptistae di Ystrana[2].
Nel 1482 fu fondata la congregazione dei Santi Pietro e Paolo avente sede nella pieve d'Istrana[2].
La nuova parrocchiale venne costruita e consacrata nel 1651 dal vescovo di Lesina, monsignor Vincenzo Milani, che ne era stato in precedenza arciprete[1].
Nel 1802 crollò la torre campanaria, mentre nel 1824 fu realizzata la facciata, disegnata da Andrea Bon[3][4].
Il nuovo campanile venne eretto tra il 1830 e il 1840 su progetto di Francesco Lazzari[3], in stile neogotico.
Nel 1864 fu rifatto il pavimento e nel 1922 il campanile venne dotato di un nuovo concerto di campane[3]; nel 1930 gli affreschi subirono un intervento di restauro e di pulitura e nel 1961 parte del soffitto dovette essere rifatta[3].
Il campanile venne poi restaurato nel 1983[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata, costruita nel 1824, è in stile neoclassico ed è tripartita da quattro semicolonne poggianti su un basamento e caratterizzate da capitelli di ordine composito sopra i quali vi è il timpano, ai cui lati e sul cui colmo vi sono tre statue[3].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno, che si compone di un'unica navata[3], è adornato con stucchi in stile barocco realizzati nel XVIII secolo[3][4]; opere di pregio qui conservate sono i dipinti della navata e del soffitto, eseguiti nel 1780 da Francesco Zugno, l'altare maggiore, costruito forse da Giorgio Massari, e due pale realizzate da Amedeo Lorenzi[3] e la tela che ha come soggetto il Martirio di San Sebastiano, opera forse di Jacopo Palma il Giovane[4]. Lo slanciato campanile ospita un poderoso concerto di tre campane in Do3 (rispettivamente di pesi 1775 kg, 1265 kg e 870 kg) fuse dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1922, sono inceppate a distesa sincronizzata con battaglio cadente. È inoltre presente un sonello di richiamo fuso nel 1847 (nota Fa#4)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Luigi Pesce, La visita pastorale di Giuseppe Grasser nella diocesi di Treviso (1826-1827), 1969, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma
  2. ^ a b c La parrocchia d'Istrana, su collaborazionepastoraleistrana.it. URL consultato il 26 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).
  3. ^ a b c d e f g h i Chiesa di San Giovanni Battista <Istrana>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 aprile 2020.
  4. ^ a b c Cosa vedere a Istrana, su prolocoistrana.info. URL consultato il 26 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).

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