Chiesa di San Biagio (Caderzone Terme)

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Chiesa di San Biagio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàCaderzone Terme
Indirizzovia Regina Elena
Coordinate46°07′45.45″N 10°45′24.93″E / 46.129293°N 10.756924°E46.129293; 10.756924
Religionecattolica
TitolareBiagio di Sebaste
Arcidiocesi Trento
Consacrazione1454, 1868
Inizio costruzioneXIV secolo

La chiesa di San Biagio è la parrocchiale di Caderzone Terme, in Trentino. Fa parte della zona pastorale delle Giudicarie dell'arcidiocesi di Trento e risale al XIV secolo.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Meridiana sul lato meridionale della chiesa, affacciato sul cimitero della comunità.
Navata e presbiterio.
Catino absidale affrescato.
Statua raffigurante san Biagio.

La prima documentazione scritta riguardante il luogo di culto a Caderzone risale al 1361 e la sua solenne consacrazione venne celebrata nel 1454.[1][2]

Attorno al 1700 venne elevata a dignità curaziale dipendente dall'antica pieve di Val Rendena, la chiesa di San Vigilio a Spiazzo.

All'inizio della seconda metà del XIX secolo si sentì l'esigenza di un edificio di maggiori dimensioni quindi la chiesa primitiva fu demolita e sullo stesso sito venne innalzato il nuovo tempio. I lavori finirono nel 1854, nello stesso anno venne benedetta e la solenne consacrazione fu celebrata dal vescovo di Trento Benedetto Riccabona de Reichenfels nel 1868.[1][2]

Poco più di dieci anni più tardi la torre campanaria venne sopraelevata. Dal 1919 ebbe dignità di chiesa parrocchiale e l'anno successivo gli interni e la facciata vennero arricchiti da decorazioni murali realizzate dalla ditta Fratelli Martinenghi di Mantova.[1][2][3]

Attorno al 1972 è stato realizzato l'adeguamento liturgico posizionando il nuovo altare postconciliare nel presbiterio e rivolto al popolo. La custodia eucaristica è stata mantenuto sull'altare maggiore storico e il nuovo ambone ligneo, posto davanti alla balaustra, è stato scolpito da Vincenzo Müssner. Anche il fonte battesimale è stato spostato in avanti, vicino all'arco santo.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, che ha orientamento tradizionale verso est e si trova nella parte meridionale del centro abitato, ha la facciata neoclassica tetrastila con paraste poste a reggere il grande frontone triangolare che riporta nel timpano la scritta: ET LUX IN TENEBRIS LUCET. Il portale è incorniciato, architravato e ornato da un piccolo frontone e sopra si trova il grande affresco murale raffigurante l'Assunta. La torre campanaria, che è la parte più antica dell'intera struttura, si alza sulla sinsutra, staccata dal tempio e con tronco in pietra a vista. La cella si apre con quattro finestre a monofora e la copertura apicale ha la forma di piramide a base quadrata.[1][2][3]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

La navata interna è unica ma ampliata da quattro cappelle laterali. Il presbiterio è leggermente elevato e l'abside ha base semicircolare. Le decorazioni interne ed esterne sono opera novecentesca dei fratelli Martinenghi.[1][3]

Di particolare valore anche artistico e storico è il tesoro della chiesa che raccoglie una pianeta e un velo da calice ricamati ed antichi, oltre ad un messale edito da Grazioso Percacino nel 1563 a Venezia con dedica in latino donati dal principe vescovo di Trento Carlo Emanuele Madruzzo in ricordo del suo soggiorno estivo nella vicina località di San Giuliano.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Chiesa di San Biagio <Caderzone>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 ottobre 2021.
  2. ^ a b c d e f Gorfer Trentino occidentale, pp. 546-547.
  3. ^ a b c Chiesa di San Biagio, testimone sacro della storia..., su caderzoneterme.it. URL consultato il 27 ottobre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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