Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Maleo)

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Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMaleo
IndirizzoPiazza XXV Aprile, 0(P),1
Coordinate45°10′04.9″N 9°45′55.44″E / 45.168027°N 9.7654°E45.168027; 9.7654
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Lodi
Consacrazione1856
ArchitettoFrancesco Dattaro
Inizio costruzione1557
Completamento1576

La collegiata arcipretale dei Santi Gervasio e Protasio è la parrocchiale di Maleo, in provincia e diocesi di Lodi[1]; fa parte del vicariato di Codogno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesa a Maleo è da ricercare in un documento datato 24 novembre 1028[2]; fu nuovamente menzionata nel 1061[2].

A partire dal XII secolo è attestata la presenza di alcuni canonici presso la chiesa, che era, dunque, una collegiata[2].

Nel 1261 la chiesa risultava avere la dignità di pieve ed estendere la sua giurisdizione sulla chiesetta di San Pietro Apostolo di Pirolo[2].

Nel Quattrocento il capitolo, il cui statuto venne approvato il 27 settembre 1497, era costituito dall'arciprete e da tre canonici e nello stesso secolo la circoscrizione plebanale fu soppressa e trasformata in parrocchia[2].

L'attuale parrocchiale, progettata da Francesco Dattaro, venne costruita tra il 1557 e il 1576[3].
All'inizio del XVII secolo divenne sede di un vicariato foraneo, che comprendeva, oltre a quella malerina, anche le parrocchie di Castelnuovo Bocca d'Adda, Cavacurta, Corno Giovine, Corno Vecchio, Maccastorna, Meleti, Santo Stefano e San Fiorano[4].

Nella Descriptio del 1619 si legge che il clero a servizio della cura d'anime era composto dal parroco e da 4 canonici, che i fedeli erano 2 200 e che nella chiesa avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana[5].

Con la costituzione del vicariato di Castlenuovo Bocca d'Adda, avvenuta nel corso del XVII secolo, il vicariato malerino perse le parrocchie di Castelnuovo Bocca d’Adda, Meleti, Cornovecchio e Cavacurta[6].

Grazie alla Descriptio del 1690 si conosce che il numero dei canonici era aumentato da 4 a 6, che era stata istituita una nuova confraternita intitolata al Santissimo Rosario e che i fedeli erano circa 3 000, saliti nel 1780 a 3 620[5].

Dall'elenco delle parrocchie della diocesi di Lodi del 1786 s'apprende che i parrocchiani erano 3 596 e che i canonici erano 10[5]; il 6 luglio 1798 il capitolo canonicale venne soppresso[5].

La chiesa fu consacrata il 20 giugno 1856[7][8].
Nello Stato del clero del 1859 si legge che il vicariato di Maleo comprendeva in tutto tre parrocchie, che i parrocchiani erano 4 356 e che la chiesa aveva come filiali 9 cappelle[5].

Nel XX secolo il vicariato malerino, di cui facevano parte le parrocchie di Cavacurta, di Maleo e di San Pietro di Pizzighettone, venne soppresso e aggregato a quello di Codogno[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, che presenta la scritta SANCTIS M.M. GERVASIO ET PROTASIO DICATUM in caratteri di bronzo, è divisa in due ordini da una cornice marcapiano ed è caratterizzata dal finestrone centrale in cui è inserita una vetrata ritraente i Santi Gervasio e Protasio Martiri, da quattro nicchie ospitanti le statue dei Santi Francesco d'Assisi, Giovanna d'Arco, Pietro e Paolo e dal timpano interrotto da una struttura in cui si apre una quinta nicchia in cui è situata la statua barocca raffigurante la Beata Vergine Immacolata[7].
Sulla facciata si aprono tre ingressi, uno per navata, il centrale dei quali è introdotto da un protiro sorretto da due colonne in granito[7][8].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno si presenta a tre navate ed è caratterizzato da un piccolo transetto[7].
Opere di pregio qui conservate sono gli affreschi raffiguranti Gesù che consegna le chiavi a San Pietro alla presenza degli Apostoli e il Martirio dei Santi Gervasio e Protasio, realizzati da Luigi Valtorta[7], le statue dei Santi Alberto e Bassiano, le allegorie della Fede, della Speranza e della Carità, situate sulla volta del presbiterio[7], le scene pittoriche del Sinite parvulos venire ad me e della Moltiplicazione dei Pani, il medaglione in cui è ritratta l'Adorazione e trionfo della Santissima Eucarestia, eseguito dal professor Morgari[7], l'organo, costruito tra il 1833 e il 1835 dalla ditta bergamasca Serassi[7], le tele dei Quindici miseri del Rosario, risalenti al Seicento[7], il dipinto avente come soggetto l'Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo, un Crocifisso ligneo del XVII secolo di scuola lombarda, la pala raffigurante San Carlo Borromeo tra gli appestati[7], il quadro ritraente San Sulpizio e l'affresco di Cristo Re con i simboli degli Evangelisti[7].

La casa parrocchiale conserva il dipinto di Luca Cattapane raffigurante l'Adorazione dei pastori[9], eseguito nel 1600.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Martiri, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 agosto 2020.
  2. ^ a b c d e Pieve dei Santi Gervasio e Protasio, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 26 agosto 2020.
  3. ^ Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia. Modifica su Wikidata
  4. ^ a b Vicariato foraneo di Maleo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 26 agosto 2020.
  5. ^ a b c d e Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 26 agosto 2020.
  6. ^ vicariato di Castelnuovo Bocca d'Adda, su lombardiabeniculturali.it, 12 gennaio 2007. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  7. ^ a b c d e f g h i j k L'insigne collegiata, su comune.maleo.lo.it. URL consultato il 26 agosto 2020.
  8. ^ a b La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, su parrocchiadimaleo.it. URL consultato il 26 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2021).
  9. ^ Il restauro della tela pittorica di Luca Cattapane nella chiesa di Santa Maria Maddalena, su robertocaccialanza.com. URL consultato il 30 gennaio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]