Cheranovsky BICh-7

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Cheranovsky BICh-7A
Cheranovsky BICh-7A in volo
Descrizione
Equipaggio2
ProgettistaBoris Ivanovič Čeranovskij
CostruttoreBoris Ivanovič Čeranovskij
Data primo volo1929 BICh-7
1932 BICh-7A
Sviluppato dalBICh-3
Altre variantiBICh-7A
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza4,95 m
Apertura alare12,5 m
Rivestimentopelle e tessuto
Freccia alareparabolica
Superficie alare34,6
Allungamento alare12,5 m
Peso a vuoto612 kg il BICh-7
627 kg il BICh-7A
Peso carico865 kg il BICh-7
880 kg il BICh-7A
Passeggeri1
Capacità combustibile93 L
Propulsione
Motoreun Bristol Lucifer radiale a 3 cilindri
Potenza100 CV (74,6 kW)
Prestazioni
Velocità max165 km/h
Autonomia350 km

i dati sono estratti da Soviet X-planes[1]

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Il Cheranovsky BICh-7 (in caratteri cirillici БИЧ-7) è stato un innovativo aeroplano progettato e realizzato nel 1926 dall'ingegnere russo-sovietico Boris Ivanovič Čeranovskij[N 1], sviluppato per verificare la possibilità di volo dell'ala a delta su un velivolo motorizzato a due posti in tandem.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Boris Ivanovič Čeranovskij fu il primo progettista sovietico che costruì aerei con ala a delta, tecnologia che sviluppò durante tutta la sua attività di progettista aeronautico. Egli nel 1929, dopo i primi successi dei suoi alianti senza coda (il BIch-1 e BIch-2, e soprattutto del primo aereo motorizzato con ala a delta, il BICh-3) sviluppò un primo progetto del BICh-7.[1]

Il BIch-7, di fatto era una replica del BICh-3 con due posti in tandem coperti e più grande di un fattore 1,5. Il predecessore era il BICh-5 bombardiere che non fu mai costruito per mancanza di fondi.

Il BICh-7, nella seconda versione 7A costruita nel 1932, si dimostrò un grande successo tecnologico per l'URSS tant'è che fu mostrato in diversi Air shows.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Questo era un velivolo costruito in legno che aveva un classico carrello d'atterraggio su due ruote con molle ammortizzanti; del carrello vennero testate diverse tipologie; vennero però eliminati, rispetto al BICh-3, i pattini sulle estremità alari.

I bordi erano rivestiti con pelle sottile e sulle superfici piane con tessuto come per il BICh-3.

Aveva un'ampia pinna con il timone verticale e sull'ampia ala a parabola si trovavano quattro alettoni comandati da tiranti e leve variamente modificati nel tempo; inoltre i due posti erano disposti in tandem e chiusi da un cupolino.

La superficie alare era pari a 34,60 m², la lunghezza 4,95 m e la larghezza era di 12,5 m.[1]

Il peso del velivolo a pieno carico, nella versione 7A, era di 880 kg di cui 93 kg erano per il carburante e l'olio motore.

Montava un motore Bristol Lucifer da 100 hp che gli consentiva una velocità massima di 165 km/h; questo motore fu fonte di problemi per le eccessive vibrazioni.[1]

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

BICh-7
con deriva verticale molto ampia senza timone, non raccordata con la cabina,si dimostrò molto instabile e difficilmente controllabile.
BICh-7A
con deriva verticale e timone raccordata alla cabina, questa versione si dimostrò stabile e grandemente controllabile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La denominazione del "costruttore" risulta scritta in modo diverso da quella del "progettista" poiché nel secondo caso la traslitterazione del cognome è effettuata secondo il sistema "ISO 9", impiegato come standard convenzionale nelle pagine di Wikipedia in lingua italiana.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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