Castello di Aberdeen

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Castello di Aberdeen
Aberdeen Castle
Ubicazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Stato attualeBandiera della Scozia Scozia
Council areaScozia
CittàAberdeen
Coordinate57°08′57″N 2°05′25″W / 57.149167°N 2.090278°W57.149167; -2.090278
Mappa di localizzazione: Scozia
Castello di Aberdeen
Informazioni generali
TipoCastello
Demolizione1308
Condizione attualedistrutto
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Il castello di Aberdeen era una fortificazione del tardo medioevo[1] situato ad Aberdeen, in Scozia[2]. Era situato su Castle Hill, un sito oggi conosciuto come Castlegate, e la posizione del castello è ora occupata da isolati di appartamenti.[3]

Si pensa che il castello e le fortificazioni furono bruciati[4] da re Roberto I di Scozia nel giugno del 1308, durante le guerre di indipendenza scozzesi subito dopo l'Harrying di Buchan. Bruce ed i suoi uomini assediarono il castello prima di massacrare la guarnigione inglese per impedirne l'uso da parte delle truppe inglesi di Edoardo II. Si dice che gli scozzesi non mostrarono pietà e "uccise tutti gli uomini che caddero nelle loro mani." Edoardo I, infatti, aveva già dato l'esempio di giustiziare i suoi prigionieri, e non c'era da aspettarsi che l'altra parte avrebbe mancato di seguire lo stesso corso ".[5] Il 10 luglio 1308, le navi inglesi lasciarono Hartlepool per aiutare la guarnigione inglese.[6] Tuttavia, nell'agosto del 1308, Gilbert Pecche e le ultime truppe erano state costrette a lasciare la città.[1] Dopo la distruzione del castello di Aberdeen, Bruce ha marciato con i suoi uomini per catturare il castello di Forfar.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello fu ceduto agli inglesi nel 1295 e il 14 aprile 1296, il re inglese Edoardo I arrivò ad Aberdeen e soggiornò nel castello durante il suo tour della costa orientale della Scozia.[7]

Tuttavia l'anno successivo, dopo aver sconfitto gli inglesi al castello di Dunnottar nel 1297, William Wallace portò i suoi uomini ad Aberdeen durante la loro campagna per riprendersi la costa orientale.

Trovarono gli inglesi che si preparavano frettolosamente a partire in un'armata di cento navi. La velocità dell'arrivo di Wallace da Dunottar colse gli inglesi alla sprovvista e con la bassa marea le navi arenate furono attaccate nel porto, l'equipaggio e i soldati vennero massacrati, il carico prelevato e le navi bruciate.

Lo sceriffo inglese di Aberdeen, Sir Henry de Lazom, era stato lasciato a capo del castello, ma durante il caos dell'attentato aveva disertato, dichiarandolo nel nome del re scozzese, Giovanni di Scozia.[8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b New Tolbooth exhibition puts unique spotlight on Aberdeen’s castle, su Aberdeen City Council. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2007).
  2. ^ Aberdeen Castle, su Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Scotland.
  3. ^ The Castlegate- Aberdeen, su Aberdeen Today. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2007).
  4. ^ Welcome to Aberdeen, su Destinations in Scotland. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2007).
  5. ^ a b George Lillie Craik e Charles MacFarlane, The Pictorial History of England: Being a History of the People, as Well as a History of the Kingdom, C. Knight & Co., 1841.
  6. ^ Notable Dates in history, su scotsindependent.org. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2007).
  7. ^ Journal of the Movements of King Edward I in Scotland, 1296, su deremilitari.org. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  8. ^ Andrew de Moray Unsung Hero of Scotland's Wars of Independence, su angelfire.com. URL consultato il 3 maggio 2007.
  9. ^ Rebel Commander, su waichung.demon.co.uk. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato il 16 maggio 2007).