Carterodon sulcidens

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Carterodon sulcidens
Immagine di Carterodon sulcidens mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Hystricomorpha
Infraordine Hystricognathi
Famiglia Echimyidae
Sottofamiglia Eumysopinae
Genere Carterodon
Specie C.sulcidens
Nomenclatura binomiale
Carterodon sulcidens
Lund, 1838
Sinonimi

C.temminckii

Carterodon sulcidens (Lund, 1838) è un roditore della famiglia degli Echimiidi, unica specie del genere Carterodon (Waterhouse, 1848), endemico del Brasile.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 135 e 250 mm, la lunghezza della coda tra 68 e 80 mm, la lunghezza del piede di 30 mm, la lunghezza delle orecchie di 16 mm e un peso fino a 195 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è largo presenta un rostro breve ed ampio, la regione inter-orbitale ampia e le ossa pre-mascellari proiettate in avanti oltre la linea degli incisivi superiori, i quali sono attraversati da un solco longitudinale. I fori palatali anteriori sono corti ed ovali. I denti masticatori hanno la corona elevata e tre radici e la loro superficie occlusiva è circolare.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 1 0 1 1 0 1 3
3 1 0 1 1 0 1 3
Totale: 18
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è densa e ruvida. Il colore generale del corpo è brunastro brizzolato cosparso di peli spinosi sul dorso e di peli marroni chiari sulla gola e l'addome. Il muso è appuntito, gli occhi sono relativamente grandi. Le orecchie sono corte e arrotondate. Gli arti sono brevi, i piedi sono lunghi e sottili. Tutte le dita sono munite di artigli robusti, dritti ed allungati. La coda è più corta della metà della testa e del corpo, densamente ricoperta di corti peli che coprono parzialmente le scaglie sottostanti.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie parzialmente fossoria che scava tane profonde 30 cm.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide con uno e due embrioni sono state catturate rispettivamente nei mesi di agosto e dicembre, mentre giovani individui sono stati osservati tra agosto ed ottobre e tra novembre e dicembre.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa in tre popolazioni disgiunte nel Brasile centrale, negli stati di Goiás, Distretto Federale, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul e Minas Gerais.

Vive nelle savane del cerrado lungo i margini delle foreste a galleria tra 250 e 1.100 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata l'assenza di informazioni recenti circa l'estensione del suo areale, lo stato della popolazione e i requisiti ecologici, classifica C.sulcidens come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Reis, M. & Lacher, T. 2008., Carterodon sulcidens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Carterodon sulcidens, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Bonvicino & al., 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bonvicino CR, de Oliveira JA & D'Andrea PS, Guia dos Roedores do Brasil (PDF), in Organizacao Pan-Americana da Saude, 2008.
  • Patton JL, Pardinas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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