Carlo Evangelisti

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Carlo Evangelisti
NascitaFrascati, 1910
MorteGimma, 27 febbraio 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoAlpini
Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea
SpecialitàArtiglieria da montagna
Anni di servizio1931 - 1941
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna dell'Africa Orientale Italiana
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Carlo Evangelisti (Frascati, 1910Gimma, 27 febbraio 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Frascati, provincia di Roma, nel 1910, figlio di Luigi e di Giulia Budini.[2] Iscrittosi nella facoltà di economia e commercio dell'università di Roma, interruppe gli studi nel novembre 1931 per adempiere al servizio militare di leva nel Regio Esercito.[3] Ammesso a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento di Bra, ne uscì con il grado di sottotenente d'artiglieria nel giugno 1932, assegnato al 3º Reggimento artiglieria da montagna.[3] Congedatosi nell'agosto 1933, e conseguita la laurea, entrò come funzionario presso la Regia Accademia d'Italia.[3] Richiamato in servizio attivo nel marzo 1935, ottenne il trasferimento al Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea e il 15 dello stesso mese sbarcava a Massaua.[3] Dopo aver partecipato alla guerra d'Etiopia in servizio presso la 2ª Batteria cammellata d'Eritrea, rientrò in Patria nel 1937 decorato con una medaglia di bronzo al valor militare e la promozione al grado di tenente, per essere quindi congedato.[3] Il richiamo dell'Africa lo indusse a partecipare ad un concorso bandito dal Ministero dell'Africa Italiana, vinto il quale, ritornò nelle terre dell'Impero come funzionario civile.[3] All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, si trovava a Gimma nel territorio dei Galla e Sidama in qualità di Segretario del Governo.[3] Cadde in combattimento a Gimma il 27 febbraio 1941, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovane funzionario coloniale designato al governo di una regione rifugio permanente di dissidenti, svolgeva la sua opera tra le tribù dipendenti affrontando, in zone di dissidenza, i rischi di ardimentose ricognizioni con elevato spirito di sacrificio e singolare sprezzo del pericolo. Ritirate per diverso impiego le truppe regolari dislocate nella residenza, non si smarriva e senza esitazione alcuna rimaneva volontariamente in posto pur non disponendo per fronteggiare la critica situazione che di pochi nazionali e d’una banda irregolare. Assalito da soverchianti forze ribelli organizzava ed animava tenace resistenza e la protraeva con indomito ardore a malgrado delle sanguinose perdite e benché sollecitato alla resa. Caduto il tiratore di una mitragliatrice si sostituiva ad esso e persisteva nell’impari lotta finché cadeva colpito mortalmente. La resistenza ad oltranza, culminante nel sacrificio supremo, consentiva a rinforzi sopraggiunti, di salvare i valorosi superstiti e ristabilire la situazione. Magnifica tempra di soldato e di funzionario. Africa Orientale, febbraio 1941 .[4]»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato del 22 giugno 1949.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovane funzionario coloniale, in servizio in una delle residenze più isolate, assalito da numerose forze ribelli penetrate nel territorio della sua giurisdizione, organizzava e animava la resistenza in attesa di soccorsi. Completamente circondato, si raccoglieva con pochi militari nazionali e gli irregolari indigeni in un fortino per l'estrema difesa. Nella disperata dura lotta durata un giorno, mentre rincuorava i suoi uomini a non cedere alla preponderante pressione avversaria, colpito alla fronte si abbatteva sull'arma che egli stesso aveva manovrato per lunghe ore, immolando la sua giovane vita nell'adempimento del dovere. Magnifica tempra di soldato e funzionario. Bargi (Galla Sidama – A.O.I.), 25 febbraio 1941
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato del 31 gennaio 1947.
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una sezione di batteria cammellata, sotto l'infuriare del vicino, micidiale fuoco nemico, per più ore batteva efficacemente nuclei avversari, sostituendosi anche ai suoi serventi morti e feriti. Nobile esempio ai propri dipendenti di calma serena e sprezzo del pericolo. Mai Endè-Azbì, 12 novembre 1935

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 582.
  3. ^ a b c d e f g Bianchi, Cattaneo 2012, p. 93.
  4. ^ Medaglia d'oro al valor militare Evangelisti, Carlo, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 582.
  • Alberto Rovighi, Le operazioni in Africa Orientale giugno 1940-novembre 1941. Vol.1 Narrazione, Roma, Edizioni Ufficio Storico SME, 1995.
  • Alberto Rovighi, Le operazioni in Africa Orientale giugno 1940-novembre 1941. Vol.2 Documenti, Roma, Edizioni Ufficio Storico SME, 1995.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]