Capanna sociale Carmagnola

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Capanna sociale Carmagnola
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine2 840 m s.l.m.
Localitàvallone di Traversiera, Acceglio (CN)
CatenaAlpi Cozie
Coordinate44°32′55.57″N 6°56′43.46″E / 44.548769°N 6.945406°E44.548769; 6.945406
Dati generali
Inaugurazione1975
Proprietàcomune di Acceglio
Gestionenon gestito
Periodo di aperturatutto l'anno previa ritiro chiavi
Capienza12 posti letto
Mappa di localizzazione
Map

La capanna sociale Carmagnola (detta anche più brevemente capanna Carmagnola o rifugio Carmagnola) è un rifugio alpino situato alla testata del vallone di Traversiera, valle laterale della valle Maira, in provincia di Cuneo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è stato ricavato dalla ristrutturazione di una casermetta militare abbandonata.[1] La caserma faceva parte di un'installazione del Vallo Alpino del Littorio (zona di Traversiera), posta sul primo sistema difensivo. Dopo la seconda guerra mondiale, i malloppi delle mitragliatrici furono murati, ma l'installazione non fu demolita.[2] La struttura fu rilevata dal comune di Acceglio,[3] e fu parzialmente recuperata nel 1975 dalla sottosezione di Carmagnola del Club Alpino Italiano. L'associazione la riadattò a rifugio, ed ancora ne cura la manutenzione.[3]

Caratteristiche e informazioni[modifica | modifica wikitesto]

La caserma è una lunga costruzione in cemento armato, ad un piano, con tetto piatto; solo tre locali sono stati riadattati, mentre il resto della caserma è abbandonato.[3]

L'interno è stato dotato di letti e di un tavolato per posti di emergenza. In totale sono disponibili 12 posti,[4] disposti in due dei locali riadattati. Il terzo locale è dotato di panche, tavolo ed attrezzature da cucina.[1][3] Non c'è impianto elettrico e/o di illuminazione, alla quale si deve quindi provvedere con mezzi personali. In stagioni normali, è disponibile acqua di fusione in loco fino ad inizio agosto; negli altri periodi ci si può appoggiare a delle sorgenti che sgorgano a 10-15 minuti dal rifugio su entrambi i versanti.[3]

Il rifugio non è gestito, ed è normalmente chiuso a chiave; le chiavi possono essere richieste e ritirate presso la sede del CAI di Carmagnola, in qualunque periodo dell'anno.[5]

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

L'accesso più comodo è dal vallone di Traversiera, valle laterale della val Maira che si diparte dall'asse centrale poco a monte di Acceglio. Si risale il vallone con i mezzi lungo una strada asfaltata fino alla località Grange Traversiera (2357 m). Da qui si procede lungo la carrozzabile, che continua sterrata, fino alla fonte Nera (2473 m), dove si presentano due possibilità: risalire alla Colletta per mulattiera, oppure continuare per la rotabile. Questa è una rotabile ex militare, che serviva il centro Traversiera del Vallo Alpino. La strada era rimasta inutilizzata per oltre 40 anni, dopo il crollo del ponte nei pressi della fonte Nera avvenuto negli anni quaranta; nel corso di restauri compiuti nel 1987-88, il ponte è stato ricostruito, e la strada ripristinata. Entrambi i tragitti conducono al passo detto la Colletta (2830 m), che mette in comunicazione il vallone di Traversiera con la valle Varaita; a pochi metri dal passo, in direzione est, si trova il rifugio.[1]

Il rifugio è accessibile anche dalla valle Varaita, partendo da Sant'Anna di Bellino. Da qui si sale al Pian Ceiol e si risale la gola delle Barricate, giungendo infine alle grange dell'Autaret. Qui si volge a sinistra seguendo le indicazioni per il colle di Bellino, poi di nuovo si volge a sinistra risalendo per sentiero poco visibile verso la Colletta, da dove si raggiunge rapidamente il rifugio.[3]

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Piera e Giorgio Boggia, La valle Maira. Ambiente, cultura, escursioni, con aggiornamenti di Marina Pellerino, L'Arciere, Dronero (CN), 2006, ISBN 9788888969183; pag.129
  2. ^ La Scurcio - i sentieri del Vallo Alpino Archiviato il 2 marzo 2010 in Internet Archive.
  3. ^ a b c d e f Giulio Berutto, Monviso e le sue valli - Vol. 1 - II edizione, Istituto Geografico Centrale, Torino, 1997; pagg.83-84
  4. ^ Più fonti danno il valore di 12 posti: la Provincia di Cuneo, il sito Rifugi-Bivacchi, Tradizione delle terre occitane, il sito del CAI Regione Piemonte. Il sito centrale del CAI parla di 18 posti, 12 su tavolato e 6 in letti; il Boggia parla di 6 posti letto; il Berutto parla di 15-20 posti Cfr. note e collegamenti esterni
  5. ^ Rifugi-Bivacchi - capanna sociale Carmagnola, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato l'11 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]