Blarina carolinensis

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Blarina carolinensis
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Soricomorpha
Famiglia Soricidae
Genere Blarina
Specie B. carolinensis
Nomenclatura binomiale
Blarina carolinensis
1837

Blarina carolinensis Bachman, 1837 è un piccolo mammifero grigio, a coda corta, appartenente alla famiglia dei Soricidi, diffuso negli Stati Uniti.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

A prima vista sembra un roditore, tuttavia fa parte dell'ordine Soricomorpha e non va confuso con un membro dell'ordine Rodentia.

Ha un muso lungo, a punta, ed orecchie che sono quasi nascoste dal pelo morbido e folto. Vive nelle foreste e nei prati dove c'è abbondanza di cibo e riparo.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue tane sono costruite in due strati, uno vicino alla superficie, e uno più in profondità, collegato all'altro. Le tane vengono spesso costruite sotto i tronchi, che possono esser penetrati e perforati facilmente se il tronco è marcio. Blarina carolinensis è un animale sociale; è noto per dividere i suoi sistemi di tana con parecchi individui. Il maschio e la femmina vivono insieme durante il periodo pre-riproduttivo.

Il periodo dell'accoppiamento dura da febbraio a novembre, e le femmine hanno due o tre cucciolate all'anno. La gestazione dura da 21 a 30 giorni, e poi nascono da due a sei piccoli. Questi vengono sistemati in giacigli di erba e foglie a cui si accede attraverso un tunnel. Queste tane per le covate sono molto più grandi delle rispettive tane da riposo.

La dieta del Blarina carolinensis consiste di insetti, anellidi, vegetali, millepiedi, aracnidi, molluschi, vertebrati, crostacei ed è conosciuto per serbare lumache per l'inverno. La sua saliva è velenosa, ed è iniettata nelle ferite delle prede con i denti. Il suo veleno è potente abbastanza da uccidere i topi, ma non è letale per l'uomo.

I loro predatori includono serpenti, falchi, civette, volpi, donnole, moffette e gatti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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