Black Out (etichetta discografica)

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Black Out
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazionemaggio 1992
Fondata daGiuseppe Galimberti
SettoreMusicale

La Black Out (a volte citata anche come Blackout) è un'etichetta discografica italiana, appartenente alla Polygram Italia SRL e oggi marchio del gruppo Universal.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Black Out Records nacque su iniziativa dell'ex membro dei Four By Art Giuseppe Galimberti come marchio interno alla Polygram Italia SRL nel maggio 1992[1][2]. L'idea di Galimberti era quella di fare un'etichetta indipendente nella gestione e nelle scelte, che grazie alla proprietà di una major, potesse però usufruire di budget tipici delle etichette mainstream[3].

Tra le pubblicazioni del loro primo anno di attività vi furono alcuni dischi importanti ed influenti della musica underground italiana per gli anni successivi: Immigrato della band Comitato legata al movimento delle Posse italiane[4], l'album Dainamaita, che sancì il ritorno dei Casino Royale in salsa dub[5], Il rumore delle idee dei Settore Out e Riportando tutto a casa, primo disco dei Modena City Ramblers seminale per il combat folk degli anni successivi[6][7].

Alcuni artisti della Black Out[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mark Dezzani, The New italian acts break free from nation ballad tradition, in Billboard, 30 aprile 1994.
  2. ^ Black Out - The Universal music collection, su universalmusic.it, 27 aprile 2010.
  3. ^ Luca Paisiello, Il Rock è morto?, Rock Shock edizioni, 2017. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2018).
  4. ^ Damir Ivic, Storia ragionata dell'hip hop italiano, Arcana edizioni, 2017.
  5. ^ Enrico Deregibus, Casino Royale, in Dizionario completo della Canzone Italiana, Giunti, 2006.
  6. ^ Paolo Ferrari, Riportando tutto a casa, in Combat folk. Modena City Ramblers, Giunti, 1999.
  7. ^ Black Out si Discogs, su discogs.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128061763 · ISNI (EN0000 0001 0659 1516 · WorldCat Identities (ENviaf-128061763